Una cosa sensata, anche se mi trovo tra creduloni e montati pippaiuoli la posso dire. I mercati son costretti a movimenti sempre più assurdi e inspiegabili, a inconcludenza protratta oltre l'immaginabile e sopportabile proprio perché sempre meno persone li frequentano, meno illusi solitari.
Sono aumentate le sale giochi, dove con pochi euro gli ex aspiranti-trader hanno molte schede da giocarsi. Schede che, nelle menti malate di ludopatia, sono viste come possibilità di vincita a basso costo e rischio.
Di conseguenza, nei mercati, i primi che si possono fottere sono i traders solitari, i pochi rimasti, sempre meno sprovveduti da un lato, ma ancora creduloni dall'altro.
Incapaci di essere sinceri con loro stessi. Ad esempio contando il tempo richiesto per un trade redditizio, i costi nel conseguirlo, gli effettivi rischi, gli effettivi costi in tasse più o meno occulte.
Basterebbe pensare a un qualsiasi gioco elettronico, alla velocità di calcolo di alcune macchine, alla possibilità di immagazzinamento di dati in database e alla possibilità di essere sul mercato a dirigere il traffico di banche in palese conflitto di interessi con gli investitori. Basterebbero questi pochi ragionamenti logici per andare a cercarsi un lavoro dignitoso ai mercati, sì, ma quelli rionali bisognosi di forti braccia e piccoli cervelli per la movimentazione di cassette colme di ortaggi. Tra cui i famigerati cetrioli con cui già avete affinità e intesa quotidiana.
Se confidate nel mercato per una vita agiata e migliore, beh, avete il 99% di possibilità di morire più poveri di quanto siete ora.
Stampatevi questo che ho scritto e tenetelo per i prossimi decenni.
Passatelo ai vostri amici traderssssssss.
Alla fine della vostra carriera di trader vedremo quanti potranno dire che erano minkiate.
Cià, baciate l'anello allo zio Roby che si è sprecato a produrre questo profondo pensiero solo per voi e i vostri amici del dillà e del di qua.