"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (1 Viewer)

filibuster

Forumer attivo
Sapete cosa ha detto Bill Gross? “The 30-year bull market in fixed-income securities is ending”. Prima di uscirvene con un commento da caserma, lasciatemi sottolineare che Bill Gross è il #1 del fondo Pimco, il più grande bond fund del mondo, che gestisce qualcosa come 214 miliardi di dollari. Se l’oste -in sostanza- vi sconsiglia di comprare il suo vino, chi può essere così pazzo da non credergli? Giustamente Bloomberg commenta “This may be the best news for stocks in a long time”… “Though Gross would never tell you to buy stocks, isn’t that what he means?”

Ecco qualche altro passaggio “succulento” dell’articolo di David Pauly su Bloomberg:
“Stocks should be due for better times after a decade that featured the dot-com crash followed by the more recent Wall Street-induced credit crunch.” E’ vero che dai minimi del 2009 c’è già stato un buon recupero, ma “stocks have improved along with the American economy, which grew 5.6 percent in the fourth quarter as corporate profits jumped 8 percent.”
“Contrarians might sense that a long run for stocks is coming. At least until Gross spoke, investors were pouring money into bond funds, thinking first about safety after the most recent stock market debacle -- and, of course, missing the recent spurt in shares.
So far this year, investors have placed about $89 billion with bond managers, according to Emerging Portfolio Fund Research Inc. That was about five times the rate in the first quarter a year ago. If investors sour on bonds, that amount of money will funnel into stocks.
Bond investors are nervous because interest rates are rising, reducing the market value of their securities. The yield on the benchmark 10-year U.S. Treasury note stood at 3.86 percent yesterday, up from about 2 percent in December 2008.”

Lo scorso anno Pimco -che appartiene al glorioso gruppo Allianz, buon sangue tedesco dunque- ha ottenuto un rendimento del 15%. Molto meglio (+44%) è riuscito a fare il fondo obbligazionario gestito da Dan Fuss, che controlla 142 miliardi dollari. Quando gli hanno riferito le parole di Bill Gross (“Bonds have seen their best days”) il suo commento è stato questo: “I agree with what Bill is saying but I don’t go to the degree that he does. I do think very strongly that we will soon see -- soon being next year sometime -- the start of a long, gradual rise in interest rates in the U.S. and in other parts of the world.”
Fuss ritiene che già nel 2011 il rendimento dei Treasury a 10 anni sarà del 4,5% per poi salire velocemente al 6,25%.

Ed ecco che ci affacciamo sull’inevitabile altro lato della medaglia. L’enorme deficit americano comporta la necessità di emettere sempre più bond… “We are very anxious for people outside of the U.S. to buy our Treasuries,” osserva Fuss “As we issue more, it is logical to expect they will ask for more income.” In Cina l’aumento delle importazioni comporterà minori acquisti di US bonds… i tassi saliranno sempre di più… inflazione… disoccupazione… insomma anche gli scenari più sinistri hanno una loro credibilità così che “a new lucrative era for stocks may be a pipe dream”.
Forse la conclusione meno azzardata è questa di David Pauly: “Higher interest rates and increased inflation can hurt stocks too -- eventually. But that day may be a long way off while rising yields and falling bond prices are here and now.” Come dire: sfruttiamo la situazione finché dura…
Del resto, direi che in tutti i casi è sempre questa la scelta migliore: con una mano prendere quello che il mercato ci offre, e con l’altra costruire baluardi contro l’evenienza opposta… Uno dei mantra di noialtri trend-follower…

