Il mio posto e' qui!!

questa è unica
Interviste agli invisibili

Intervista di un reporter spirituale all'anima di Karol Wojtyla




21 Aprile 2005
Intervista all'anima di Karol Wojtyla (morto il 2 aprile 2005).
L'intervista è avvenuta circa tre settimane dopo l'abbandono del corpo fisico. La non-interferenza umana durante il periodo permette all'anima di abituarsi alla sua nuova condizione, allontanandosi dalla vibrazione più bassa alla quale il corpo fisico era abituato quando in vita.
Wojtyla ha preferito parlare in inglese.
Già all'arrivo, Karol è apparso combattivo nella difesa del suo operato sulla Terra.
Ha iniziato a parlare con tonalità strascicata e difficoltosa. Dopo che gli è stato detto che non aveva più il corpo fisico e che quindi non aveva più necessità di avere difficoltà di linguaggio, la sua voce si è ravvivata, pur rimanendo affaticata.
La luminosità dell'anima era abbastanza accentuata.
Intervistatore. "Karol, sai dove ti trovi?"
Karol. "Questo è il Purgatorio?"
Int. "No, questa è la Terra. Perché dici che è il Purgatorio?"
Karol. "Perché sono stato là e mi sembra lo stesso posto."
Int. "No, questa è la Terra. Cosa hai fatto in Purgatorio?"
Karol. "Ho rivisto, o qualcuno mi ha fatto rivedere, questo non mi è chiaro, le azioni positive e negative della mia vita. Sono stato lì per due giorni, poi sono stato chiamato in Paradiso."
Int. "Ora sei in Paradiso?"
Karol. "Si."
Int. "Karol, tu sei stato un grande Papa. Senz'altro il più grande dell'era moderna.
Eppure nella tua posizione avresti potuto fare di più per fare avanzare la spiritualità sulla Terra."
Karol. "Penso di aver aiutato molte persone a diventare più spirituali."
Int. "Questo è vero. Ma nella credenza cattolica molti aspetti e dottrine non corrispondono a come funziona la realtà e l'evoluzione dell'uomo. Ad esempio, il fatto che l'uomo viva fisicamente più di una volta è alla base della sua evoluzione, eppure la chiesa ha sempre contrastato questo fatto come deviante e falso. Avresti potuto fare chiarezza su questo."
Karol. "L'uomo può rinascere altre volte, ma non sulla Terra."
Int. "Non proprio. La legge divina permette che, se un'anima desidera fare ulteriori esperienze sulla Terra utili alla sua crescita, questo può avvenire. Inoltre, sulle donne, tu sai che il mancato riconoscimento della parità delle donne nella pratica spirituale cattolica è un ostacolo all'evoluzione spirituale di tutta l'umanità."
Karol. "Ho fatto abbastanza. Sono solo umano."
Int. "Dall'alto della maggiore consapevolezza che hai al presente, puoi suggerire a Ratzinger di promuovere i necessari cambiamenti per un'evoluzione spirituale della chiesa? Lui ti è stato sempre vicino quando il Papa eri tu."
Karol. "Non ho nessun potere di suggerirgli idee. Solo se mi pregasse direttamente potrei mettermi in comunicazione con lui."
Int. "Allora speriamo che lo faccia."
Karol. "Si. Ma ora non posso più stare qui. Devo andare."
Karol si rimuove dal corpo del contenitore facendo un gesto fugace di benedizione papale…
Leopoldus
Aggiornamento del 4 maggio 2005.
Contrariamente a quanto successo al suo predecessore Karol Wojtyla, che ottenne quasi immediatamente dopo la nomina la protezione di tre angeli, Ratzinger (divenuto Benedetto XVI) non ne ha alcuno. Le ragioni della mancata presenza angelica sono probabilmente da ricercare nell'ego accentuato della persona.
Per quanto riguarda i Poteri Celesti, evidentemente l'uomo è ancora in prova…
Aggiornamento del 6 maggio 2005.
Ratzinger è apparso alla folla con un angelo protettore. Questo singolo angelo è, al momento (dicembre 2010) ancora presente (n.d.r.).
 
