La matematica del sentiment

tontolina

Forumer storico
La matematica del sentiment

http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=490&Itemid=192

In qualsiasi attività di tipo economico si può ottenere successo solo se le opportunità vengono colte prima degli altri.

Sui mercati finanziari ed in particolare sul mercato azionario questo assunto è ancora più veritiero.

Un certo Humphrey B.Neil in un libro del 1954 “the Art of Contrary Thinking” scriveva: “Quando tutti la pensano allo stesso modo è probabile che siano tutti in errore”.
Cosa voleva dire con questa affermazione generica ma vera e sacrosanta, forse che bisogna cercare di non farsi “influenzare” dall’opinione prevalente nel prendere le proprie decisioni d’investimento? Ma a questo punto come è possibile “misurare l’opinione prevalente” sul mercato azionario?

Negli Stati Uniti già negli anni 50 si affermarono degli approcci controcorrente agli investimenti azionari, la cosiddetta Contrarian Analisys.

Inizialmente questa metodologia si basava prevalentemente sull’analisi di dati fondamentali al fine di individuare azioni sottovalutate o scarsamente considerate dagli investitori. Con il passare del tempo si è iniziato ad analizzare fattori psicologici come ad esempio l’umore degli investitori attraverso i sondaggi o prettamente tecnici come il mercato delle opzioni e dei futures.

In questa sezione facciamo il punto di come si è evoluta negli anni questa metodologia allargando il campo dell’analisi anche ad altri parametri tecnici del mercato azionario che non siano i meri prezzi.

Cominciamo con il dire che le aree di lavoro sono le seguenti:

Sentiment
Spessore
Partecipazione
Forza Relativa
La più importante e fondamentale è quella del Sentiment. Da qui il nome anche di questa sezione: in questa area sono compresi tutti gli indicatori/modelli e pattern costruiti utilizzando dati sul mercato delle opzioni, futures, fondi nonchè i sondaggi. Qui trovate l'analisi delle aspettative degli investitori e delle scomesse impostate dagli speculatori e traders sui vari indici e settori.

La seconda area per importanza e per numero di indicatori/modelli e pattern offerti è quella dello Spessore: qui vengono analizzati sopratutto i flussi sui mercati azionari cioè quello che muove il prezzo delle azioni, attraverso i volumi positivi e negativi ed anche il numero delle azioni che hanno chiuso al rialzo o al ribasso e che hanno registrato nuovi massimi e nuovi minimi.

La Partecipazione è la terza area dove sono concentrati gli indicatori e modelli che attraverso semplici metodi di Analisi tecnica fotografano in un dato momento l'impostazione rialzista o ribassista dei titoli presenti in un dato indice o settore.

Nell’ area della Forza Relativa trovate indicatori prevalentemente concentrati sull'analisi del settore tecnologico rispetto al mercato nel suo complesso.

Per ogni area di lavoro andremo a spiegare prima di tutto il ragionamento teorico che è alla base di tutti gli indicatori/modelli o pattern e come questi vanno interpretati e analizzati.

Le aree di lavoro, al loro interno, vengono suddivise in categorie e sottocategorie dove sono suddivisi tutti gli indicatori/modelli e i pattern.

Gli indicatori sono costruiti utilizzando algoritmi più o meno complessi che elaborano serie storiche di dati specifiche, l'utilizzo di questi indicatori è di tipo discrezionale anche se su di essi vengono costruite delle bande di oscillazione (attraverso l'utilizzo della loro deviazione standard) che ingabbiano il loro movimento aiutando a definire gli estremi in cui si concentrano le inversioni del mercato/settore di riferimento.

I modelli sono il risultato dell'unione di tutti gli indicatori all'interno di una sottocategoria definita.

Buona Lettura


Michele Clementi
[email protected]

Paolo Calcinari
[email protected]
http://www.saperinvestire.it/index....t&task=category&sectionid=20&id=52&Itemid=193
 
I Sondaggi del Sentiment



I sondaggi del Sentiment o anche chiamati indicatori di aspettative sono stati definiti diversi anni fà al fine di monitorare la percentuale di rialzisti e ribassisti rispetto ad un dato mercato finanziario

di Michele Clementi
 
VIX: http://stockcharts.com/h-sc/ui?c=$vix,uu[w,a]daclyyay[pb50!b200!f][vc60][iuo14!lp21,3,14]
ui

VIXN: http://stockcharts.com/h-sc/ui?c=$vxn,uu[w,a]daclyyay[pb50!b200!f][vc60][iuo14!lp21,3,14]
ui

VIXO: http://stockcharts.com/h-sc/ui?c=$vxo,uu[w,a]dacaynay[ph.02,.20!f][iut!uo14!lp14,3,21]
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Il Margin Debt

di Michele Clementi

Il Margin debt è il denaro preso a prestito presso agenti di cambio (broker) o banche, utilizzando titoli come margine di garanzia o scarto

Questo credito viene di solito utilizzato per comprare azioni.

Questo dato è sia un’indicatore di flussi di fondi ma anche una buon segnale del grado di fiducia degli investitori.

All’inizio di una trend rialzista del mercato azionario, il margin debt è relativamente basso. Con il proseguire del trend, gli operatori che utilizzano il margin debt diventano sempre più fiduciosi e cercano di sfruttare la fase positiva comprando altri titoli negoziando importi ulteriori di margin debt.

La differenza tra gli acquisti “normali” di azioni e quelli effettuati attraverso il margin debt consiste nel fatto che, in questo secondo caso, i titoli utilizzati come margine di garanzia prima o poi dovranno essere venduti per fare fronte al debito.

Il margin debt nelle fasi ribassiste diventa al contrario una fonte di offerta di titoli in quanto gli operatori per diversi motivi (aumento dei margini richiesti, aumento del costo del debito) sono costretti a vendere i titoli comprati a prestito per ripianare il debito.

Alla fine di un mercato ribassista i prezzi registrano il cosiddetto “panic selling”, questa situazione viene amplificata dal fatto che che le banche e i broker richiedono velocemente agli operatori la ricostruzione degli scarti di garanzia. Questa situazione comporta vendite forzate che continuano fino a che il margin debt si è ridotto ad un livello normale.

Negli Usa la Federal Reserve dal 1934 in seguito al crollo dei mercati azionari di fine anni 20 ed alla precedente espansione del Margin Debt durante la bolla speculativa, decise di poter variare i requisiti degli scarti, potendo quindi volta per volta variare l’ammontare che un broker può finanziare alla clientela. Quando sul mercato azionario si innescano delle fasi rialziste speculative e che quindi possono sfuggire al controllo la Fed aumenta la misura degli scarti provocando la conseguente riduzione del potere di acquisto dei traders.

Per quanto riguarda il Margin Debt sul Nyse dato che in termini assoluti nel tempo si è assistito ad una continua crescita è consigliabile “detrendizzare” il valore.


In poche parole si rapporta il dato del Margin Debt ad una sua media mobile mensile di lungo termine.

Un’ottima strategia di medio-lungo termine è calcolare una media mobile a 12 mesi sul Margin Debt, il taglio della media al rialzo o al ribasso indica la tendenza del mercato azionario Usa.
 

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