Cerchiamo di guardare la situazione con la massima obiettività… Siamo in un trend rialzista di breve eccezionalmente compatto, con ormai un’infinità di candele consecutive sopra l’ema9 e tutte addossate alla regressione lineare… un eccesso, ma anche un segno di forza, finché dura. Sembra che lo squeeze delle BB si voglia limitare alle dimensioni attuali… Se davvero sarà così, dopo aver atteso qualche seduta di conferma successiva all’uscita, si potrà parlare di POSSIBILE nuova gamba rialzista. Gli oscillatori sono in ipercomprato ma tendono di nuovo al rialzo. Gli indicatori di trend sono bullish. Le medie mobili sono tutte crescenti, perfino la SMA50 che finora si ostinava a rimanere orizzontale.
Rimane anomala la bassissima volatilità storica, mentre l’HVR ha fatto un altro passaggio sotto 0,5. La violazione dell’ema9 sarà il primo deciso segnale di allarme. Bisogna sempre tener presente che il “primo” segnale potrebbe coincidere con l’ultimo… nel senso che nel giro di poche ore i danni potrebbero essere irrimediabili per chi non ha predisposto le opportune difese.

Com’era prevedibile sto gestendo le mie due posizioni con un eccesso di aggiustamenti, però cerco di trarre vantaggio anche dai difetti. Praticamente -con questa marea di modifiche- mi ritrovo come un meccanico che ha a disposizione un’infinità di strumenti e quindi gli riesce più facile trovare quello più adatto in ogni situazione. L’inconveniente di un’operatività così “generosa” è il costo… ma è un falso problema. Certo, è abbastanza assurdo che chi -in teoria- fa trading di posizione spenda ogni mese migliaia e migliaia di euro in commissioni, ma chi se ne importa se intanto accumulo tutta una serie di profitti parziali e vengo a disporre di una tavolozza completa di strumenti. Per me, come per gli scalper, quello che conta è il risultato NETTO... La ricerca della perfezione lasciamola a chi viene in borsa per competere con gli altri e per perdere soldi… Sarò rozzo, ma preferisco un pasticciato profitto di 300 al netto di 100 di commissioni, piuttosto che un elegantissimo +100 al netto di 5 di commissioni.








x Steve TF

Guarda, avevo già sospettato qualcosa quando mi ero accorto -su Google Books- che il libro di Weinstein è scritto in caratteri normali, anzi piuttosto piccoli… Mi spiace notarlo, ma così non va… Le idee (preferibilmente rubacchiate qui e là) vanno diluite in dozzine di libri, scritti in caratteri giganteschi, con tre pagine bianche a ogni inizio e fine di capitolo. Così fanno i grandi Guru italiani che si guadagnano il Paradiso con le loro pubblicazioni leggibili anche ai ciechi e fanno incassare cifre considerevoli ai trader dei forum grazie ai loro metodi infallibili per prevedere il futuro, che consistono in un grafico sempre uguale, con una zampata all’inizio, un po’ di ondulazioni in alto e poi tutti giù per terra… Sempre così… Se l’andamento reale non corrisponde a quello ipotizzato evidentemente c’è stato un errore nei conteggi.
Scherzi a parte, mi unisco alle altre richieste… Aspettiamo con ansia il tuo riassunto!

x Capt Blackbeard
Ricambio i saluti… Apprezzo la delicatezza, ma non c’è bisogno del mio permesso per invitare qualcuno a fare qualcosa di utile.

x Montgomery Burns
grazie per i complimenti ma soprattutto per la bellissima definizione di forum: un luogo dove trovare spunti da studiare e approfondire per proprio conto.

x Curioso
many thanks & saluti!




 

pfm5

Nuovo forumer
me sembra che l abbia detto chiaramente Gross......mejo l azionario che l obbbligazionario.......e se lo dice lui............

ma essendo anchio un fondamentalista dell AT...........non ci metterei il cubo...........e poi stamo a metà aprile e quindi occhio........

e sul fatto che un eventuale rintraccio sia una possibilità x entrare............mah.............sarà...............vedrim............mejo viaggiare light and nimble............
 

filibuster

Forumer attivo
Pring 11



(Pring, “Investment psychology explained”, 11a puntata - la 10a è nel post #128 a pg 13)


INDICATORI “SOTTILI”

