Sono assilli, tormenti, manie da kamasutra chimico, che ad Arcore diventano la legge per tutte le partecipanti. È il codice che accetta anche N. T.. Ha appena 21 anni e nemmeno il becco di un quattrino. Va ad Arcore perché Aris, l'amica di un tempo, le ha detto che può tirar su
"cinquemila euro in una notte se fa sesso con il presidente". N. entra a Villa san Martino pronta a tutto, ma si smarrisce per timidezza, quando viene travolta dal triste spettacolo del "bunga bunga" ("Non sai che cos'è? Ma da dove vieni, tu?") e ritrova se stessa per dignità quando guarda da vicino quel "vecchio"
. N. è un'eccezione, la mosca bianca perché tutti, tutti, le ragazze certo, ma non solo loro, vogliono arraffare quel che si può: denaro, gioielli, magari una casa, un "prestito infruttifero" o incarichi politici o un seggio in Parlamento, qualcuna con il sorriso e una deliberata sottomissione, qualcun'altra con il piagnisteo, tutte pronte al ricatto.
Con il ricatto, soprattutto. Lo covano freddamente, con lucidità. Sono giovani e "Papi è vecchio", dicono, "e se il governo cade e se
gli succede qualcosa? 
Che cosa mi ritrovo io che in qualche mese non ho nemmeno i soldi per fare il pieno di benzina?".