Idee e grafici. - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
vediamo se prevedo anch'io

lunedi e martedi Rossi

mercoledi, giovedi e forse venerdi verdi con target sopra a 12800 .. già 12810 mi basta (parlo di Mib)

poi si rompe di nuovo :-)
 
Ultima modifica:
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]Ma possibile che davvero no la si finisca più di parlare di sti eurobond? Ancora ci menano le palle facendoci credere che la merkel sia isolata. Isolata ste due paia di palle, la merkel ha tutto l'appoggio del parlamento tedesco e dei cittadini tedeschi, primo punto. Secondo punto, sono solo tre coglioni a volere gli eurobond, perchè finlandia, norvegia, svezia, danimarca, olanda, belgio e lussemburgo non li vogliono. E nemmeno la spagna sarebbe poi tanto favorevole. Insomma, dove sarebbe tutto questo isolamento della mekel?
Basta, non se ne può più di sta c@zzo di parola eurobond, non se ne può più davvero.
Per ora non li farannoooooooooooooooo. E per ora non si intende poche settimane ma molti mesiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, forse anche qualche anno.
Troveranno una soluzione a meta strada, ma i veri eurobond, quelli unici per tutti, non li faranno.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]In realtà la situazione spagnola è si peggio della grecia. La differenza è che non hanno taroccato i conti. Voglio dire, la grecia avendo taroccato i conti era già a bagno 20 anni fa (molto prima dell'arrivo dell'euro), mentre la spagna ha iniziato ad andare in crisi dal 2002 in poi, usando quantità spaventose di euro per costruire a destra e a manca e creare una bolla che ora è diventata incontrollabile. Ormai la spagna è alla frutta, ma interverranno, sicuramente, altrimenti saltiamo tutti in aria, ma proprio tutti.
Tu ora, giustamente, ti chiedi quando si decideranno. Per ora non si sono ancora decisi perchè la situazione generale è sfuggita di mano, fuori controllo, quindi non possono permettersi di fare la prima mossa sbagliata, almeno la prima no. Q!uindi devono decidere bene come fare la prima mossa. Il secondo motivo per cui non hanno ancora deciso è che noin siamo anora in stato di emergenza borsistica e nemmeno economica. Lo so che ti sembra strana questa affermazione, ma non siamo ancora al panico. Soltanto il panico riuscirà a smuovere i cervelli di questi brontosauri rincoglioniti. Non dimentichiamoci che il dax è ancora su livelli relativamente alti e che sta viaggiando vicino a supporti fondamentali, idem gli stati uniti. Quindi ancora nessuna decisione per intervenire in spagna perchè bisogna prima aspettare di vedere se davvero in grecia partirà la scintilla per accendere il panico. Metti che in grecia le elezioni vadano bene? Se andassero bene sarebbe inutile ogni intervento urgente perchè le borse stesse penserebbero a calmierare la situazione. Io ci credo poco ad un buon risultato in grecia (a parte che il mio buono è contrario al buono degli altri, io spero che in grecia vinca la coalizione contro il piano di austeritè), ma nessuno può saperlo con certezza. SE andassero nella direzione che auspicano i brontosauri allora tutto verrebbe rimandato e quindi l'emergenza sarebbe narcotizzata per un paio di mesi.
Un altro motivo per cui non intervengono è legato al fatto che è presente una diabolico desiderio di vedere la grecia fuori, almeno da parte della germania. Dico diabolico perchè fanno finta di non volerlo, ma in realtà non sarebbe diabolico.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]La crisi Europea va avanti da tempo, ed e’ progressivamente degenerata. Alla fin fine, le decisioni strategiche sono in mano ai signoli paesi, e la Germania e’ la chiave delle prossime mosse, essendo il pagatore di ultima istanza. Provero’ a dire la mia opinione sulle prossime evoluzioni.

INTERESSI IN GIOCO In questi anni s’e’ contrapposta una linea del rigore, austerita’ ed intransigenza, che vede la soluzione dei problemi dell’area Euro nelle riforme dei singoli stati (rappresentata dalla Germania) ed una linea che punta sulla crescita e su una continentalizzazione del debito dei singoli stati (rappresentata da piu’ o meno quasi tutti gli altri).