Il Contrarian deve tener conto che in borsa esistono vere e proprie mode, come nell’abbigliamento, nel taglio dei capelli ecc. Pring fa un esempio piuttosto clamoroso a proposito di Campbell Soup, la società delle famose minestre in scatola. Dal 1958 al 1962 le quotazioni del titolo quadruplicarono e il p/e arrivò a 30. Nei successivi 19 anni gli utili continuarono a crescere in maniera impressionante, mentre il prezzo dell’azione SCENDEVA senza soste… tanto che nel 1981 Campbell Soup valeva appena il 40% dellla quotazione del 1962. Com’è possibile? Pura moda. Il mercato aveva perso qualsiasi interesse verso il titolo, gli istituzionali l’avevano addirittura cancellato dalla lista delle azioni sotto “coverage”. Successivamente la società tornò sotto i riflettori e le quotazioni salirono del 900% in 9 anni.

Personalmente sono molto scettico sulla la possibilità che i piccoli -scartabellando i bilanci- possano scoprire “pepite d’oro” sfuggite all’attenzione degli istituzionali. Ma anche se fosse, dove sta l’affare se il mercato continua a ignorare le splendide qualità della nostra chicca? Dovremmo essere così bravi e così fortunati da notare un gioiello che nessuno ha adocchiato proprio un attimo prima che il titolo cada nel mirino di giornali e operatori… Mi sa tanto che è più facile trovare qualche vera pagliuzza d’oro nel Ticino…



Un altro indicatore sottile consiste nell’apparizione -nella stampa generalista- di un articolo decisamente specialistico. Per esempio, se cominciano a fiorire articoli sui vantaggi dell’investimento in commodities nei settimanali femminili, sull’Espresso, su Panorama, evidentemente si tratta di una buona ragione per tenersi lontani da quel settore. Come osserva Pring, quando un’idea di investimento normalmente confinata a un ambito professionale o comunque ristretto comincia ad acquistare una “widespread acceptance”, al posto di “widespread” il Contrarian leggerà “potential reversal”. In genere, i media più diffusi si interessano a strumenti o mercati poco battuti dal grande pubblico solo DOPO un grande picco delle quotazioni.



Un altro valido aiuto per il Contrarian viene dai best seller. Il successo di libri “magici” dai titoli invitanti -“Come ho guadagnato un milione di dollari in 15 giorni” “Come vivere senza lavorare con il trading on line” “Come diventare ricchi in quattro e quattr’otto grazie ai Forum”(!!)- in genere segnala il culmine di un rialzo. Pring cita il caso di un testo piuttosto tecnico sui fondi monetari -che normalmente avrebbe venduto poche migliaia di copie- che invece divenne un grande best-seller nei primi anni ’80, indicando perfettamente il punto più alto toccato dai tassi d’interesse dopo la Guerra. E’ questo il meccanismo che spiega il quarto d’ora di celebrità di certi scrittorelli catastrofisti DOPO il verificarsi dei grandi crolli.


INDICATORI DEL SENTIMENT
L’ “Investor’s Intelligence” è dal 1963 un indicatore del sentiment che si basa su un concetto rigorosamente contrarian: se la maggior parte delle newsletters finanziarie è bullish, c’è il rischio di un calo del mercato, e viceversa. L’indicatore è “far from perfect” per i motivi già detti altre volte a proposito dell’opinione contraria. Quando si avverte un eccesso nel sentiment, devono scattare i segnali di allarme, okay, ma guai a prendere SUBITO una posizione contraria, perché l’inversione effettiva può avvenire molto tempo dopo i primi segnali. Questo per me significa rischiare di trovarsi dalla parte sbagliata del mercato proprio nella fase più travolgente e frenetica del vecchio trend, e allora non c’è scampo! Bisognerebbe sempre tener presente il proverbio che dice che i mercati possono rimanere irrazionali ben più a lungo di quanto noi possiamo rimanere solventi, anche se in quei Giardini dei Miracoli che sono i forum il problema viene bypassato con estrema facilità.
Ecco il link: Investors Intelligence Advisors Sentiment: Daily Hotline Report
Un altro indicatore citato da Pring è quello del Market Vane Market Vane
(fine dell’ 11a puntata)




