Sinceramente faccio fatica a comprendere il motivo di tanto accaloramento, soprattutto visto che sulle conclusioni ("Aspettiamo cosa succede, sono d’accordo.") siamo TUTTI d'accordo. Comunque rispondo qui sul forum per non ingolfare il blog di AeneA.
“Obbligazioni Lehman: che fare?
A breve, i titolari di obbligazioni Lehman Brothers saranno chiamati ad effettuare l’insinuazione al passivo: cosa significa?”
negusneg, ti ricordo che il tema del blog è questo e non è fare polemiche fuori tema.
Giusto. Nell'intervento che hai citato intervenivo proprio su questo tema: "Nel giro di una settimana sarà tutto più chiaro, e sul forum (
http://www.investireoggi.it/forum/lehman-sviluppi-chapter-11-vt37216.html) verranno date puntuali indicazioni su quali saranno le prossime mosse da fare.
Muoversi prima di conoscere quali saranno le modalità richieste per l’insinuazione al passivo rischia solo di essere controproducente, come dimostra il fatto che chi si è già insinuato dovrà comunque ripetere la procedura."
Ho avuto occasione di leggere la mozione (ancora non approvata) di bar date: chi si è insinuato non devrebbe ripetere la registrazione, se ha firmato personalmente, fatta eccezione per i “garantiti” (creditori indiretti, per i quali ci sarebbe uno specifico questionario). Invito ad interventi con cognizione di causa!
La notizia che "chi si era già registrato dovrà comunque ripetere l'operazione perchè ora va fornita una documentazione molto più dettagliata" l'ho letta nell'articolo di Laura Serafini di sabato scorso. Prendo atto che non è così: purtroppo il Sole, e Laura Serafini in particolare, si conferma fonte totalmente inattendibile sulla questione.
E dire che fra spot gratuiti e strafalcioni vari l'abbiamo già beccata parecchie volte, colpa mia che questa notizia l'avevo presa per buona, credendo di parlare "con cognizione di causa". Chiedo venia
Resto del parere che l’allarmismo è stato provocato ipso facto dalla posizione cririca dell’ABI verso la mozione di Bar Date (questo è il merito). Vorrei solo discutere del merito delle cose.
Su questo non sono del tutto d'accordo. L'ABI, come tu stesso ammetti, sta cercando di ottenere una sorta di iscrizione "automatica" o, in subordine, che le banche possano iscrivere collettivamente i loro clienti.
Fra l'altro, come osservava anche Mauro qualche post indietro, "PRIMA avrebbe dovuto essere pubblicata la lista con i codici isin delle obbligazioni , POI fissata la bar date".
Cito dall'articolo di Laura Serafini (sempre che non sia una bufala anche questa
): "Anche questo aspetto sarà contestato nell'atto di opposizione dell'Abi: non si può proporre una data ultimativa senza prima consentire di poter verificare quali emissioni sono in bilancio e quali no."
Secondo me hanno fatto bene a fare opposizione, non sarà certo questo che "
mette a repentaglio la possibilità di ottenere rimborso, seppure parziale, per la gran parte dei risparmiatori italiani", visto che la questione sarà risolta nel giro di qualche giorno, queste sono solo illazioni (terroristiche) di Laura Serafini.
Concludendo, per accogliere il tuo invito a stare sul merito delle cose, che poi è ciò che interessa di più a tutti, riassumo il mio pensiero sul "che fare?",
premettendo che non ho alcun tipo di conflitto di interesse nella vicenda, ma cerco solo di capire quale è la cosa più sensata da fare per un normale risparmiatore:
a) se si hanno motivi particolari per partecipare in prima persona al procedimento, occorre rivolgersi ad un avvocato per farsi rappresentare ed esercitare direttamente i propri diritti (discutere in udienza, presentare mozioni o reclami, votare il piano, etc.). Va da sè che, dati i costi della procedura, questa scelta è difficilmente percorribile da chi non ha in ballo grossi patrimoni, data l'incidenza dei costi che su somme non particolrmente rilevanti rischia di essere proibitiva in rapporto ai possibili vantaggi (non è che un singolo risparmiatore può ottenere un "recovery ratio" superiore agli altri);
b) in tutti gli altri casi (che riguardano poi la stragrande maggioranza dei risparmiatori) conviene aspettare ancora qualche giorno.
Da un lato è possibile infatti che automaticamente vengano iscritti i possessori di una serie di emissioni obbligazionarie, nel qual caso sarà sufficiente controllare se quelle che si posseggono sono incluse nella lista, dall'altro che le banche ottengano la possibilità di assistere i loro clienti procedendo all'iscrizione a nome loro.
Questo, fra l'altro, è quello che successe per la Parmalat, dove il 99% dei possessori di obbligazioni sono stati iscritti dalle loro banche in questo modo, senza che questo pregiudicasse in alcun modo la possibilità di citare successivamente il proprio istituto in giudizio, laddove ce ne fossero gli estremi.
Nel caso in cui la Corte non consenta nessuna di queste due modalità (adesione "automatica" o "collettiva") allora sarà il caso di muoversi (ma lo sapremo nel giro di pochi giorni) per procedere individualmente, anche se ho motivo di credere che anche in quel caso le banche si attiveranno per fornire assistenza.