Obbligazioni in default Lehman Brothers - sviluppi Chapter 11 (7 lettori)

Ecco una domanda forse banale per voi che così attentamente state ormai da due anni seguendo le vicende LBHI in USA: ormai nessuno dubita più che la Lehman, sebbene tuttora in chapter 11, sia fallita ma non è stata richiesta l'instaurazione delle procedurte di cui al chapter 7 (correggetemi se sbaglio). E' normale oppure c'è ancora qualcuno che opera per rimettere la società in piedi? La costituzione della LAMCO può giustificare questa speranza? E' successo altre volte che società in cp. 11 siano fallite senza passare prima in chapter 7 ?

Approfitto per incoraggiare Paologorgo a continuare a tenerci informati su quanto avviene in USA: le sue argomentazioni, sebbene specialistiche, vengono seguite e sono molto utili perchè ciascuno possa farsi un'idea personale.

Grazie per l'attenzione.
 

lorixnt2

Hari Seldon's fan
fallire costa caro, in tutti i sensi:

Dal basso della mia incompetenza mi sembra che certo amore per il catastrofismo con botto non sia granché pagante. Al di là dei tecnicismi giuridici e delle tosature effettive, il caso Lehman induce le idee del disordinato e del fuori controllo. L'italiano usa due parole "ritirata" che mi pare più facile applicare a GM e "rotta". Credo anche l'inglese abbia "retreat" e "rout" con senso analogo ma d'inglese non m'intendo. Ciao.
 

dragonfly28

Nuovo forumer
The difference between arithmetic and accounting is that in accounting the result can be any number you want it to be. […] Lehman knew what it was doing, but more importantly, the US government knew what it was doing,

US marks two years since Lehman Brothers collapse - RT Top Stories

ecco, questa notarella esprime bene un altro limite dell'analisi dei fondamentali.

normalmente si indicano i costi della stessa, in termini proprio di ore di lavoro che anche per l'investitore individuale non possono essere valutate "a tempo perso". in Cina fino a una trentina di anni i fa, il proverbio era: "il tempo NON è denaro", ma questo era chiaro segno di sottosviluppo. chissà se lo dicono ancora...:)

eppoi, si proseguiva con la visione prospettica, gli utili attesi, che i fondamentali possono esprimere male. nell'ottica del prestatore, alias obbligazionista, i professionisti del credito erano finiti ad usare dei rating esterni e degli scoring interni che adesso, a catastrofe accaduta, appaiono grottteschi. da cui la successione rapida delle basilee, un passo avanti e due indietro.

se ci mettiamo anche i metodi di cucinare i libri contabili, più numerosi delle ricette delle uova, stiamo freschi.
la razionalità non so dove vada cercata, allora. forse nella specializzazione spinta, come fai tu. gli altri devono accontentarsi di quello che fa il mercato, sperando che sia la somma del lavoro di tanti specialisti!
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
per due cene pagate un sito lo apro... :lol:

Ti mandiamo l'AIROLB al gran completo, vedi tu... :-o :D

purtroppo le mie fonti sono tutte inglesi (americane), perchè questa è la mia lingua di comunicazione negli investimenti. A parziale scusante, il fatto che spesso le traduzioni in Italiano, vista la complessità della materia (che pochi giornalisti conoscono), rischiano di essere fuorvianti. Meglio litigare con la fonte per capire la notizia che leggerla facilmente, ma sbagliata, o almeno questo è quello che penso.

So che l'ideale sarebbe aiutare nella comprensione di ogni articolo/docket citato, ma è anche e soprattutto una questione di tempo. Se "inciampo" in qualche notizia Lehman mentre leggo le notizie e gli articoli legati ai Chapter 11, nei vari screener che uso, un copia incolla è un minuto, una traduzione/chiarificazione richiede più tempo ed impegno, che non sempre c'è. Spero si accetti lo sforzo di selezione delle informazioni, e non ci si lamenti solo per la mancanza di ulteriore aiuto. Credo peraltro di non essermi mai sottratto a richieste di chiarificazione, tempo permettendo. O quando qualche scoglio procedurale del Chapter richiedeva spiegazioni (durata, vendite in 363, ruolo parti, gestione del giudice e del management).