Il leggero calo di ieri non ha scalfito l’ema9 e fino a quando le cose resteranno così non parlerei né di correzioni né tantomeno di inversione, ma tutto può cambiare nel giro di poche ore o pochi minuti. La prossima resistenza la vedrei a 1200. Lunedì Alcoa aprirà le danze. Secondo un panel di analisti gli utili saranno inferiori a quelli del trimestre precedente, ma potrebbero esserci sorprese dal momento che quasi tutti i settori di utilizzo dell’alluminio ultimamente hanno fatto un bel passo avanti, dicono.
La mia posizione principale,quella diagonalizzata sull’Eurostoxx50, nella versione attuale va in profitto da 2865 in su alla scadenza di aprile (ora siamo a 2974.62 ), mentre quella sul Dax guadagna da 6170 a 6330, comunque non la ripeterò a maggio per il costo veramente eccessivo delle commissioni. Naturalmente di qui alla scadenza non mancheranno altre modifiche su entrambe le posizioni.

L’intervento di pfm5 mi fa venire il dubbio che i miei post possano essere fraintesi… Ogni tanto forse dovrei ripetere che OPERATIVAMENTE io non faccio altro che SEGUIRE IL PREZZO con il massimo scrupolo, in maniera assolutamente cieca e passiva, direi quasi “annullandomi” misticamente in esso. Oltretutto sono sempre nel mercato -salvo casi eccezionali- figuriamoci quindi se posso andare a suggerire livelli di entrata…
Naturalmente mi sento libero di fare qualche piccola considerazione in base a notizie, articoli, dati tecnici, osservazioni sul sentiment e così via, ma tutta quella roba non ha la minima valenza operativa. Sono annotazioni di carattere generale, giustificazioni ex-post dell’andamento del mercato, semplici ipotesi di lavoro rivedibili in qualsiasi momento, ecc. Poiché quelle ipotesi si basano su pareri che io ritengo piuttosto razionali (a cominciare dai tanto vituperati report di Goldman Sachs e dalle interviste ai grandi gestori USA) e siccome -ammettiamolo- nella maggior parte dei casi il mercato è perfettamente ragionevole nelle sue scelte -anche se spesso la correttezza delle sue intuizioni la vediamo solo in un secondo tempo- può capitare che quelle ipotesi di lavoro si rivelino meno sballate delle previsioni di certi Guru, ma il loro “status” rimane quello di ipotesi NON operative. L’operatività è guidata SEMPRE E SOLTANTO dal Prezzo.
La maggioranza del forum fa le sue scelte basandosi su altro? Pazienza!




x pfm5
perché bisogna stare particolarmente attenti a metà aprile? cosa succederà a metà aprile?
Ti pregherei di leggere cortesemente tutta la filastrocca sopra, in maniera da evitare equivoci in futuro, come forse è successo stavolta. Nei miei post non ci sono né ci saranno mai consigli di entrata o comunque suggerimenti operativi. L’unico consiglio che può dare un trend follower è quello di seguire pedissequamente il prezzo.
Ciao!
 

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filibuster

Forumer attivo
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[ame=http://www.youtube.com/watch?v=J2gwS6pawdU]YouTube - Pur ti miro - Nuria Rial, Philippe Jaroussky, Christina Pluhar and l'Arpeggiata (Claudio Monteverdi)[/ame]
 

Capt.BlackBeard

Forumer storico
Personalmente sono molto scettico sulla la possibilità che i piccoli -scartabellando i bilanci- possano scoprire “pepite d’oro” sfuggite all’attenzione degli istituzionali. Ma anche se fosse, dove sta l’affare se il mercato continua a ignorare le splendide qualità della nostra chicca? Dovremmo essere così bravi e così fortunati da notare un gioiello che nessuno ha adocchiato proprio un attimo prima che il titolo cada nel mirino di giornali e operatori… Mi sa tanto che è più facile trovare qualche vera pagliuzza d’oro nel Ticino…