Oggi pero’ vi sono delle novita’: a) Gli USA hanno un’interesse preciso a che la crisi Europea non degeneri ulteriormente. Cio’ impatterebbe sull’economia USA. Obama non puo’ permettersi cio’, in campagna elettorale, se no farebbe la fine di Zapatero e Sarkozy. Ecco perche’ gli USA stanno premendo in modo piu’ deciso sulla Germania affinche’ si faccia qualcosa nel breve termine, perlomeno per non far degenerare la crisi. Gli USA restano pur sempre la prima Potenza mondiale, ed Angela Merkel non puo’ ignorarne la posizione b) I nodi sulla GRECIA stanno venendo al pettine. Il 17 Giugno ci saranno nuove elezioni. Certamente il prossimo parlamento sara’ composito come l’attuale. Resta solo da capire se il primo partito sara’ ND (conservatore, e con ampissime responsabilita’ nella crisi Greca) o Syriza (una formazione di sinistra radical alla Vendola). La Grecia sta votando (una seconda volta) e sta fallendo (una seconda volta, a dire il vero; ai greci pare piaccia fare tutto 2 volte). I POLITICI Greci lo sanno (pure il giovane Leader di Syriza, oggi dato leggermente avanti nei sondaggi) e stavolta non potranno non trovare accordi per il governo e sul da farsi. Sulla Grecia pende l’out out dell’Europa (o accettano le ulteriori misure sui conti e riforme pattuite, o stavolta niente grana e vanno fuori dall’Euro) , c) Il BLOCCO dei sostenitori della CRESCITA in Europa ha preso forza: ora c’e’ Hollande a fare il capofila. Ma oltre ai PIIGS, ormai, quasi tutti i paesi dell’area Euro, fanno parte di questo blocco. Pure Belgio, Olanda ed Austria hanno visto gli Spread coi bund crescere. Anche tutta la burocrazia che dimora Bruxelles o nella BCE, ha tutto l’interesse a “tirare a campare, e non a tirare le cuoia”. In sintesi la Germania e’ isolata.

d) La SPAGNA e l’ITALIA sono nuovamente sotto attacco. Le politiche di austerita’ hanno spedito i 2 paesi in recessione. Gli obiettivi di risanamento previsti saranno mancati in modo netto (anche se i mainstream tacciono, non so se per ignoranza, inettitudine o scientemente). La disoccupazione dilaga. Gli spread s’allargano. Le tasse crescono, ed alimentano evasione e recessione. I Governi dei 2 paesi, si sono accodati ad Hollande.

e) Veniamo alla GERMANIA. La Merkel deve guardarsi anche dal fronte interno. La SPD ed I Verdi, hanno la maggioranza nella camera alta, ed hanno un vantaggio competitiva sulla CDU, e parlano in modo chiaro di “crescita”. L’alleato Euroscettico FDP della Merkel, e’ indebolito, e dato ad un misero 4% nazionale. La Confindustria ed i Sindacati guardano con timore ad una crisi che sta facendo comunque rallentare l’export, e che a breve potrebbe creare difficolta’ alla macchina produttiva. In particolare l’unione degli Industriali tedeschi potrebbe intensificare le pressioni per salvare l’Euro. Lo stesso sistema Bancario Tedesco, ha tutto l’interesse a risolvere o perlomeno posticipare la resa nei conti della crisi (proseguendo l’alleggerimento in atto da tempo delle posizioni sui paesi indebitati).

, SCENARIO PROBABILE Alla luce di quanto sopra, verosimilmente I Leaders del G8 (Merkel inclusa) hanno gia’ trovato un’accordo, ed una serie di dichiarazioni lo lasciano presagire.

L’accordo e’ per STAMPARE e fare un QE massiccio. Dubito, invece, che vi siano accordi su una qualche forma di EUROBOND.

Il problema e’ che l’azione va fatto solo dopo aver SCIOLTO IN NODO GRECO (farlo prima sarebbe un suicidio per la Merkel).

I Partners Europei stanno facendo dichiarazioni chiare sulla crisi greca (una l’ha fatta perfino Monti), piu’ o meno di questo tenore “La Grecia DEVE onorare I patti, e se non lo fa in tempi stretti, non scuciamo altri soldi, e ci prepariamo all’uscita della Grecia dall’Euro”. Il messaggio e’ chiarissimo, ed e’ giunto pure agli elettori Greci (non a caso nei sondaggi i partiti piu’ anti-sistema stanno perdendo consensi, ed ND e PASOK stanno accorciando le distanze da SYRIZA) timorosi dell’apocalisse. Vedremo cosa accadra’. Di certo I Leaders Europei puntano ad un Governo Greco che confermi gli accordi, ed a valle di cio’, lanceranno il QE in grande stile. Nel caso in cui, permanesse uno stallo e le forze politiche greche continuassero a fare Melina anche stavolta, si lascerebbe la Grecia al suo destino, si negozierebbe in termini lampo una sua uscita, e contestualmente per impedire il propagarsi dell’infezione al resto dell’Europa Meridionale, si rimetterebbero le rotative delle stampanti in moto in grande stile (magari accompagnato da altre misure, in coordinamento con FMI e FED).

