Mi piace il periodo che precede il natale. Mi piace tutto. Mi piacciono le luminare, mi piacciono le case e i negozi addobbati. Mi piacciono i mercatini, le canzoni natalizie che si sentono ovunque. Mi piacciono i paesini di montagna che sembrano presepi, l'odore del vin brulè, il profumo dello zucchero a velo. Mi piace fare i tortellini, mi sono cimentata anche con i biscotti (ma la cosa è da perfezionare). Mi piace fare lavoretti con la colla a caldo, inventare segnaposti per la tavola di natale. Mi piace tutto quello che sbrilluccica. Mi piace l'atmosfera di attesa e tutto quello che ci gira attorno.
Negli ultimi anni, complice, purtroppo, il lockdown, mi sono guardata tutti i film di natale proposti nel catalogo netflix e prime...tutti...e sono rimasta incantata a guardare le case e i giardini decorati, gli immensi alberi di natale, le tavolate festanti di parenti ed amici e giuro che se potessi illuminerei a giorno la mia casa, il mio giardino e mi metterei vestiti rossi e maglioni con le renne tutto il mese di dicembre.
Eppure penso di essere una persona razionale, quindi mi rendo conto che è tutto molto finto, molto consumistico, molto esagerato...ma non ci posso fare niente, mi piace...
E poi arriva il giorno di natale. E faccio i conti con la realtà, con le persone che non ci sono più e mi pervade una tristezza infinita e vorrei chiudere gli occhi e risvegliarmi al 7 di gennaio.