Ciao Filibuster , personalmente non posso che sottoscrivere in pieno quest'affermazione , anche perchè ho tutt'ora parecchi soldi su un'azione con le caratteristiche prima elencate ... nel tempo mi ha dato grandissime soddisfazioni ... ora un pò meno e non c'è stato P/E , nè assoluto nè relativo al proprio peer group , nè tanto meno un livello di indebitamento irrisorio ... che sia stato capace di attrarre l'interesse degli istitutionals .
Negli anni da 4 euro l'han portata a 22 ( venduta sui 20 ) ... poi però ho iniziato a ricomprarla a 14 euro ( situazione bilanci ottima vista la crisi ) e ho finito di comprarla a 3,80 euro :rolleyes: :p .
Ora nn si smuove dai 5 -7 ... range all'interno del quale vendo e magari ricompro ... e chissà quando e se ne uscirò vincitore ...
Cmq tutta sta manfrina solo per chiedere una cosa ... sebbene sia giusto quello che scrivi e il prezzo la faccia sempre da padrone ... io credo che avere una lista di titoli ( small e midcap ) con indicatori di bilancio interessanti sia d'obbligo ... poi ... e sottolineo poi ... quando il prezzo ci inizia a dare conferma che è entrata nelle grazie di qualche big ... allora ci si balza dentro e si segue con AT, stop losses , ecc ... supportati dalla serenità di aver cmq comprato un'azienda con un business e una prospettiva reale almeno accattivante :)


Altra domandina ... la sfuriatella di stamattina ha fatto sì che alcuni spread verticali su nostro indice possano risultare interessanti in vista della prox settimana ... sia long che short intendo ... ora la domanda è : possiamo pensare cmq che next week di scadenza opzioni sarà una settimana movimentata ? Non so con la precisione quanti risultati siano in uscita ... e se il loro peso sia tale da creare quei 1000 magari 1500 pti sù o giù ... che giustificherebbero la costruzione di un " iron condor " acquistato ?

:ciao: e grazie
 

steveTF

Nuovo forumer

x Steve TF

Guarda, avevo già sospettato qualcosa quando mi ero accorto -su Google Books- che il libro di Weinstein è scritto in caratteri normali, anzi piuttosto piccoli… Mi spiace notarlo, ma così non va… Le idee (preferibilmente rubacchiate qui e là) vanno diluite in dozzine di libri, scritti in caratteri giganteschi, con tre pagine bianche a ogni inizio e fine di capitolo. Così fanno i grandi Guru italiani che si guadagnano il Paradiso con le loro pubblicazioni leggibili anche ai ciechi e fanno incassare cifre considerevoli ai trader dei forum grazie ai loro metodi infallibili per prevedere il futuro, che consistono in un grafico sempre uguale, con una zampata all’inizio, un po’ di ondulazioni in alto e poi tutti giù per terra… Sempre così… Se l’andamento reale non corrisponde a quello ipotizzato evidentemente c’è stato un errore nei conteggi.
Scherzi a parte, mi unisco alle altre richieste… Aspettiamo con ansia il tuo riassunto!

Bene :)
Allora mi metto subito al lavoro, anche se avrei già qualcosa che ho scritto a suo tempo per mio uso personale, dopo aver letto il libro.
Io sono a volte sin troppo sintetico, per cui, chiedetemi pure chiarimenti sui concetti che espone Weinstein, se effettivamente sarò troppo stringato e io cercherò di essere più discorsivo possibile.
 

steveTF

Nuovo forumer
[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Quello che segue è l'estrema sintesi del pensiero applicato di Weinstein, che ho condensato in un vero e proprio Trading System discrezionale.
Ho preferito partire dalla fine invece che dalle premesse. Spiegherò poi cosa intende Weinstein per Stage 1, 2 , 3 e 4. Cercherò di spiegare anche i motivi della scelta dei parametri (perché weekly, perché media mobile 30, ecc. ecc.).
Ovviamente non mancheranno le spiegazioni dettagliate dei punti seguenti (quando comprare e quando uscire, ecc. ecc.)
Ad una prima occhiata superficiale e non approfondita in ogni suo punto, questo metodo può sembrare una scoperta dell'acqua calda, ma non bisogna mai dimeticarsi che il vero segreto sta proprio nel mantenere semplici le cose e nel saperle applicare con disciplina. Certamente sarà tutto più evidente quando spiegherò nel dettaglio i vari punti.