Come non concordare con quanto evidenziato sopra... ;)
Personalmente, trovo che tu faccia più di tantissimo, sicuramente più di quanto chiunque possa lecitamente chiedere. Se poi gli articoli sono oscuri, è pur vero che li rendi disponibili e che una persona può decidere di continuare le indagini in proprio, avendo però una salda base di partenza.
In ogni caso, spesso già solo l'evidenziarne parti in grassetto aiuta a capire dove dirigere gli sforzi, il che non è poco :)

perfino dal ricatto di Mark per farmi scrivere qui (e prima altrove) ho ricavato qualche chilo di peso (a causa dei meeting di IO) ma in positivo la conoscenza di persone come Yunus... ;)

Paolo, deve essersi perso il tuo PM col codice IBAN... :D
 

dragonfly28

Nuovo forumer
Lehman Brothers: nuovo piano di riorganizzazione entro fine anno-- News Finanza

Lehman Brothers annuncia un nuovo piano di riorganizzazione, la cui approvazione, prevista entro Marzo 2011, potrebbe dare inizio ai primi rimborsi per i creditori.

23 settembre 2010 ore 07:34

Lehman Brothers ha intenzione di presentare un nuovo piano di riorganizzazione entro fine anno, la cui approvazione, prevista per fine Marzo 2011, potrebbe finalmente dare inizio ai primi rimborsi per i creditori, compresi i tanti obbligazionisti Italiani detentori di bond emessi dalla casa madre Americana.
In una presentazione depositata ieri alla SEC (8-K), la ex banca d’affari Americana ha informato i creditori sugli sviluppi della gestione aziendale e della procedura fallimentare. Gli amministratori Lehman, in particolare, si aspettano di ridurre i debiti a circa 250-350 miliardi di dollari, dai 1.200 richiesti originariamente dai creditori.
Le linee programmatiche fissate dal nuovo management, guidato dalla società A&M, specializzata in ristrutturazioni aziendali, privilegiano la creazione di valore rispetto alla liquidazione delle attività Lehman. Per questo motivo, è stata creata la società LAMCO, già in Aprile 2010, che si occupa, in particolare, della gestione delle proprietà immobiliari Lehman.
Tra i problemi maggiori ancora sul tavolo, la gestione delle garanzie concesse dalla casa madre americana alle varie filiali estere, che spesso devono essere armonizzate nelle procedure fallimentari aperte in altre nazioni, con complessi conflitti di interessi tra i creditori.
Tra le diverse cause in corso, Lehman ricorda quelle con Bank of America, per circa 500 milioni di dollari, Barclays e JPMorgan Chase, per diversi bilioni di dollari.
Vi ricordiamo che potete seguire gli sviluppi del Chapter 11 Lehman, sul forum Obbligazioni di Investire Oggi, a questo link.
Ulteriori fonti, in lingua inglese: Bloomberg

è un sunto di questo FT.com / Companies / Banks - Lehman retrieves $60bn for creditors (occorre registrarsi)
per una volta che avevo trovato qualcosa di comprensibile, me lo traducono subito:(
 

dragonfly28

Nuovo forumer
sinceramente no, quando l'ho scritto non avevo visto quell'articolo ;) (anche perchè non sono abbonato...).

Se lo posti, vediamo se mi possono accusare di plagio inconsapevole... :lol: (io mi sono basato sul filing e bloomberg).

Lehman retrieves $60bn for creditors

By Telis Demos in New York
Published: September 22 2010 20:58 | Last updated: September 22 2010 20:58

The bankrupt estate of Lehman Brothers has recovered nearly $60bn in value for creditors since September 2008, but a decision on how to distribute the funds will not be finalised until next year at the earliest.
Bryan Marsal, a partner with restructuring firm Alvarez & Marsal and serving as Lehman’s chief executive, presented the bank’s “state of the estate” report in a Manhattan bankruptcy court on Wednesday.
EDITOR’S CHOICE

