Bello e drammatico questo racconto di un banker di Lehman Brothers che in un weekend ha perso il lavoro. Certo per loro non c'è da disperarsi, sopravviveranno, ma sicuramente tra i 25000 dipendenti Lehman ci saranno stati anche molti fattorini, commessi e portieri che affronteranno i prossimi giorni/mesi con molta meno tranquillità e filosofia:
Il primo dubbio mi e' venuto domenica sera: mi sono connesso a internet e ho visto che Bank of America e Barclays si erano ritirati dalle trattative. Accidenti, forse rischiamo il fallimento. Ma no, non succedera' nulla. Figurati se saltiamo per aria. Il fallimento di Lehman Brothers non era ritenuto possibile. Si sapeva che prima o poi avremmo perso l'indipendenza, ma eravamo convinti che un'altra banca ci avrebbe salvato.
Ho quasi 40 anni, da quattro lavoro alla sede londinese di Lehman. Lunedì mattina sono in ufficio. Non dico che e' un giorno come tutti gli altri, ma quasi. L'unica stranezza e' che non funziona la posta elettronica. O meglio: e' possibile inviare mail a colleghi, ma non verso l'esterno. Piu' tardi capiro' che e' un modo per evitare fughe di materiale. Alle 9,30 c'e' la riunione generale, come ogni lunedi'. Alla fine dell'incontro, il capo della divisione ci dice che e' tutto finito, giu' la saracinesca. Non servono molte parole: la societ. ha chiesto il Chapter 11. Nessun dipendente ha piu' il potere di chiudere posizioni. A questo ci pensera' PriceWaterhouse Coopers. Ci dicono di prendere gli effetti personali, perche' non potremo più rientrare nei nostri uffici. Mi rendo conto che non solo non e' possibile inviare mail, ma neppure prelevare informazioni dalla maggior parte dei computer attraverso cd o chiavette usb. In alcune postazioni - probabilmente non se ne sono accorti - e' possibile farlo. Così riesco a recuperare il materiale degli ultimi anni: li ho preparati io quei modelli! In molti stampano le presentazioni preparate. Prima di uscire ci chiedono i nostri numeri di telefono e gli indirizzi di posta: se avremo bisogno ti chiameremo noi, fanno sapere. Dopo poco mi arriva una mail: e' uno dei manager del gruppo che invita una cinquantina di noi per un drink. Forse per chi e' fuori e' difficile capirlo: Lehman non e' come tutte le altre banche d'affari. Per molti e' come una famiglia. Alcuni hanno lavorato in quegli uffici per 15, 20 anni. Mi sembra di essere sul set di Matrix. I dipendenti fuori dalla sede con gli scatoloni - li avete visti sui giornali - camminano senza nessun tipo di espressione sul volto, vanno avanti senza neppure sapere cosa pensare. Uno shock. I bar si riempiono in orari in cui solitamente sono vuoti. L'atmosfera e' surreale, inimmaginabile.
Il principale responsabile di quanto accaduto e' Dick Fuld. Che senso aveva rifiutare l'offerta dei coreani di Kdb? Fuld la considerava troppo bassa e preferiva rimanere indipendente. Ma qualunque offerta sarebbe stata migliore del fallimento! Fuld e' il capo storico di Lehman e per tanti anni ha lavorato in modo splendido, ma verra' sempre ricordato per il disastro di questi giorni. Non credo che la vicenda di Lehman restera' un caso isolato. Altri istituti faranno la stessa fine. Va ripensato il modello di banca d'affari pura, che non esistera' piu'. Lehman non ha registrato perdite superiori a quelle dei concorrenti, ne' era piu' attiva degli altri in cdo e derivati. Ha pagato la mancanza di una base di funding propria, quella che invece ha salvato Ubs. E ha sofferto per l'esposizione nel settore immobiliare. Ma proprio mentre Lehman cade, si preparano le condizioni per guadagni mostruosi da parte di chi acquisira' i suoi asset. Si pensi a questo: le svalutazioni vanno messe a bilancio, ma gli immobili sono sempre quelli. Quando riprenderanno valore, genereranno enormi plusvalenze per chi li acquisira' oggi a prezzi stracciati.
Anche martedì e' un giorno strano, mi sveglio piu' tardi e rimango a casa. La follia di Fuld ha fatto perdere 25mila posti di lavoro, 5mila a Londra. I più sfortunati sono i senior, mentre i colleghi giovani pensano a un mba oppure a cambiare lavoro o nazione. Molti saranno costretti a ritornare nei Paesi d'origine, perche' i loro visti erano sponsorizzati da Lehman. Io sono un cittadino inglese e per fortuna non ho questi problemi. Rischio il salario dell'ultimo mese e i rimborsi delle spese: non sono pochi soldi, viaggiavo ogni settimana. Quello che e' certamente perso e' il bonus, che nel mio caso equivale a oltre meta' stipendio. Sono relativamente giovane e penso che non sara' difficile trovare un nuovo lavoro. Certo, sarebbe difficile continuare in un'altra banca d'investimento a Londra: la concorrenza in questo momento e' spietata (oltre ai 5mila dipendenti che escono da Lehman, bisogna considerare gli esuberi degli altri istituti). Ma una cosa e' chiara: Lehman e' sì fallita, ma i soldi non sono certo spariti. Probabilmente mi trasferiro' in un mercato emergente o a Dubai, dove la richiesta di figure professionali come la mia e' altissima. Il mercato non e' morto, si e' solo spostato verso nuove aree geografiche e soggetti come private equity e hedge fund. Il ruolo delle banche d'affari e' invece ridimensionato per sempre.
Un (ex) dipendente di Lehman Brothers Red