METODO WEINSTEIN
[/FONT]


[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Premessa[/FONT]
[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Grafici Weekly. Niente fondamentali. Non cambiare sistema ai primi insuccessi. Essere DISCIPLINATI nell'applicarlo. Basta un'analisi dei grafici una volta alla settimana. Stage 1-2-3-4. Media mobile 30 Weekly Ponderata. Media mobile 50 daily per il breve termine.[/FONT]


[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]B U Y dopo trading range di Stage 1 o su doppio minimo, su:[/FONT]



  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]BREAKOUT RESISTENZA E/O TRENDLINE[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]PREZZO SOPRA WMA30 Weekly[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]WMA30 Weekly CHE INIZIA A PIEGARE IN SU[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]ESPLOSIONE DI VOLUMI[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]FORZA RELATIVA POSITIVA O CHE SALE[/FONT]






[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]OSSERVAZIONI IMPORTANTI[/FONT]

  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Un prezzo che continua ad attraversare la MM30, è ancora in Stage 1, in trading range.[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Mai comprare se il prezzo è sotto la MM30, specialmente se essa scende[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Mai comprare senza aumento significativo di volumi (almeno il doppio delle ultime 4 settimane)[/FONT]
  • “[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]The bigger the base the bigger the move”. Più grande è la base e più alto è il potenziale di salita[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Trendline: meno inclinata e più forte è[/FONT]
  • “[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]The less resitance the better”. Più territorio vergine c'è sopra e meglio è[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Ipercomprato ha scarso valore[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Non uscire se il prezzo incrocia al ribasso la MM30 se questa sta ancora salendo[/FONT]




[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]D O N ' T B U Y:[/FONT]



  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Sotto la WMA30[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Sopra la WMa30 che scende[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]In ritardo (Stage 2)[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Senza volumi[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]Con Forza Relativa non buona (negativa o che non sale)[/FONT]
  • [FONT=Trebuchet MS, sans-serif]In Stage 3 e 4[/FONT]




[FONT=Trebuchet MS, sans-serif]SL e Trailing Stop: vedi grafici seguenti


[/FONT]
 

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filibuster

Forumer attivo
Curiosamente, ancora una volta -come nel precedente C&H- il Mercato ha avuto orrore di rispettare le fosche profezie dei Veggenti Professionali e invece si è adeguato alle semplici ipotesi di lavoro (non previsioni!) di qualche scalzacane di trend-follower, che prospettava la possibilità di un lateral-rialzista fino alle grandi trimestrali di aprile. Diciamo pure che il percorso dell’S&P500 è stato una vera marcia trionfale, un’impressionante esibizione di muscoli, dal momento che dal 23 febbraio a oggi l’indice ha inanellato una serie ininterrotta di chiusure TUTTE sopra la velocissima media mobile esponenziale a 9 giorni. Adesso, dopo 5 chiusure consecutive sopra 1180, forse l’indice più importante del mondo progetta l’attacco ai 1200, toccati per l’ultima volta il 29 settembre 2008, ma chiaramente tutto può essere messo in discussione in qualsiasi istante, tanto più a partire dalla prossima settimana, con le trimestrali pronte a fornire pretesti per tutti i gusti.

Il tono di fondo per ora è buono. A riprova del migliorato stato di salute delle aziende, S&P ha verificato che nel 1Q di quest’anno appena 48 società hanno tagliato i dividendi, contro le 367 dello stesso periodo dell’anno scorso. Si ritiene però che soltanto nel 2013 i dividendi torneranno ai livelli del 2007. Meglio così…E se avessimo davanti tre anni di rialzi per tornare anche ai prezzi del 2007? Troppo bello per essere vero, probabilmente.

