IL FUTURO DIPENDE DA CIO' CHE FAI OGGI

Invece di requisire, rimettete in funzione gli ospedali che la sinistra, voi,
avete chiusi per fare soldi per i clandestini da mantenere.

Un consiglio ? Riaprirli !

Un esempio ? L' Ospedale di Abbiategrasso .
Guardate le foto sul web dello splendido Ospedale di Abbiategrasso nuovo ed abbandonato.
 
Ma quale destino può mai avere un paese nel quale un ex liquidatore di sinistri automobilistici
è diventato non soltanto deputato ma si era seduto addirittura su una poltrona da ministro ?

(Si, seduto, perché altro non era riuscito a fare).

Per non parlare del resto di questa compagnia di giro....
 
La questione è molto seria.

La Banca centrale europea, che ha parlato attraverso la sua massima autorità,
la presidente Christine Lagarde, dovrebbe stanziare 120 miliardi.

E quei soldi servono per coprire l'acquisto dei titoli.

La Lagarde ha domandato agli esecutivi di mettere in campo delle "misure ambiziose".

Claudio Borghi
non ne fa affatto un mistero: l'azione di Christine Lagarde, il vertice della Bce, non gli sembra adeguata.
E la situazione odierna richiederebbe un altro tipo di approccio, che per adesso non sembra essere stato recepito dall'istituto di emissione che ci riguarda tutti.

L'emergenza dovuta al Covid-19 sta coinvolgendo l' Europa intera.
 
La situazione italiana è diversa dalle altre che interessano il Vecchio continente,
ma quello che ha dichiarato sul Belpaese la presidente della Banca centrale europea oggi,
stando al punto di vista del parlamentare leghista, non coglie la gravità della situazione, anzi.

Nel corso della giornata odierna, la Lagarde ha interpretato l'epidemia del coronavirus,
tenendo in considerazione la sua sfera di competenza, dunque parlando di una"nuova fonte di rischio per prospettive di crescita in Ue",
così come ripercorso dall'Agenzia Nova

. Il punto di partenza del ragionamento, come si vede bene, è economico.
E Borghi non ci ha messo troppo a replicare alle considerazioni dell'avvocatessa francese,
che si è soffermata pure sul meccanismo dello spread, che la Lagarde dice di non essere nella posizione di frenare.

L'onorevole Claudio Borghi non le ha mandate a dire:

"Dopo i commenti contro l'Italia della Lagarde, sul fatto che non spetta a loro chiudere spread,
il minimo che si può chiedere sono le dimissioni immediate della signora".

La dichiarazione del politico salviniano, che è stata rilasciata all'Adnkronos, è stata condita anche da un'ulteriore specificazione:

"Non ha capito la situazione e non capire una situazione come questa significa come minimo essere inadeguata per quel ruolo".

"La presidente Christine Lagarde dichiara 'non ci attiveremo per ridurre gli spread sui titoli di Statò. Btp italiani in pressing.
Ma se la Banca Centrale non sostiene i titoli di Stato in un momento come questo, allora quando?".

I Btp, insomma, dovrebbero essere interessati da un sostegno diretto.
E la Lega non è affatto soddisfatta di quanto comunicato dalla Lagarde.


Anche il Movimento 5 Stelle, ex alleato di governo della Lega, si schiera contro le parole di Christine Lagare.

"Con una conferenza stampa disastrosa, il Presidente della Bce Christine Lagarde
non solo ha fallito nel suo obiettivo di rassicurare i mercati ma, ancor peggio, ha alimentato panico
nelle Borse mondiali e una pressione mai vista sui titoli di Stato.
Gli indici di Borsa, con Milano che ha perso oltre il 16%, non lasciano dubbi:
o Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la Bce è pronta a sostenere l'economia reale
in questo momento drammatico dell'economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre,
il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni".
 
Borghi fa un errore: il calo della Borsa di Milano di oggi non è stato del 13%, ma del 16%,
perchè la Lagarde ha detto che non è il suo lavoro occuparsi di spread.

Anche ad un cretino ormai è chiaro che ci sono due visioni opposte:

  • quella dei paesi del nord che accettano un 2-3 % di morti e cercano l’immunità di massa, il famoso 70% della Merkel;

  • quella dei paesi mediterranei, che invece cercano di salvare il maggior numero possibile di vite e che quindi chiudono strade, scuole etc;
Ora invece la Lagarde, con la brillante uscita “Non sono qui per ridurre gli spread”
ed il suo totale mancato intervento a favore di una politica di tutela dell’economia
ha distrutto le borse ed ha fatto esplodere lo spread. A cosa serve tutto questo ?
 