Tra le 2 soluzioni (Grecia IN o Grecia OUT) I Leaders Europei prediligono la prima, anche perche’ la seconda puo’ presentare insidie e puo’ comportare un QE di dimensioni maggiori.

, Tale soluzione, credo sia accettabile per la Merkel, anche perche’ le consentirebbe di “non fare Marcia indietro sul rigore”, e di rimandare discorsi piu’ strutturali (Eurobond, Politiche comuni europee, etc) di qualche mese.

Quando tutto cio’ accadra’? Considerando che il 17 Giugno ci sono le Elezioni in Grecia, e che in pochi giorni si sapra’ se nascera’ o meno un governo, reputo che a cavallo tra l’ultima decade di Giugno e la prima meta’ di Luglio I nodi verranno al pettine, e partiranno a stampare le rotative. Oltre non si andra’ a mio avviso, per I motive sopra esposti. Ovviamente I mercati credo abbiano intuit le possibili intenzioni dei Leaders UE, e si comporteranno come sempre , cercando di massimizzare I guadagni: per cui prevedo grande volatilita’, specie a ridosso e subito dopo le elezioni Greche.

Questo articolo non ha pretesa di veridicita’, ma rappresenta unicamente un ragionamento logico che altro non e’ che il mio punto di vista.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]La crisi Europea va avanti da tempo, ed e’ progressivamente degenerata. Alla fin fine, le decisioni strategiche sono in mano ai signoli paesi, e la Germania e’ la chiave delle prossime mosse, essendo il pagatore di ultima istanza. Provero’ a dire la mia opinione sulle prossime evoluzioni.

INTERESSI IN GIOCO In questi anni s’e’ contrapposta una linea del rigore, austerita’ ed intransigenza, che vede la soluzione dei problemi dell’area Euro nelle riforme dei singoli stati (rappresentata dalla Germania) ed una linea che punta sulla crescita e su una continentalizzazione del debito dei singoli stati (rappresentata da piu’ o meno quasi tutti gli altri).

Oggi pero’ vi sono delle novita’: a) Gli USA hanno un’interesse preciso a che la crisi Europea non degeneri ulteriormente. Cio’ impatterebbe sull’economia USA. Obama non puo’ permettersi cio’, in campagna elettorale, se no farebbe la fine di Zapatero e Sarkozy. Ecco perche’ gli USA stanno premendo in modo piu’ deciso sulla Germania affinche’ si faccia qualcosa nel breve termine, perlomeno per non far degenerare la crisi. Gli USA restano pur sempre la prima Potenza mondiale, ed Angela Merkel non puo’ ignorarne la posizione b) I nodi sulla GRECIA stanno venendo al pettine. Il 17 Giugno ci saranno nuove elezioni. Certamente il prossimo parlamento sara’ composito come l’attuale. Resta solo da capire se il primo partito sara’ ND (conservatore, e con ampissime responsabilita’ nella crisi Greca) o Syriza (una formazione di sinistra radical alla Vendola). La Grecia sta votando (una seconda volta) e sta fallendo (una seconda volta, a dire il vero; ai greci pare piaccia fare tutto 2 volte). I POLITICI Greci lo sanno (pure il giovane Leader di Syriza, oggi dato leggermente avanti nei sondaggi) e stavolta non potranno non trovare accordi per il governo e sul da farsi. Sulla Grecia pende l’out out dell’Europa (o accettano le ulteriori misure sui conti e riforme pattuite, o stavolta niente grana e vanno fuori dall’Euro) , c) Il BLOCCO dei sostenitori della CRESCITA in Europa ha preso forza: ora c’e’ Hollande a fare il capofila. Ma oltre ai PIIGS, ormai, quasi tutti i paesi dell’area Euro, fanno parte di questo blocco. Pure Belgio, Olanda ed Austria hanno visto gli Spread coi bund crescere. Anche tutta la burocrazia che dimora Bruxelles o nella BCE, ha tutto l’interesse a “tirare a campare, e non a tirare le cuoia”. In sintesi la Germania e’ isolata.