Il libero ARBITRIO
Storia dei tre viaggiatori
Potreste parlarci del libero arbitrio? Grazie!
Vedo un luogo che non è di questo mondo. Mi trovo in quella che sembra una stanza, malgrado non abbia niente di paragonabile con quelle che conosciamo sulla nostra Terra. In questa stanza molto luminosa non ci sono mobili ma tre personaggi di cui non vedo il corpo. Vicino a loro ci sono molti altri esseri un po’ più fluidi, cosa che li differenzia dai primi tre; essi sono dei viaggiatori.
«Per prima cosa andiamo a vedere il caso del primo viaggiatore. Egli ha chiesto espressamente di venire a soggiornare sul pianeta Terra a scopo di studio, ma c’è ancora qualcosa di più. Quando voi fate uno studio, imparate senza ricambiare, mentre il viaggiatore che ha deciso di venire a soggiornare sulla Terra studia, ma porta ugualmente un bagaglio importante costituito dalle cose che conosce e dalle esperienze di cui si arricchirà durante tutto il viaggio. »
Vicino a lui stanno due esseri che penso siano le sue guide. Gli mostrano una specie di libro. Questo viaggiatore sembra coraggioso e dice: «Per il mio soggiorno di studi voglio programmarmi questa e quella esperienza. »
Le sue guide lo consigliano: «Non caricarti troppo, è più importante vivere perfettamente le tua programmazione che volere andare aldilà delle tue possibilità.»
Il viaggiatore risponde: «No, so che avrò abbastanza coraggio e che potrò affrontare tutto quello che mi sono programmato; sono forte e so che voi ed altri mi aiuterete.»
Le guide gli rispondono: «Non sei nella materia, quando ci sarai, le tue possibilità di sperimentazione potranno essere completamente diverse. Ti ripetiamo ancora una volta di riflettere bene prima del grande imbarco, non dimenticare quello che ti diciamo. E’preferibile programmare meno esperienze e riuscirci.»
Ma il viaggiatore è testardo e vuole conservare tutto quello che ha scelto.
Ora lo vedo sulla Terra con le sue difficoltà e le sue ribellioni. Ha dimenticato chi è e si trova completamente indifeso davanti alla vita. Non sente più le sue guide, malgrado siano venute con lui, ma non possono parlare che alla sua anima. In certi momenti tuttavia, sente la loro presenza e ritrova il coraggio per continuare la sua esperienza..
La sua vita scorre con molte più difficoltà di quanto avrebbe creduto prima di scendere nella materia. Tuttavia è coraggioso, ha una grande volontà e rispetta praticamente la sua programmazione.
Eccolo alla fine della vita, completamente annientato dagli sforzi enormi che ha dovuto sostenere nel corso delle sue esperienze. Gli vedo anche un’intensa luce che non aveva quando si è incarnato: è l’Amore che ha imparato attraverso di quelle.
Ora è scomparso ed Essi mi dicono: «Questo viaggiatore ha potuto rispettare il suo programma e, malgrado le difficoltà, ha portato a buon esito tutte le esperienze che aveva programmato.»
Ecco poi un secondo viaggiatore. Egli fatica a scegliere e chiede continuamente consiglio alle sue guide.
Quelle gli dicono: «Non caricarti troppo, vedi bene come risenti già delle difficoltà della vita, alleggerisci dunque il tuo fardello il più possibile!» Questo essere è attratto dall’esperienza della vita sulla Terra perché sa che gli sarà di grande profitto e che abbellirà la sua anima. Ogni viaggiatore che viene in questo mondo non ignora che la grande ricchezza che riporterà con sè è la somma di tutte le sue esperienze.
Vado dunque a seguire questo secondo viaggiatore che è fragile, ma deciso a fare esperienze. E’ ancora terribilmente attaccato al piano da dove proviene, è felice di imparare qui, ma sente una grande mancanza. Ha paura della vita terrestre, di sé stesso, del modo in cui si comporterà durante questa vita attraverso le sue esperienze. Le sue guide gli sono attorno, ma non le sente perché è troppo preso dal vortice della sua vita, è troppo turbato. La vita e le esperienze che conduce lo destabilizzano perché la sua forza è insufficiente. Questo essere non ha programmato per sé uno scopo di vita difficile ma, non riuscendo ad affrontare le difficoltà della materia, abbandona, abbassa le braccia e dice: «Voglio ritornare dove so di essere felice, non sono abbastanza forte da vivere ancora nella materia e non sarò utile abbastanza per portare tutto ciò che è necessario al pianeta ed ai miei fratelli. Per questo abbrevio la mia sofferenza ed abbrevio la mia vita.»
