PUNTO 1-UniCredit, netto trim1 a 914 mln, batte attese, titolo +5%
Reuters - 10/05/2012 14
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(Aggiunge commento trader, dettagli da nota)
MILANO, 10 maggio (Reuters) - UniCredit batte le attese con i conti del primo trimestre e viene premiata in borsa con il titolo che segna +5%.
I primi tre mesi dell'anno vedono unutile netto di 914 milioni, con una crescita del 12,8% rispetto a un anno prima, contro un consensus, elaborato dal sito web della banca con 24 broker italiani ed esteri che convergeva su 805 milioni.
Il dato - spiega una nota - beneficia delcontributo positivo del riacquisto dei bond Tier 1 e Upper Tier 2 per 477 milioni e sconta ulteriori svalutazioni sui titoli di stato greci per 7,6 milioni.
Il titolo, dopo la diffusione dei conti, ha accelerato fino a +5,3% e alle 14,15 segna+4,88% a 2,79 euro con volumi in linea. Lo stoxx dei bancari sale del 2,30%.
"Bene i depositi. Il Core Tier 1 è migliore per la riduzione dei 'risk weighted asset', dovuta ai minori impieghi. La borsa tuttavia sale nel suo complesso perla Grecia", commenta a caldo un trader.
Il margine di intermediazione è salito del 2,5% a 7,1 miliardi, mentre i costi operativi sono calati dello 0,5% a 3,8 miliardi. Il margine beneficia oltre che del riacquisto dei bond per 697 milioni dieuro anche del contributo positivo dei risultati di negoziazione, mentre i ricavi core risentono del peggioramento del contesto macroeconomico.
Il margine di interesse, infatti, si attesta a 3,79 miliardi con un calo del 2,4%, le commissionicedono il 5,7% a poco meno di 2 miliardi.
Nel trimestre sono stati effettuati accantonamenti su crediti per 1,4 miliardi, in calo del 7%.
Sul fronte patrimoniale il Core Tier 1 a fine marzo calcolato secondo Basilea 2,5 è al 10,31%.Calcolato secondo Basilea 3 'fully loaded' è già oltre il target fissato da gruppo per il 2012 del 9%. I 'risk weighted asset', che sono il denominatore del coefficiente, sono scesi dell'1,1% a 455,5 miliardi.
Per ciò che riguarda la liquiditàUniCredit ha già completato il 44% del suo piano di finanziamento del 2012, e il 51% per l'Italia.
I depositi della clientela hanno raggiunto quota 406 miliardi con un incremento del 2% rispetto a fine 2011, mentre i crediti alla clientela sono scesi dell'1,1% a causa del rallentamento della domanda in Europa Occidentale (-1,7%), a fronte di una crescita del 2,5% nell'area Cee e in Polonia.
In Italia il risultato lordo di gestione è più che triplicato rispetto a un anno prima grazieall'aumento del margine di intermediazione (+4,2%) e alla riduzione dei costi (-4,7%).