COMMENTO DEL 16/04/2012. Si conclude una settimana difficile per i mercati azionari, raggiunti da diffuse vendite. Se la persistenza del downtrend a piazza Affari non fa più notizia, spicca invece l’inversione del trend di medio periodo sulla borsa tedesca, mentre Stoxx600 e Wall Street restano sui supporti che delimitano l’uptrend intermedio. Il raggiungimento della scadenza ciclica dell’11 aprile ha arrestato l’emorragia, ma le borse fanno fatica a ripartire.
Per quanto ci riguarda da vicino, il 2012 Yearly Outlook è risultato profetico, nel punto in cui (pagina 120) sentenziò: «Appare ragionevole ipotizzare per l’indice FTSE-MIB un allungo nel primo trimestre fino a 17-17500 punti, dove si collocano una serie di temibili resistenze. Il raggiungimento di questa barriera, in uno con l’approssimarsi delle scadenze cicliche ormai note, potrebbe suggerire maggiore cautela, ed un eventuale disimpegno in vista di un rientro in condizioni tecniche migliori». Obiettivamente la reazione conseguente al raggiungimento di questo target di prezzo e di tempo è stata superiore alle aspettative più nere; tant’è vero che mentre il MIB si è avvitato fino ai livelli più bassi da fine novembre, il costo dei CDS a 5 anni sulla repubblica italiana è risalito ai livelli di fine gennaio, quando il MIB quotava 16.000 punti.