Le sue guide gli dicono e gli ripetono senza sosta: «Tu hai programmato la tua vita e non hai il diritto di abbreviare il tuo viaggio; se lo fai, saremo obbligati a venirti a cercare in mezzo all’oceano. Tu non lasci il tempo all’imbarcazione di ritornare in porto! Immagina la pena e la fatica che ci procuri, perché sarai costretto a ricominciare un’altra volta il pezzo di strada che non hai potuto fare questa volta! Dovrai ripercorrere la parte mancante cioè quella che va dal momento in cui siamo venuti a cercarti sull’imbarcazione fino a quello in cui saresti arrivato in porto!»
Ma il viaggiatore non ascolta, la sua sofferenza è troppo insopportabile e distrugge il suo corpo. Egli ha dunque fallito.
«Dove sta il libero arbitrio? Dove la programmazione? Voi potreste dire che questo secondo viaggiatore aveva programmato il suo suicidio! Noi diciamo che non lo aveva fatto prima di incarnarsi perché, malgrado fosse stato ancora un po’ fragile per venire sulla Terra, era determinato a portare a termine la sua esperienza. In questo caso il suo corpo l’ha lasciato e non gli ha dato la possibilità di arrivare al porto sull’imbarcazione che lo portava a sperimentare la vita. Tutti i suicidi non sono come quello, alcuni sono programmati ed altri certamente no. »
Mi trovo di nuovo in questa stanza, vicino al terzo viaggiatore. Sento in lui un’energia molto potente. Tre guide lo accompagnano e la sua programmazione è molto pesante. Il suo scopo è di aiutare, di sperimentare e diffondere la Luce attorno a sé. Le sue guide tuttavia, lo mettono in guardia e gli dicono: « Sei davvero un essere forte, hai già fatto molte esperienze, ma non dimenticare che la materia è pericolosa e che dovrai avere una volontà ed una forza ancora più grandi per eludere continuamente le sue trappole, quelle della vita in questo mondo. Quando parliamo di trappole della materia vogliamo parlare di quelle che tende l’ego.
Il viaggiatore, che emana questo immenso vigore ed è molto sicuro di sè stesso, risponde loro: « Non abbiate alcun timore per me, anche se dimentico chi sono, so che nel più profondo di me stesso esiste la fiamma, so che potrò eludere tutte le trappole della materia e che condurrò fino alla fine il mio scopo. »
Vedo ora questo terzo viaggiatore sul nostro pianeta. Ha certamente delle difficoltà ma le supera come se gli sembrassero quasi insignificanti. Potrei pensare che sia un essere straordinario.»
Quello che mi mostrano ora è sorprendente ! Tutta la programmazione della sua vita è come cancellata, è libero da ogni costrizione. E’ arrivato con un immenso Amore nel cuore ed è riuscito a superare tutte le trappole dell’ego e della vita. Può dunque programmare la sua vita giorno per giorno e, per questo, può scegliere tutte le esperienze e le azioni della sua vita e decidere liberamente il momento di lasciare questo mondo e di giungere al porto. Anche se la sua imbarcazione è in mezzo al mare, ha la possibilità di lasciarla e di arrivare da solo al porto con i suoi stessi mezzi.
«Se vi abbiamo raccontato la storia di questi tre viaggiatori, è per farvi capire che, in realtà, alcuni esseri possiedono il libero arbitrio, ma solamente quando devono fare molte esperienze o quando sono al di là della programmazione.
[FONT=&quot]Gli esseri che si trovano nel mezzo vivono ciò che è stato programmato per loro all’inizio ed il loro libero arbitrio è molto limitato. Diremo che il libero arbitrio è vissuto da coloro che si trovano alle due estremità; da coloro che sono all’ inizio dell’incarnazione e da coloro che sono alla fine della loro esperienza nella materia e che vengono molto spesso per aiutare le umanità a meglio comprendere la vita e soprattutto a farne maggiore esperienza. Colui che sta in mezzo deve accontentarsi di un libero arbitrio quasi inesistente, non ha che qualche rara possibilità, ma questo non gli pone problemi perché arriva con coraggio fino alla fine del suo cammino.»[/FONT]​
 
