Prevediamo un'apertura in calo per gli indici statunitensi questo pomeriggio in scia con l'andamento negativo delle borse europee. Il future sul Dow Jones Industrial Average cede lo 0,66%, mentre quello sull'S&P 500 segna un -0,73% e quello sul Nasdaq 100 un -0,67%. Proseguono in deciso calo le borse europee, con il Ftse 100 di Londra che perde l'1%, mentre il Dax di Francoforte fa registrare un -1,77% e il Cac di Parigi un -1,23%. Ieri sera nelle minute del Fomc, la Fed ha preso atto dei recenti miglioramenti dell'economia, ma è rimasta molto cauta sull'outlook dichiarando che la performance visibile sul mercato del lavoro potrebbe subire una battuta d'arresto. La nostra sensazione è che la Federal Reserve stia prendendo tempo, in attesa dei report del mercato del lavoro dei prossimi mesi. Verosimilmente, ci attendiamo che maggiori dettagli sul QE3 potrebbero arrivare nei mesi di giugno-luglio. In ogni caso, è necessario che ci sia anche un tasso di inflazione sotto al target del 2% per poter procedere con l'immissione di liqudiità, ipotesi questa improbabile visti i recenti prezzi dei carburanti. Per oggi non si attendono sviluppi di rilievo da parte della Bce. Gli investitori ora stanno scontando il brutto esito delle aste spagnolo, dove si è assistito all'aumento dei tassi di interesse su tutte le scadenze. A nostro avviso, il mercato non crede che Madrid sia in grado di raggiungere il target deficit/Pil del 5,3% come concordato con la Ue. Italia: Ftse Mib, migliore piazza europea dopo cali sedute scorse A Piazza Affari il Ftse Mib perde lo 0,5% a 15.545 punti. L'indice dopo un'apertura in calo, aveva recuperato sulla scia dei buoni dati di bilancio italiani e ha poi invertito nuovamente rotta dopo le aste spagnole. Perdono terreno tutti i bancari, fatta eccezione per Intesa SanPaolo (+1%). Sospesa per eccesso di rialzo Premafin (+9%), dopo il rally di ieri e le indiscrezioni sul pieno appoggio da parte di Unicredit e Mediobanca al piano di fusione con Unipol (-4%). Buono spunto di Telecom Italia (+1,8%) dopo le voci di valutare lo scorporo dell'azienda. , Valute: dollaro in gran spolvero contro euro e sterlina, recupera lo yen Tra le valute, prosegue il deprezzamento dell'euro contro il dollaro dopo le aste spagnole di oggi. La moneta unica si porta a 1,3170, ai minimi del 22 marzo. Una prima area di supporto passa per 1,3150-1,3120, poi subito 1,30. La resistenza resta collocata a 1,32. Brucia invece buona parte dell'apprezzamento di ieri invece il biglietto verde contro lo yen. Il cross è ora a 82,2 dopo aver trovato resistenza allo sfondamento di 83,00 ieri sera. Collochiamo il supporto a 82 e 81,60, mentre la resistenza rimane 83,00. Prese di profitto sulla sterlina contro dollaro dopo il recente rally e nonostante i dati macro migliori delle attese sui Pmi servizi. Il cable testando il supporto a 1,5880, dove rientrebbe al di sotto della trend line ribassista principale. Macro: Pmi, unica sorpresa è l'Irlanda Sul fronte macro, ancora contrazione dell'economia per l'area euro a marzo, con il Pmi composito sceso a 49,1 punti dai 49,3 di febbraio. Dopo la debolezza confermata lunedì sul comparto manifatturiero, anche quello terziario fa fatica a recuperare, con l'indice salito a 49,2 punti dai 48,8 del mese precedente, rimanendo comunque al di sotto della soglia dell'espansione (50 pt). Il quadro complessivo segnala un rallentamento della contrazione per Italia e Spagna, mentre la Germania decelera, pur rimanendo sopra la soglia dell'espansione. Torna a contrarsi la Francia, dopo 4 mesi di espansione. Unica vera novità è la continua crescita dell'Irlanda (52,4 punti), che tocca i massimi da 11 mesi. Che l'economia dall'area euro potesse finire in recessione tecnica nel 1 trimestre non era una novità, il vero punto è vedere quanto duri. Ci attendiamo un ritorno alla crescita per l'intera area dopo l'estate. Le attenzioni ora sono rivolte al dato sugli ordini all'industria tedesca di febbraio, mentre in Usa il focus sarà l'Ism dei servizi di marzo e le stime Adp sui nuovi posti di lavoro del settore privato, che anticipano i dati sui non farm payrolls di venerdì. , Titoli di Stato: effetto scontato aste Spagna dopo ultime tensioni su mercato secondario Sul fronte governativo, come atteso segnali deludenti dalle aste spagnole odierne. I rendimenti sono saliti lungo tutte e tre le scadenze, in particolare sulla scadenza 2016 e la domanda è stata particolarmente bassa, fatta eccezione per il decennale. L'effetto era abbastanza scontato viste le tensioni delle ultime due settimane e il rialzo dei tassi sul mercato secondario. Sarebbe stata una sorpresa se i tassi fossero stati in linea con le ultime emissioni. Dopo la tensione sul mercato secondario delle ultime sedute, potremmo assistere per la prima volta negli ultimi 3 mesi a un rialzo dei tassi sulle emissioni spagnole. Intanto lo spread Btp-Bund si è allargato a 344 punti base questa mattina in scia con le tensioni sui mercati azionari. Ottimo dato sul deficit/Pil italiano che nel 2011 si è attestato al 3,8% dal 4,2% del 2010. Bene anche il saldo primario di bilancio che nel 4° trimestre ha mostrato una crescita Commodity: allontanamento QE3 riduce tensioni inflazione Tra le commodity, tonfo dell'oro dopo le minute del Fomc, con il prezzo spot che ha perso quota è si colloca ora 1 .630 dollari/oncia, ai minimi del 22 marzo. L'allontanamento del quantitative easing riduce il rischio di inflazione e questo ha spinto molti operatori fuori dal metallo prezioso. In calo anche il petrolio, in scia con l'andamento dei mercati e con la forza del dollaro. L'oro nero scambia a 103,2 dollari/barile. VINCENZO LONGO Market Strategist of IG Markets Italy Fonte: News
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