Ho alleggerito la vecchia posizione sul Dax, che non so se porterò a scadenza. Invece, a meno di fatti nuovi, arriverà al finale quella sull’Eurostoxx50, che comunque ha già accumulato molti più gain dell’altra. Per le posizioni di maggio -che sto già cominciando ad aprire- userò un criterio diverso, per evitare di metterci le mani troppo spesso. Invece di pretendere di risolvere tutte le possibili evenienze fin dall’inizio -così finisce che sono obbligato ad aggiustamenti continui in entrambe le direzioni- adesso l’idea di base è di coprire solo il lato a valle, “scoperchiando” il tetto. Praticamente avrò tutte posizioni che saranno in profitto a scadenza da un punto x in su, con una perdita massima limitata verso il basso. Naturalmente se il mercato si girerà lo accompagnerò, però così penso (spero) di dover fare decisamente meno modifiche, con un bel risparmio sia per la saccoccia che per la capoccia.




x Capt Blackbeard
A gennaio pareva che i dati del 1Q fossero una questione di vita o di morte, assolutamente decisivi per l’andamento della borsa nei mesi o addirittura negli anni a venire. La cosa aveva una sua logica: il recupero dell’economia dai minimi forse era abbastanza scontato… mentre solo una volta usciti dall’emergenza si sarebbe potuta misurare l’effettiva velocità di recupero. Esempio scemo, giusto per chiarire: se ci si rompe una gamba, è abbastanza ovvio che subito dopo aver tolto il gesso i primi progressi saranno velocissimi, perché dall’ immobilità passeremo a una discreta autonomia di movimento. Ma solo dopo aver ricominciato a camminare potremo stabilire quanto ci metteremo per tornare quelli di prima…
Mi pare che l’attesa febbrile di allora sia completamente svanita… l’interesse per i dati del 1Q adesso assomiglia a quello solito di tutte le trimestrali, forse pure un po’ meno. Chiaramente dei dati sorprendenti -in positivo o in negativo- cambierebbero subito lo scenario.

Non perché sia meglio o peggio del Reverse Iron Condor, ma a puro titolo di informazione, se ti interessa la la strategia suggerita da Caplan “before major reports or events” è il Reverse Ratio Spread (la stessa cosa di un backspread) cioè indicativamente -1p -1c ATM insieme a +2p +2c OTM. La scadenza è uguale per tutte le opzioni e non dev’essere più vicina di 60 gg. Sarebbe ancora meglio -sempre secondo Caplan- utilizzare opzioni con almeno sei mesi di vita davanti, chiudendo tutta la posizione al più tardi 30-45 gg prima della scadenza se l’esplosione attesa non si verifica.
E’ un tipo di operatività che non pratico perché sfugge completamente al nostro controllo. Uno dei prossimi capitoli del libro di Pring s’intitola proprio “How to profit from newsbreaks”… Come vedremo, ipotizzare se gli eventi provocheranno o meno un forte movimento dei prezzi è una scommessa pura e semplice (per non parlare della direzione che eventualmente prenderà il titolo!). Si possono avere sorprese incredibili Per esempio l’attentato a Kennedy e un improvviso grave malore del presidente Eisenhower provocarono un sell-off istantaneo, subito rientrato. Eppure si trattava di eventi importantissimi e imprevedibili.
Poi c’è l’obiezione -banale ma vera- che in borsa nessuno ti regala niente… se la volatilità implicita delle opzioni su un titolo “sotto earnings” è bassissima e non aumenta nelle settimane precedenti l’annuncio, evidentemente è difficile che succeda qualcosa di clamoroso. Può capitare, certo, ma è come vincere un terno al lotto. Viceversa se l’IV è altissima si rischia sia in acquisto (perché se poi non succede niente abbiamo gettato al vento un bel po’ di quattrini) sia in vendita (perché un’IV stratosferica ha certo le sue ragioni).
C’è anche un discorso di fondo… Per funzionare sul lungo periodo, un’operatività mirata a cogliere l’imprevisto deve sparare un mucchio di cartucce a casaccio, sperando di beccare qualche grosso successo, cioè bisogna essere disposti ad accettare tante piccole perdite controbilanciate -si spera- da qualche sensazionale colpaccio. Non mi piace una “filosofia” di questo genere, affidata al caso e alla fortuna. Visti anche i miei obiettivi in borsa (una ragionevole integrazione delle entrate familiari) preferisco l’operatività contraria… niente colpacci, ma alte probabilità di gain e riduzione massima delle perdite.