Lettera ai padroni del Mondo


Gualtiero Mite Guerriero
Spesso mi dicono che la mia presenza produce una certa serenità. Preciso subito che non si tratta di “un dono del cielo” ma di un distillato degli innumerevoli messaggi di profondo disagio esistenziale che mi comunicano le numerose persone che incontro. Gli Stati e i Governi producono fanghiglia e disperazioni? Tutto ciò va trasformato in acqua limpida e serenità.
I prestigiosi filtri per realizzare questa trasformazione sono la solidarietà, la coscienza della reale vastità e bellezza del pianeta e la consapevolezza delle grandi quantità di beni prodotti e in gran parte sprecati.
Forse è per via di questa mia serenità che Gualtiero, ex professore di Università, abitante da ormai quindici anni sotto la prima arcata di Ponte dell’Angelo, ha deciso di darmi la sua amicizia e di conversare con me, dopo sette anni di assoluto silenzio. Un barbone? No, un uomo garbato e mite che ha cambiato vita dopo aver capito che le strutture universitarie, a suo dire, sono una vera e propria truffa in relazione alla grandezza dell’Essere Umano.
Come il grande pittore russo di icone Andrei Rubliev che nel 1400, dopo aver percorso l’intero suolo della Russia e aver assistito a innumerevoli nefandezze del Potere su vittime di solito inermi, dopo aver constatato infinite ingiustizie ai danni dei più poveri, ha deciso, proprio come Gualtiero, di non parlare più e di smettere di dipingere Icone. Gualtiero, che all’università insegnava storia dell’arte, ultimamente mi ha espresso il proposito di abbandonare l’Italia. Varie volte mi ha avvertito che prima della partenza per altre terre, mi avrebbe inviato una lettera per lui molto importante e sulla quale ha riflettuto a lungo.
Ebbene proprio ieri ho ricevuto la lettera che ho letto e riletto. Non è un messaggio diretto a me, anzi per me neppure un cenno di saluto, proprio come accade nelle amicizie eterne. Sono corso col motorino a Ponte dell’Angelo ma della piccola tenda azzurra di Gualtiero non c’era più traccia.
Mi mancherai, carissimo amico, la sola cosa che posso fare per onorarti è di pubblicare integralmente la tua lettera sul mio Diario.
Lettera della quale ammiro la passione pur rifiutando alcune precisazioni, particolarmente quelle relative allodio amoroso e alle maledizioni, che hai maturato nel corso della tua vita nei confronti del Potere.