Lehman unwinding creates a blueprint - Sep-21


UK regulator to seek Lehman assets - Sep-19


Bond strategy led to big win after Lehman - Sep-15


Opinion: Lessons of a banking collapse, in Lehman’s terms - Sep-14


Gideon Rachman: Why 9/15 changed more than 9/11 - Sep-13


Lehman unwinding fees to pass $2bn - Sep-13




Lehman said it had reached a final agreement with Bankhaus, a German depositary bank that was one of its most complex subsidiaries, to fix future claims between the estates.
Mr Marsal said a new plan is expected to be presented in the fourth quarter for creditors to vote upon.
He said working with foreign subsidiaries had been “a key priority” in recent months, but had been more difficult than expected.
In his report, Mr Marsal revealed that initial creditor claims of $1,162bn had been whittled down to between $250bn and $350bn, following eliminations of duplicates, negotiations and estimates based on A&M’s models. Lehman has added $2.2bn to its expected recovery total since April and the future recovery estimate is $57.5bn.
“The liquidation strategy supported by unsecured creditors focuses on creation of value instead of creation of immediate cash,” said Mr Marsal.
Under the proposed plan, some unsecured creditors would receive less than 20 cents in the dollar.
Mr Marsal said there was still outstanding litigation seeking at least $5bn.
Potentially, tens of billions more could come from suits against Barclays, JPMorgan Chase and Bank of America.
Last week, just before the two-year statute of limitations expired, Lehman told the court it may pursue more “avoidance” claims, which seek damages from parties Lehman believes forced it into a costly and disorderly bankruptcy.
“Undoubtedly there will be substantial litigation. However, the objective is that economic compromise ... will avoid excessive cost of litigation,” said Harvey Miller, Lehman’s bankruptcy counsel and a partner at Weil Gotshal.
Separately, Judge Peck approved a plan by Lehman to settle concerns with regulators about how it has capitalised two subsidiary depositary banks, Aurora Bank and Woodlands Commercial. That paves the way for the banks, valued by the estate at $1.4bn, to be sold.

la registrazione è anche gratuita, con limitazioni ovviamente.
 

mauro1969

Forumer attivo
The Press Association: Darling vetoed Lehman Bros takeover

Former Chancellor of the Exchequer Alistair Darling has admitted he had vetoed a deal two years ago for Barclays to buy troubled US investment bank Lehman Brothers, whose collapse preceded the world financial crisis.
Mr Darling said he had rejected the Barclays buyout because he knew Lehman Brothers was in deep financial trouble and he did not ultimately want the British taxpayer to be underwriting an American bank.
The demise of Lehman Brothers in 2008 was widely seen as a tipping point that triggered the world's biggest economies' descent into recession.
"I am not hostile to British banks taking over American banks or foreign banks but at the time of this crisis we knew Lehmans was in deep trouble and when I got a call on the Friday afternoon asking what the British reaction would be if Barclays took it over," Mr Darling said. "My first reaction was 'If this is such a good deal how come no American bank is going to go near it?'
"You tend to find with a good deal like that the Americans would be all over it and we wouldn't have got a look in. But when I heard America was walking away alarm bells ring."
Mr Darling was speaking as he addressed the Cheltenham Literature Festival to reflect upon his three years at the Treasury during the worst recession since the Great Depression.
Host Will Hutton asked Mr Darling whether the claims made by Hank Paulson, the former US Treasury Secretary, last year in a book were true - that he had vetoed the Barclays rescue deal.
"Yeah I did. Imagine if I had said yes to a British bank buying a very large American bank which they collapsed the following week," Mr Darling said. "Everybody sitting in this room and your children and your grandchildren and their grandchildren would be paying for years to come.
"Although there was no offer on the table at that time, I spoke to Hank Paulson and said 'Look there's no way we could allow a British bank to takeover the liability of an American bank', which in effect meant the British taxpayer was underwriting an American bank.
"As you know Lehman's collapsed that Sunday night which precipitated a whole chain of events which led to the crisis that we are talking about. Actually, although I didn't intend to do it, I did Barclays a very big favour because they picked up Lehman's for next to nothing on the Monday afternoon."

Si sapeva del veto che diede all'epoca, probabilmente sapeva anche che gliel'avrebbe fatta prendere a prezzo di favore.
 

Users who are viewing this thread

Alto