se poi vogliamo puntualizzare
esiste anche un'altra bancaria è pari alla precedente
ti allego un bel esempio preso da
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=1059
Cavalli, pomodori e debiti inesigibili
La scienza della perversione
Che significa la crescita dei tassi di interesse sul costo del denaro (vedi l'operazione del 3 luglio della BCE)? Tenterò di spiegarlo.
Posto che qualcuno abbia un orto e che qualcun altro abbia un pollaio, se il primo desidera cucinarsi un uovo e l'altro un'insalata di pomodori, cosa faranno? Uno scambio. Per esempio: un uovo per ogni pomodoro. Così furono inizialmente le cose.
Il calcolo in uova o in pomodori del prezzo di un cavallo sarebbe stato però più complicato. La tabella di conversione venne perciò semplificata prendendo a riferimento il raro e prezioso
oro. Se infatti nella tabella una dozzina di uova vale come una pepita d'oro, e se un cavallo costa 100 pepite, è facile capire che un cavallo equivale a 100 dozzine di uova.
Con la conversione dell'oro in moneta di scambio, il gioco è fatto.
Il banco in cui si immagazzinò l'oro e da cui lo si poteva prelevare venne detto "banca" costituita a "persona giuridica", la quale non vendendo oro ma "accontentandosi" di prestarlo venne ritenuta "altruista".
Per es., ti dà 10 monete e te le lascia in prestito per un periodo di 12 mesi, chiedendoti solo di accordarti su un piccolo logico interesse, poniamo del 10%, dato che diversamente da te, essa rischia il suo oro. Nasce così il bisogno di garanzia in grado di coprire l'eventuale tuo non rispetto dell'accordo, nel qual caso orto, o pollaio, ecc., verrebbero ipotecati.
Così la banca, in quanto "persona giuridica", o S.P.A privata con scopo di lucro (in genere creduta pubblica a causa di nomi come, ad es., "Banca d'Italia", "Banca Centrale Europea", e simili) presta 10 monete d'oro non in cambio di pomodori, uova, o altri prodotti, bensì di interessi o di eventuali ipoteche sugli strumenti di produzione.
Se siamo d'accordo, dov'è il problema?
Per esemplificare - ricreando "in vitro" i termini scientificamente più semplici del ragionamento - si immagini un piccolo mondo di soli 10 abitanti in cui esista un unico istituto bancario possessore societario di tutto l'oro esistente, ammontante ad un totale di 100 monete.
Ognuno ha bisogno di soldi non solo per sviluppare le proprie attività, ma anche semplicemente per andare al mercato. Tutti, direttamente o no, devono perciò usufruire del prestito bancario. Avviene allora che per accontentare tutti, la persona giuridica con assoluta generosità dà 10 monete ad ognuno per un totale di 100 monete!
In cambio di cosa? Di un semplice 10 per cento, cioè di una monetina per persona. È ben giusto, ma… Se in 12 mesi ognuno deve restituire 11 monete, dove si prenderanno? 11 monete ciascuno sarebbero 110 monete, mentre le monete sono complessivamente 100!
Questo significa che le 10 monete d'interesse non potranno mai essere pagate (eccolo lì il famoso concetto di "debito inesigibile" di cui parlava il ministro Barucci al tempo del governo Ciampi).
Ma la banca venne creata dagli uomini per complicare ed ostacolare o per facilitare le cose dell'economia?
Perciò l'"altruistica" persona giuridica dirà: "Pagatemi allora solo gli interessi: una moneta ciascuno; io vi aspetterò, e la quantità che vi ho inizialmente prestata (le prime 10 monete) me la pagherete l'anno prossimo".
Quindi è risolto il problema?
Pagando una sola moneta di interesse, rimangono 9 monete ciascuno. Ma se a fine anno bisogna ancora pagare 11 monete, ciò significa che si continuerà ad avere annualmente il medesimo debito, oltretutto possedendo sempre una moneta in meno rispetto all'anno precedente (ammesso che quell'"altruistica persona giuridica" conceda di pagare solo gli interessi).
In altre parole, se tale "altruismo" dura - poniamo - 10 anni, alla fine si resta senza niente, dato che tutte le monete saranno state rastrellate, e si avrà ancora il debito iniziale da pagare. Perché? Semplicemente perché di monete ce ne sono sempre 100, non 110.
Quindi si perderanno terre, bestiame, alimenti, ecc., ipotecati come garanzia 10 anni prima.
E la banca? Monetina per monetina, in 10 anni la banca sarà rientrata matematicamente in possesso di tutti i suoi soldi, più tutte le proprietà individuali, mentre la gente non avrà nulla, assolutamente nulla.
In pratica si diventa tutti schiavi della banca. E per quale motivo? Per nulla, ed in cambio di nulla. Nel nostro Paese, questo sistema perverso, creato e studiato a nostro danno nelle università ed avallato dai media e dalla politica mondiali, poggia su una "
svista", che rende giuridico, e quindi legale, "
signoreggiare" sulla persona reale da parte della persona non reale, cioè "
giuridica". Si basa sull'attribuzione alla "
fattispecie giuridica" di un principio non giuridico. Si tratta del principio, di natura squisitamente economica, detto "
del minimo sforzo" (consistente nell'ottenere economicamente, appunto, il massimo risultato col minimo sforzo). Usurpato dal Jure (Diritto), tale principio prende così l'ambiguo nome di "
principio di diritto commerciale", ed è assunto a criterio normativo nell'art. 2253 del codice civile, là dove si parla di "scopo" sociale (comma 2°).
Ciò che sfugge è che lo "
scopo" è dei soci, non delle società, tant'è vero che poco più avanti, nell'art. 2247, si parla di "scopo" di "persone". Lo scopo può infatti essere sempre e solo quello di persone fisiche, non di persone giuridiche (o di carta). Le banche, in quanto persone giuridiche, non possono dunque avere alcuna pretesa, né "altruismi" di sorta che non siano in conflitto con le persone fisiche, cioè con la gente in carne ed ossa. Ciò significa allora che tutto il precedente ragionamento sul 10% (o su qualsiasi altro tasso di interesse) attribuito alla "persona giuridica" (banca)
è forzosamente truffaldino. Il principale problema del signoraggio monetario delle banche emittenti - anacronistico in quanto "agio" feudale di una "signoria" che in democrazia non dovrebbe più esistere - sta dunque proprio qui. Certamente non è colpa di nessuno… Se non della "responsabilità limitata" dell'odierno pensiero debole, creatore di debito "pubblico"!
Venerdi 4 Luglio 2008
Nereo Villa
allego
fumetto
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