LETTERA AI PADRONI DEL MONDO
Miei poveri e disperati amici,
io non so né chi siete né dove abitate. Sono però certo che ognuno di voi, attuali padroni del mondo, sia all’avanguardia nella scala spettrale dell’infelicità e del vuoto interiore che, per vostra precisa responsabilità, invade attualmente il nostro meraviglioso pianeta.
Chi decide in modo permanente i destini del mondo intero sono, si dice, poche centinaia di individui. Addirittura qualcuno sostiene che coloro che veramente hanno il massimo potere decisionale sull’intera umanità non superino le trenta persone.
Non è certo da voi, quindi, che riusciremo ad avere informazioni per sapere chi siete e come siete, voi che lasciate tracce ovunque, e siete al tempo stesso impossibili da identificare. La miserabile concezione dell’esistenza che vi caratterizza tuttavia si evince osservando lo stuolo dei vostri servi, quelli che fanno parte dei Governi, che gestiscono gli Stati con un sistema politico incapace di tener conto e di capire l’immenso valore di ogni essere umano.
Per voi è vostro diritto inalienabile l’esercizio del potere di vita e di morte su alcuni miliardi di abitanti, asserviti a ritmi di lavoro laceranti o all’incertezza di un futuro nebuloso che tatticamente rendete sempre più oscuro. L’atto d’amore, il solo atto d’amore che mi è consentito nei vostri confronti è maledirvi, per i milioni di esseri umani che avete fatto morire nelle guerre, per i miliardi di esseri umani cui avete negato la possibilità di vivere, offrendo miserabili, faticose e contorte esistenze, invece di poter godere serenamente della gioia immensa e semplice della vita.Io vi maledico con tutto l’amore di cui la mia vita mi ha reso capace per il miliardo di bambini che avete fatto morire negli ultimi 50 anni, vi maledico sperando che l’intensità del mio amore vi faccia miracolosamente dissolvere, ovunque voi siate.
I vostri panni puliti grondano d’ un intero oceano di sangue, e le ottuse difese dei privilegi formulate dagli intellettuali da voi comprati, generano in voi un vuoto incolmabile trasformandovi in esseri ancora più infelici di quelli che opprimete. Questa lettera non l’ho scritta pensando che la possiate ricevere, sicuramente nessuno di voi la leggerà mai. L’ho concepita, con l’aiuto dell’essere umano che è in me per dare ai vostri servi ignari e non la possibilità di scegliere.
Al vostro servizio infatti ci sono due tipi di sottomessi: i servi colpevoli e i servi ignari. I vostri servi più spietati sono quelli che mettete al comando degli Stati, le gerarchie potenti politiche e militari a volte anch’esse occulte, che controllano la tenuta del sistema sociale e del suo potenziale di inganno e di truffa esistenziale che giorno dopo giorno sono rigorosamente in grado di esercitare sull’intera umanità. I servi ignari sono miliardi di esseri, costretti a denominare i loro feroci oppressori con termini come Onorevole, Eccellenza, Eminenza, Presidente etc. ma in cuor loro, senza neppure deciderlo, vi coprono con l’onda immensa del loro disprezzo. Tutti costoro sono soggiogati da esistenze precarie, e voi sottraete l’ottanta per cento delle risorse impiegandole per la difesa e la conservazione dei vostri privilegi.
Non pensate che le mie maledizioni siano solo mie, gran parte dei vostri servi, senza neppure saperlo vi maledicono istante dopo istante dai serbatoi di contenimento nei quali li avete rinchiusi : le prigioni, le divise militari, le mafie, le catene di economie che si impongono con la violenza essendo sempre più prive di creatività e di intelligenza. Ecco perché io vi immagino disperati, tormentati dal non sapere le origini del vostro disagio, perché l’onda immensa delle maledizioni che miliardi di sottomessi vi inviano ogni giorno vi raggiungono nei momenti di solitudine estrema, quando, sulle soglie del sonno, finalmente incontrate il vuoto che vi dilania dopo aver congedata la prostituta da 100.000 dollari, o pensando ai figli che fingono di amarvi e con i quali non avete mai giocato, impegnati come eravate a decidere guerre e genocidi.
Pensate anche solo per poco se il mondo si svegliasse senza di voi. Pensate a un pianeta abitato dalla gioia. Forse anche voi, Padroni del mondo, di fronte a una gigantesca e incessante festa quotidiana, uscireste dalle vostra tane dorate travestiti da esseri reali e vi mischiereste volentieri con tutti gli altri per scoprire in voi l’immenso valore dell’Essere Umano paragonando al quale il ruolo di padroni assoluti del mondo sarebbe solo una squallida torturante parodia. Forse finalmente accadrebbe il miracolo capace di seppellire nelle oscurità della Storia i vostri abietti ruoli di onnipotenza.






Amen :clap:
 
Ci vogliono ammalati e cattivi

"La salute non rende: è la malattia che dà sostentamento ad una massa sconfinata di persone"
Franco Libero Manco

Un tempo si pensava che più salassi potevano essere la risoluzione di quasi tutti i problemi, adesso sono ritenuti praticamente privi di efficacia terapeutica.
La margarina era considerata più sana del burro, ora la ricerca dice il contrario.
Le uova erano state messe al bando per l'alto contenuto di colesterolo, oggi la ricerca le ha riabilitate e le considera un alimento sano.
L'alcol era considerato nocivo per la salute, oggi si ritiene che il vino rosso, faccia bene al cuore e che l'alcol in genere abbia effetti benefici sulla salute se consumato con moderazione.
Il cioccolato e tutti i cibi grassi erano considerati la causa dell'acne, oggi la ricerca dice che non hanno alcuna relazione con l'acne.
I medici sostenevano che per i neonati il latte di formula fosse più salutare del latte materno: è stato provato che è vero il contrario.
Si raccomandava di bere latte per alleviare i dolori dell'ulcera gastrica, oggi si sconsiglia e si ritiene che aggravi l'ulcera.
La scienza medica affermava che la dieta non era assolutamente correlata con l'insorgere di disturbi e patologie, oggi, al contrario, si dice che ha un'enorme importanza nella prevenzione come nell'insorgenza delle patologie.
La scienza medica sosteneva che l'asportazione chirurgica delle tonsille e dell'appendicite avesse effetti benefici sulla salute, oggi la teoria è stata ribaltata.....

Ai bambini affetti da forme asmatiche si raccomandava di frequentare le piscine coperte, perché l'umidità alleviava i sintomi della malattia, oggi la ricerca suggerisce che il cloro contenuto nell'aria di questi ambienti aggrava l'asma.

