A settembre a New York si è svolta l’Assemblea generale dell’Onu, riguardo la quale i media mainstream hanno riferito soltanto quanto riguardava la condanna della Russia: gli interventi contro di essa, le mozioni, le votazioni contro l’aggressione etc.
Nessuno ha riferito che uno dei temi più dibattuti dell’assise è stato la richiesta di avviare dei negoziati tra i belligeranti, come ha riconosciuto, al termine dei lavori, anche Csaba Korosi, il presidente di questa 77a sessione. Nicolas SJ Davies e Medea Benjamin hanno messo in fila tali interventi, contando almeno 66 appelli di altrettanti leader internazionali per dare avvio a trattative che pongano fine, in qualche modo, alla macelleria ucraina.
Li hanno riportati tutti, alcuni più importanti di altri, altri più commoventi di altri, su di
un sito al quale rimandiamo. Ci limitiamo a riferirne alcuni. Ci sembra di grande interesse sottolineare che tra questi 66 leader non c’è nessun esponente della Nato, tranne il Primo ministro del Portogallo Antonio Costa e Viktor Orban, primo ministro ungherese, considerato un filo-putiniano.