Lo scenario di Credit Suisse
Un quadro che aprirebbe scenari preoccupanti per la stabilità del sistema bancario italiano. E' questo il monito lanciato oggi dagli analisti di Credit Suisse, i quali avvertono che uno spread superiore a 400 punti base non sarebbe sostenibile.
Secondo gli esperti della banca elvetica, infatti, la salita del differenziale coi Bund tedeschi di 200 punti base dalla fine di giugno avrebbe un impatto di ben 66 punti sul Cet1 degli istituti della Penisola, che scendendo in media dal 12,53% a all'11,87% aprirebbe la strada a nuovi aumenti di capitale.
A pesare sulle banche a dispetto di valutazioni convenienti (in media, appena 0,58 volte i valori di libro), è a giudizio di CS il rischio "molto elevato" che le strategie governative non vadano a buon fine, dato che lo spread potrebbe continuare ad allargarsi e lo scenario di un taglio del rating sull'Italia da parte delle agenzie di rating è a questo punto uno scenario molto probabile.
Gli analisti svizzeri stimano un impatto negativo del 3,9% sugli utili delle banche dalla riduzione della deducibilità degli interessi passivi dal 100 all'86%.
(FAROMALTESE)