d) La SPAGNA e l’ITALIA sono nuovamente sotto attacco. Le politiche di austerita’ hanno spedito i 2 paesi in recessione. Gli obiettivi di risanamento previsti saranno mancati in modo netto (anche se i mainstream tacciono, non so se per ignoranza, inettitudine o scientemente). La disoccupazione dilaga. Gli spread s’allargano. Le tasse crescono, ed alimentano evasione e recessione. I Governi dei 2 paesi, si sono accodati ad Hollande.

e) Veniamo alla GERMANIA. La Merkel deve guardarsi anche dal fronte interno. La SPD ed I Verdi, hanno la maggioranza nella camera alta, ed hanno un vantaggio competitiva sulla CDU, e parlano in modo chiaro di “crescita”. L’alleato Euroscettico FDP della Merkel, e’ indebolito, e dato ad un misero 4% nazionale. La Confindustria ed i Sindacati guardano con timore ad una crisi che sta facendo comunque rallentare l’export, e che a breve potrebbe creare difficolta’ alla macchina produttiva. In particolare l’unione degli Industriali tedeschi potrebbe intensificare le pressioni per salvare l’Euro. Lo stesso sistema Bancario Tedesco, ha tutto l’interesse a risolvere o perlomeno posticipare la resa nei conti della crisi (proseguendo l’alleggerimento in atto da tempo delle posizioni sui paesi indebitati).

, SCENARIO PROBABILE Alla luce di quanto sopra, verosimilmente I Leaders del G8 (Merkel inclusa) hanno gia’ trovato un’accordo, ed una serie di dichiarazioni lo lasciano presagire.

L’accordo e’ per STAMPARE e fare un QE massiccio. Dubito, invece, che vi siano accordi su una qualche forma di EUROBOND.

Il problema e’ che l’azione va fatto solo dopo aver SCIOLTO IN NODO GRECO (farlo prima sarebbe un suicidio per la Merkel).

I Partners Europei stanno facendo dichiarazioni chiare sulla crisi greca (una l’ha fatta perfino Monti), piu’ o meno di questo tenore “La Grecia DEVE onorare I patti, e se non lo fa in tempi stretti, non scuciamo altri soldi, e ci prepariamo all’uscita della Grecia dall’Euro”. Il messaggio e’ chiarissimo, ed e’ giunto pure agli elettori Greci (non a caso nei sondaggi i partiti piu’ anti-sistema stanno perdendo consensi, ed ND e PASOK stanno accorciando le distanze da SYRIZA) timorosi dell’apocalisse. Vedremo cosa accadra’. Di certo I Leaders Europei puntano ad un Governo Greco che confermi gli accordi, ed a valle di cio’, lanceranno il QE in grande stile. Nel caso in cui, permanesse uno stallo e le forze politiche greche continuassero a fare Melina anche stavolta, si lascerebbe la Grecia al suo destino, si negozierebbe in termini lampo una sua uscita, e contestualmente per impedire il propagarsi dell’infezione al resto dell’Europa Meridionale, si rimetterebbero le rotative delle stampanti in moto in grande stile (magari accompagnato da altre misure, in coordinamento con FMI e FED).

Tra le 2 soluzioni (Grecia IN o Grecia OUT) I Leaders Europei prediligono la prima, anche perche’ la seconda puo’ presentare insidie e puo’ comportare un QE di dimensioni maggiori.

, Tale soluzione, credo sia accettabile per la Merkel, anche perche’ le consentirebbe di “non fare Marcia indietro sul rigore”, e di rimandare discorsi piu’ strutturali (Eurobond, Politiche comuni europee, etc) di qualche mese.

Quando tutto cio’ accadra’? Considerando che il 17 Giugno ci sono le Elezioni in Grecia, e che in pochi giorni si sapra’ se nascera’ o meno un governo, reputo che a cavallo tra l’ultima decade di Giugno e la prima meta’ di Luglio I nodi verranno al pettine, e partiranno a stampare le rotative. Oltre non si andra’ a mio avviso, per I motive sopra esposti. Ovviamente I mercati credo abbiano intuit le possibili intenzioni dei Leaders UE, e si comporteranno come sempre , cercando di massimizzare I guadagni: per cui prevedo grande volatilita’, specie a ridosso e subito dopo le elezioni Greche.

Questo articolo non ha pretesa di veridicita’, ma rappresenta unicamente un ragionamento logico che altro non e’ che il mio punto di vista.
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Complimenti per la lucidità.
Sono completamente d'accordo.
21 giugno, come dice Xinian, solstizio d'estate, QE3
 
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