Migliaia di farmaci approvati dalla FDA perché le prove scientifiche ne confermavano la validità terapeutica oltre l'innocuità per la salute, sono stati ritirati dal mercato perché si è scoperto che non servivano né a curare né a prevenire le malattie ma che avevano effetti pericolosi per la salute delle persone.

I farmaci che si assumono sono determinanti per farci ammalare.
Ogni farmaco genera nuovi disturbi per i quali sarà prodotto un nuovo farmaco per curare i disturbi del primo e così via. Spendiamo per la salute più di quanto si sia mai speso, oggi prendiamo farmaci più di quanti ne prendessimo in passato, eppure siamo più malati di prima...


La scienza medica ha inequivocabilmente fallito il suo obiettivo di curare e prevenire le malattie. Infatti, rispetto al passato un maggior numero di persone soffre di influenze, raffreddori, asma, emicrania, dolori articolari e cervicali, stanchezza cronica, di insonnia, di depressione, ansia, di affezioni dermatologiche, di allergie, di reflusso gastroesofageo, ulcere, gastriti, disturbi della sfera sessuale e d'infertilità, di diabete, di cancro, di sclerosi multipla, distrofia muscolare... Un maggior numero di donne oggi accusa sindromi premestruali più frequenti, o disturbi dovuti alla menopausa; sono aumentati gli uomini con problema alla prostata, molti più bambini dimostrano disturbi dell'attenzione e iperattività.

Eppure oggi la gente va dal medico più che in passato, si sottopone ad esami diagnostici, a cure mediche, terapie farmacologiche, esami diagnostici, esami del sangue, radiografie, ecografie, TAC, assume farmaci, subisce interventi chirurgici; eppure oggi si ammalano più persone di quanto accadesse prima.

La guerra contro il cancro è perduta.
La percentuale di americani che oggi muoiono di cancro è la stessa del 1950. Dal 1971 si sono spesi più di 200 miliardi di dollari nel tentativo di curare e prevenire il cancro, ma la probabilità di ammalarsi oggi è più alta di quanto sia mai stata nella storia e la probabilità di morirne è la stessa del 1950. Gli americani spendono più di 2.000 miliardi di dollari l'anno per la salute, tuttavia la mortalità infantile in America è superiore a quella di altri 20 paesi industrializzati. Gli americani consumano da soli più della metà dei farmaci prodotti nel mondo e la loro aspettativa di vita è al trentesimo posto.

Sul mercato ci sono più di 200.000 farmaci e i medici nel tentativo di curare circa 35.000 sintomi, compilano oltre 3 miliardi di ricette l'anno. I vincitori di questo sistema sono le società farmaceutiche e le aziende del settore sanitario. I profitti dell'industria farmaceutica hanno raggiunto cifre inimmaginabili. L'industria della sanità è la più lucrativa del mondo.

Rispetto al passato un maggior numero di persone segue una dieta, acquista prodotti dietetici, pratica regolarmente attività fisica. Tuttavia cresce il numero di individui in soprappeso: quasi il 70% degli americani ne soffrono. La battaglia è stata vinta dalle aziende che vendono prodotti dietetici, pillole dimagranti e articoli correlati.

Certo servono farmaci e chirurgia.
La scienza medica ha ottenuto ottimi risultati nella terapia sintomatica che però ha due difetti: innesca altri disturbi (che in seguito andranno curati) e non cura quasi mai la causa dei sintomi e quando non si cura la causa il problema è solo rimandato. Ci sono però le situazioni di emergenza di vario genere in cui le medicine e gli interventi chirurgici possono salvare la vita: ma medicine e interventi non sono la soluzione del problema.

Perché tutto questo?
Semplicemente per denaro, per il vile maledetto denaro. Alle industrie chimico-famaceutiche importa poco della salute delle persone: a loro interessa fare soldi. I rimedi ci sarebbero ma vengono nascosti, ostacolati, soppressi. Un esempio per tutti: che cosa succederebbe se per ipotesi si scoprisse il rimedio per guarire dal cancro al costo di pochi centesimi? Condannerebbe a morte l'American Cancer Society e tutte le società farmaceutiche che vendono prodotti per la terapia del cancro. Non servirebbe più raccogliere fondi per la ricerca. Gli istituti oncologici di tutto il mondo chiuderebbero i battenti; centinaia di migliaia di persone resterebbero senza lavoro; grandi aziende fallirebbero dalla sera alla mattina e miliardi di dollari non affluirebbero più nelle tasche di chi controlla l'industria del cancro. Identico concetto vale per le automobili che utilizzano come carburante la benzina e che invece potrebbero funzionare ad acqua, ad energia solare ecc.