Fra ieri ed oggi ci sono stati alcuni eventi che avrebbero dovuto segnare, a livello europeo,
un salto di qualità, ma sono state enormi delusioni.

Ieri il Consiglio d’Europa si è riunito, in forma telematica, per decidere sulla crisi.

L’unica mezza novità è stata la forma dell’incontro da remoto, necessaria per non diffondere un virus
che ha già colpito il primo ministro portoghese, perchè per il resto assistamo all’ennesimo nulla di fatto.

Vediamo cosa è stato deciso.

Nel mezzo delle chiacchiere sono state poste 4 priorità, per le quali non si è fatto assolutamente nulla:

  1. Limitare la diffusione del virus. Le misure prese devono essere proporzionate (ma pensa….) e non eccessive.
  2. Come in Belgio, ad esempio, dove di fronte alla diffusione del virus si sono.. vietate le manifestazioni oltre i 1000 partecipanti.
  3. 999 si, 1000 no. A parte questo si è deciso condividere le informazioni attraverso i meccanismi di coordinamento esistenti;

  4. Fornitura di materiale medico. “Si analizzeranno i bisogni e poi si prenderanno iniziative per farvi fronte”.
  5. “La Commissione intende acquistare materiale tramite la struttura di protezione civile”.
  6. Nulla, non manderanno nulla, forse, in un futuro, compreranno qualcosa,
  7. ma “Bisogna assicurarsi che il mercato interno funzioni in modo adeguato e senza ostacoli ingiustificati”.
  8. Intanto nessuno ha condiviso un bel nulla, e, in una emergenza, condividerà in futuro;

  9. Promuovere la ricerca, anche nei vaccini. La Commissione avrebbe già stanziato 140 milioni per questo.
  10. Considerando che siamo 27 stati, sono quattro spiccioli;

  11. Fermare le conseguenze socio economiche. Qui, bontà loro, chiedono “Un’applicazione flessibile delle regole europee”.
  12. Ripensarle era troppo difficile. Praticamente niente, anche in modo vergognoso.
Quindi il tutto si è risolto in un bel nulla di niente.

L’unico punto rilevante è lo scambio informativo che, comunque, c’è stato e molto più utilmente, con la Cina.
L’Europa non ha fornito una maschera, un impianto di respirazione assistita, nulla.

Il Consiglio ha confermato l’incapacità del Consiglio di fare qualsiasi cosa, mostrando la totale inutilità di queste istituzioni.

Con il FTSE MIB a -16% ed il DAX 30 a -9% ci si aspettava che la BCE prendesse delle decisioni decise e forti.

Invece oggi ha comunicato che farà quanto segue:

  • valutare una revisione delle normative, APPENA EMESSE, sul trattamento degli NPL;

  • 120 miliardi di nuolo TLTRO da qui a fine anno, cioè di acquisti di titoli.
  • Pochissimo, considerando che nel cuore del QE si acquistavano 80 milioni al mese.

  • un invito a far giungere gli aiuti alle piccole e medie imprese.

  • un invito ad una politica fiscale espansiva, ma se lei non garantisce acquisto ed annullamento dei titoli dei paesi più esposti
  • (Italia, Grecia, Portogallo, ma anche Francia) tanto vale non parlarne neppure.
Nulla, o pochissimo, e questo, accompagnato dal discorso di Trump, francamente deludente,
spiega la distruzione della borsa, che ha perso, in media dal 20 al 25% del proprio valore in un mese.

Nessuna autorità europea ha fatto nulla per salvare l’economia,
mentre quelle nazionali sembrano congelate ed ingabbiate da norme completamente inadeguate.

Sapete perchè la CONSOB non interviene e chiude tutto ?


Perchè deve consultarsi con l’organizzazione europea delle borse, e nessuno ha la capacità di prendere una decisione.

Il costrutto europeo rivela la sua inutilità: una serie di regole fatte per rendere IMPOSSIBILE
l’intervento della politica economica e che quindi condannano il paese alla MORTE; accelerata dal virus.

Il re è Nudo, l’Unione rivela la propria incapacità ed inutilità in tutti i livelli ed istituzioni.

Dalla prova Coronavirus l’Unione esce completamente screditata, un ente costoso, inutile, burocratico e farraginoso

L’unica vittima per la quale non piangerebbe nessuno.
 
Buongiorno. E' ufficialmente arrivata la primavera.
Stamattina le rondini in cielo.

Anche se il proverbio dice che "una rondine non fa primavera".

