L'anno della rumba.

...
La mia idea è; indici azionari e dollaro giù e oro sopra i 1700 a brevissimo.


Le cose incominciano a marciare in sincronia.

La bollinger inferiore sul dollar index daily sta a 73,40 circa, se dovesse romperla fra oggi e domani ci si potrebbe aspettare variazioni negative dell'ordine di 20 punti percentuali su wall street.

Si tratterebbe della rottura della correlazione speculativa che ha impedito agli indici azionari di continuare il percorso in discesa nel 2009 e del fallimento della prosopopea folle di mister Bernankee.

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Questo potrebbe essere un sintomo o un presagio che la Cina stia abbandonando gli indugi e stia per sentirsi costretta ad assumere la leadership mondiale della finanza.

Non penso che una tale crisi del modello geopolitico fino ad ora in essere possa passare come acqua fresca, molto probabilmente si assisterà a turbolenze inaudite, sperando per l'Europa che non finisca fra l'incudine e il martello.
 
Molto probabilmente sarà l'Inghilterra a pagare il più alto prezzo, la sua economia e praticamente solo finanza e la sua psicologia è ancora imperiale, nonostante questo faccia ridere i polli.

Non penso che sopravviverà.

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Comunque altro che rumba!

Da venerdì pomeriggio c'è Fiat che fa variazioni di tre punti percentuali in pochi scambi nel tempo di qualche secondo.

Ad averci qulo ci sarebbe da diventare ricchi, a non avercelo di finire poveri in canna.

E' una roulette russa con una pallottola sì e una no nel tamburo.
 
Fiat al momento ha avuto un'escursione del -12% dal massimo di giornata.

Se anticipa quello che avverrà in America c'è da ridere o da piangere, a seconda dei gusti.
 

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