L'industria della salute non ha interesse a curare, se lo facesse firmerebbe la propria condanna a morte. Il suo obiettivo è assicurarsi che la gente si ammali e che sempre più persone abbiano bisogno di cure mediche e il guadagno è di 1.300 miliardi di dollari l'anno. Il numero delle associazioni coinvolte nell'industria della salute è enorme. L'industria del farmaco versa miliardi di dollari alle scuole di Medicina affinché i suoi prodotti vengano citati nei testi di studio. Non vedrete mai una casa farmaceutica promuovere un rimedio naturale: perché i rimedi naturali non si possono brevettare. Tutta la ricerca farmacologia è finanziata dall'industria che dimostra l'efficacia ed i benefici del farmaco, anche se la realtà dimostra il contrario. Negli ultimi dieci anni la FDA ha approvato almeno 9 farmaci che hanno procurato effetti collaterali mortali. Jerry Lewis Telethon ha raccolto più di un miliardo di dollari per la distrofia muscolare, adesso i malati di distrofia muscolare sono più numerosi di prima.

Identico discorso vale per gli altri grandi organismi che vivono sulla malattia e sulla devianza umana. Immaginiamo che i componenti l'umanità diventino, come coi speriamo, sani in salute, giusti e leali gli uni verso gli altri. Di colpo crollerebbe il sistema politico-economico-tecnologico della società moderna. Sarebbe un cataclisma di dimensioni apocalittiche. L'industria delle armi, che nel mondo dà lavoro a 60 milioni di persone, dovrebbe chiudere i battenti o cambiare prodotto. Gli eserciti sparirebbero, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i tribunali, le città giudiziarie se non abolite del tutto sarebbero notevolmente ridotte; gli ospedali, le cliniche, gli istituti di ricerca, gli operatori sanitari e tutti gli organismi con cui interagiscono a che servirebbero?

Ma noi sappiamo che un cambiamento della coscienza e dell'intelligenza umana non avverrà mai in modo così repentino, cambierà con la maturazione e l'evoluzione integrale del popolo e quindi si avrà sempre la possibilità di convertire ciò che oggi fa gli interessi solo di alcuni a danno di molti.

Spunti tratti dal libro "Vogliono farci ammalare" di Kevin Trudeau, Oscar Mondadori
 
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Spunti tratti dal libro "Vogliono farci ammalare" di Kevin Trudeau, Oscar Mondadori

Mìnkia, quel libro l'ho letto! :up:

C'erano:
- alcuni spunti interessanti (es. il cibo di qualche migliaio di anni fa era più ricco di vitamine),
- alcune teorie complottistiche (es. l'industria alimentare e l'industria farmaceutica sono segretamente coalizzate: il cibo spazzatura della prima "produce" malati che arricchiscono la seconda) che, se magari non sono vere, sono spesso verosimili;
- e delle wakkàte clamorose (es. l'umanità, migliaia di anni fa, era immune dalle malattie; occorrerebbe bere acqua distillata; le creme abbronzanti fanno venire il cancro alla pelle).



Tutte le letture vanno assimilate con un po' di buon senso. :mumble:



Ora che ci penso: è uno dei pochi libri che io ho comprato e che poi ho conferito nell'apposito raccoglitore della carta.
 
Mìnkia, quel libro l'ho letto! :up:

C'erano:
- alcuni spunti interessanti (es. il cibo di qualche migliaio di anni fa era più ricco di vitamine),
- alcune teorie complottistiche (es. l'industria alimentare e l'industria farmaceutica sono segretamente coalizzate: il cibo spazzatura della prima "produce" malati che arricchiscono la seconda) che, se magari non sono vere, sono spesso verosimili;
- e delle wakkàte clamorose (es. l'umanità, migliaia di anni fa, era immune dalle malattie; occorrerebbe bere acqua distillata; le creme abbronzanti fanno venire il cancro alla pelle).



Tutte le letture vanno assimilate con un po' di buon senso. :mumble:



Ora che ci penso: è uno dei pochi libri che io ho comprato e che poi ho conferito nell'apposito raccoglitore della carta.
:D
 

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