Per quanto riguarda le azioni, me la cavo con due parole. Perché dovrebb’essere D’OBBLIGO “avere una lista di titoli con indicatori di bilancio interessanti”, quando abbiamo a disposizione qualcosa di infinitamente più efficiente? Gli indici non falliscono… i gap devastanti sono più rari e molto meno ampi al ribasso e quasi impossibili al rialzo (sulle azioini c’è per esempio la possibilità di un’opa oppure l’approvazione di un medicinale)… non ci sono dirigenti arrestati per frode fiscale o che scappano con il malloppo… le manipolazioni sono molto più difficili e meno plateali… i movimenti sono più fluidi e meno nervosi… la liquidità è spettacolare… la sospensione delle quotazioni è rarissima e quella definitiva è impossibile… il delisting non esiste… e chi più ne ha più ne metta. Non riesco a trovare un solo motivo per preferire le azioni agli indici. Poi tutti i gusti son gusti, per carità… Senz’altro è più “divertente” operare con le azioni, dove al posto del gelo dei numeri c’è il calore umano, con la simpatia/antipatia stima/disprezzo ecc. che possiamo avere per gli amministratori… ma questo per noialtri trend-follower è un altro elemento negativo, perché ad esempio l’amabilità e la cordialità di un Tronchetti o di un Moratti (ehm) potrebbero influire sulle nostre decisioni operative, anche solo a livello inconscio.
Ciao, Capitano, e grazie davvero per l’intervento molto stimolante… avrei potuto continuare fino a domani!


x SteveFT
Ottimo lavoro, ti ringrazio a nome di tutti. Come dicevo, i TS non li conosco e non li uso, ma ho voluto fare un velocissimo test, applicando la SMA150 (30w*5) all’S&P500. A prima vista, i risultati sono ottimi. Dal giugno 2008 a oggi il sistema avrebbe concluso una sola operazione con un gain di ca 500 punti (+ $125.000 con 1 future grosso o 5 mini) e in questo momento avrebbe una posizione aperta al rialzo con un prezzo di carico di ca 870 a fronte dei quasi 1200 attuali. Ma si è trattato di un periodo eccezionalmente favorevole ai TS “lunghi”. Prima di applicarlo, bisognerebbe vedere bene come si comporta in laterale, il punto debole di tutti i sistemi.
Stando agli esperti di TS, un altro pericolo da evitare è il cosidetto overfitting, cioè la sovra-ottimizzazione dei parametri. Per esempio, quando dici “un prezzo che continua ad attraversare la MM30, è ancora in Stage 1, in trading range” forse scivoli nell’overfitting perché soltanto ex-post puoi vedere che il prezzo CONTINUA ad attraversare la MM30. Voglio dire che è un filtro inutilizzabile nella pratica, perché la prima volta che il prezzo taglia la MM30 non puoi sapere se continuerà a farlo oppure no. Ma è un semplice “pour parler” perché come ripeto i TS per me sono terreno inesplorato.
Sono contento se continuerai ad esporre il metodo (fra l’altro il fatto stesso di esporlo spesso chiarisce le idee anche all’autore!) L’ideale sarebbe che capitasse da queste parti qualche altro appassionato di TS per metter su un bel contradditorio.
Grazie di tutto.

Buon week-end

 

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