Sono 200 i contagiati in provincia di Lecco, ma il numero ha valenza si potrebbe dire oraria,
perchè nel corso delle ore i casi purtroppo, aumentano e per vedere un trend in decrescita bisognerà attendere
che le misure predisposte dal Governo abbiano effetto, rallentando i contagi.

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Burocrati. A tutti i livelli.

Mentre tutta Italia, ma potremmo dire il mondo intero, in questi giorni sta sostenendo l'operato di medici ed infermieri
con manifestazioni plateali di affetto e ammirazione, oltre che di gratitudine, l'Asst di Lecco, il 6 marzo scorso,
era talmente impegnata ad affrontare l'emergenza Coronavirus, che ha pensato bene di adottare
il Nuovo regolamento disciplinare aziendale per il personale del comparto.

In pratica nelle stesse ore in cui medici, infermieri e operatori della sanità venivano inghiottiti dal girone infernale dell'emergenza sanitaria,
in un confortevole ufficio della direzione dell'Asst di Lecco, veniva adottato il nuovo regolamento disciplinare.

Ignorando che centinaia di dipendenti dell'Azienda sono impegnati ormai da settimane ad affrontare un'emergenza
che peggiora di ora in ora, senza orari e senza risparmiarsi,
il problema di qualche solerte burocrate è quello di dare attuazione al nuovo regolamento disciplinare. S

arebbe stato interessante vederli in faccia, gli operatori del Mandic di Merate, ma anche del Manzoni di Lecco,
mentre, angosciati e stremati, aprivano la mail della dottoressa ........., che annunciava il "lieto evento"
e tutte le modalità da seguire per segnalare eventuali infrazioni al regolamento per l'avvio dei procedimenti disciplinari.

Con la raccomandazione di "tenere presenti queste indicazioni al fine di agevolare l'Ufficio Procedimenti Disciplinari
nello svolgimento dei propri compiti in maniera proficua ed efficiente e di non aggravare impropriamente il carico già imponente dello stesso".

Da non credere!

Mentre gli ospedali di tutta Lombardia e non solo, rischiano di implodere, il problema per i "vertici" dell'Azienda di Lecco
è il "carico già imponente" dell'Ufficio procedimenti disciplinari.

Proprio in questi giorni abbiamo visto medici e infermieri accasciarsi sulla scrivania, vinti dalla fatica, e buttarsi a terra esausti.

Li abbiamo visti implorare, imprecare e stringere i denti per non lasciare indietro nessuno.

Abbiamo visto uomini e donne con i volti segnati dalla stanchezza, dalla sofferenza e dal senso di impotenza,
invocare risorse e apparecchiature per poter fare di più e meglio.

Gli stessi a cui sono state revocate le ferie e i permessi, e che da giorni non vedono i propri figli.

In tutto questo, la ....... si raccomanda di non "aggravare" il suo ufficio.

Se non fosse per la drammaticità del momento, ci sarebbe da ridere. E invece di fronte a tanta leggerezza non resta che piangere.

Ribadiamo il nostro "grazie" all'assessore alla Sanità Giulio Gallera, che ogni giorno, prima di dare le cifre dell'emergenza,
non dimentica mai di ringraziare chi sta in trincea. E non dietro a una scrivania.
 
Anche oggi i numeri del contagio da Coronavirus in Lombardia sono in crescita.

I pazienti positivi hanno toccato quota 8725 unità (1445 in più rispetto a ieri);

di questi 4247 sono ricoverati in ospedale,

605 in terapia intensiva.

''L'obiettivo è che ci sia possibilità concreta di dimissione di queste persone in tempi brevi,
altrimenti la capacità di accogliere nuovi pazienti è praticamente azzerata'
' ha detto l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera,

elencando poi i dati relativi ai dimessi (1085)

e a deceduti (744).

Ben 29.534 sono invece i tamponi effettuati in queste settimane negli ospedali lombardi.

Il grande lavoro in corso per potenziare i letti destinati alla terapia intensiva.

''Oggi siamo a quota 1067: abbiamo aperto 120 nuovi posti in un giorno. E' un lavoro incredibile.
Ne abbiamo già altri in apertura al San Carlo e al Papa Giovanni. Oggi la strategia è quella di ridurre il numero dei pazienti ricoverati,
soprattutto negli ospedali di frontiera che non hanno capacità di ricezione.
Per questa ragione abbiamo già recuperato 209 posti per persone stabili o in via di miglioramento''.

Regione Lombardia è anche al lavoro per potenziare l'organico a disposizione degli ospedali:
da domani saranno infatti immesse un centinaio di operatori sanitari fra pensionati, liberi professionisti e neo laureati.
 

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