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"Regno Unito a rischio credit crunch"
di: WSI
New York - A fine novembre ha indicato un "giublieo del debito" come unica soluzione per uscire dal vortice del debito sovrano europeo. E’ indubbiamente uno degli economisti piu’ radicali e provocatori in circolazione. Il curriculum glielo consente, tuttavia: Steve Keen aveva previsto con largo anticipo la crisi finanziaria ed e’ una delle menti piu’ apprezzate nel mondo universitario.
Innanzitutto secondo il professore australiano i prestiti irresponsabili fatti dalle banche non vanno onorati: "Se teniamo il settore parassita delle banche in vita, l’economia ne morira’", e’ uno dei concetti piu' forti espressi da Keen in una conversazione tenuta con l'emittente radiofonica inglese Bbc.
L'economista, che si ispira alle teorie dell'americano Hyman Minsky, propone una riduzione del livello di indebitamento privato attraverso la "cancellazione unilaterale".
La sua proposta non ortodossa prevede il lancio di "un giubileo del debito moderno" che riduca il debito privato senza apportare svantaggi ai risparmiatori, ma che riduca invece drasticamente l’influenza, il potere e i redditi del settore finanziario.
Keen - che si definisce un 'post-keynesiano' - e’ convinto che il capitalismo neo classico ‘mainstream’ rappresenti un rischio maggiore per la sopravvivenza dello stesso capitalismo, di quanto non possa fare un gruppo rivoluzionario di estrema sinistra. "Il punto dove ci hanno portato le speculazioni piu’ estreme e gli schemi Ponzi offre la dimostrazione piu’ eclatante".
"Pensavo che gli Stati Uniti versassero in una situazione difficile, ma l'ammontare del debito nel Regno Unito e' da restare senza fiato.. siete diretti verso un'altra fase di credit crunch", ha dichiarato Keen agli ascoltatori britannici dell'evento promosso dalla London School of Economics.
In un evento che e' andato presto esaurito, il direttore della trasmissione BBC Newsnight Paul Mason ha chiesto al suo ospite piu' prestigioso "Perche' l'economia e' immune alle leggi del progresso intellettuale?". La risposta laconica di Keen: "per la politica".
La dichiarazione piu' ad effetto e' stata sicuramente quella pragmatica secondo cui "Non c'e' bisogno degli economisti per avere un'economia. Ma c'e' bisogno di ingegneri per avere un ponte".
Durante il colloquio radiofonico si e' anche discusso di proposte concrete per scongiurare la recessione e del fatto che il settore finanziario ha creato ricchezza premiando un comportamento di tipo parassita. E' a quel punto che Keen, considerato uno degli economisti catastrofisti piu' espliciti, e' tornato su uno dei concetti piu' forti della sua teoria, secondo il quale "se si tiene in vita il settore bancario - nella sua forma parassita in cui si e' mutato - l'economia prima o poi ne soccombera'".
di: WSI
New York - A fine novembre ha indicato un "giublieo del debito" come unica soluzione per uscire dal vortice del debito sovrano europeo. E’ indubbiamente uno degli economisti piu’ radicali e provocatori in circolazione. Il curriculum glielo consente, tuttavia: Steve Keen aveva previsto con largo anticipo la crisi finanziaria ed e’ una delle menti piu’ apprezzate nel mondo universitario.
Innanzitutto secondo il professore australiano i prestiti irresponsabili fatti dalle banche non vanno onorati: "Se teniamo il settore parassita delle banche in vita, l’economia ne morira’", e’ uno dei concetti piu' forti espressi da Keen in una conversazione tenuta con l'emittente radiofonica inglese Bbc.
L'economista, che si ispira alle teorie dell'americano Hyman Minsky, propone una riduzione del livello di indebitamento privato attraverso la "cancellazione unilaterale".
La sua proposta non ortodossa prevede il lancio di "un giubileo del debito moderno" che riduca il debito privato senza apportare svantaggi ai risparmiatori, ma che riduca invece drasticamente l’influenza, il potere e i redditi del settore finanziario.
Keen - che si definisce un 'post-keynesiano' - e’ convinto che il capitalismo neo classico ‘mainstream’ rappresenti un rischio maggiore per la sopravvivenza dello stesso capitalismo, di quanto non possa fare un gruppo rivoluzionario di estrema sinistra. "Il punto dove ci hanno portato le speculazioni piu’ estreme e gli schemi Ponzi offre la dimostrazione piu’ eclatante".
"Pensavo che gli Stati Uniti versassero in una situazione difficile, ma l'ammontare del debito nel Regno Unito e' da restare senza fiato.. siete diretti verso un'altra fase di credit crunch", ha dichiarato Keen agli ascoltatori britannici dell'evento promosso dalla London School of Economics.
In un evento che e' andato presto esaurito, il direttore della trasmissione BBC Newsnight Paul Mason ha chiesto al suo ospite piu' prestigioso "Perche' l'economia e' immune alle leggi del progresso intellettuale?". La risposta laconica di Keen: "per la politica".
La dichiarazione piu' ad effetto e' stata sicuramente quella pragmatica secondo cui "Non c'e' bisogno degli economisti per avere un'economia. Ma c'e' bisogno di ingegneri per avere un ponte".
Durante il colloquio radiofonico si e' anche discusso di proposte concrete per scongiurare la recessione e del fatto che il settore finanziario ha creato ricchezza premiando un comportamento di tipo parassita. E' a quel punto che Keen, considerato uno degli economisti catastrofisti piu' espliciti, e' tornato su uno dei concetti piu' forti della sua teoria, secondo il quale "se si tiene in vita il settore bancario - nella sua forma parassita in cui si e' mutato - l'economia prima o poi ne soccombera'".
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