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PETROLIO: MINCATO, PREZZI VERSO 30 DOLLARI ENTRO FINE ANNO
(ANSA) - VIENNA, 16 SET - L'amministratore delegato dell'Eni
Vittorio Mincato prevede un calo delle quotazioni del petrolio
entro la fine dell'anno. "Sono convinto che i prezzi torneranno
a scendere, si parla a circa 30 dollari a barile" ha detto
Mincato in un incontro con giornalisti a margine del simposio di
due giorni organizzato dall'Opec in un albergo della capitale
austriaca.
Quanto alla decisione dell'Opec di aumentare le quote
produttive di 1 milione di barili al giorno da novembre, secondo
Mincato, "lascia il tempo che trova, si tratta ora di capire
quanto viene realmente prodotto in più. L'organizzazione stava
già producendo più delle quote fissate; l'aumento di ieri non
avrà grandi effetti sui mercati" ha detto l'amministratore
delegato dell'Eni, Vittorio Mincato.
In merito al costo attuale del petrolio sui mercati
internazionali, inoltre, il presidente dell'Eni è convinto che
al prezzo strutturale si aggiungano in questo momento tra i 10
ed i 15 dollari a barile come frutto dei timori del terrorismo e
della speculazione, soprattutto degli investitori degli hedge
fonds. "Sul mercato in questo momento circolano normalmente
mille barili "di carta" (quelli delle speculazioni, che in
realtà non corrispondono a produzione reale Ndr) rispetto ai
160 barili che c'erano nel 2000" ha detto Mincato.
Parlando di investimenti, Mincato ha detto che si tratta di
decisioni a medio-lungo termine, che non possono tenere conto
della "schizofrenia quotidiana" che mettono in mostra in
questo momento i mercati. E' chiaro che l'industria non può
fare investimenti sulla base di quotazioni che sono ai livelli
attuali solo da un anno. (ANSA).
(ANSA) - VIENNA, 16 SET - L'amministratore delegato dell'Eni
Vittorio Mincato prevede un calo delle quotazioni del petrolio
entro la fine dell'anno. "Sono convinto che i prezzi torneranno
a scendere, si parla a circa 30 dollari a barile" ha detto
Mincato in un incontro con giornalisti a margine del simposio di
due giorni organizzato dall'Opec in un albergo della capitale
austriaca.
Quanto alla decisione dell'Opec di aumentare le quote
produttive di 1 milione di barili al giorno da novembre, secondo
Mincato, "lascia il tempo che trova, si tratta ora di capire
quanto viene realmente prodotto in più. L'organizzazione stava
già producendo più delle quote fissate; l'aumento di ieri non
avrà grandi effetti sui mercati" ha detto l'amministratore
delegato dell'Eni, Vittorio Mincato.
In merito al costo attuale del petrolio sui mercati
internazionali, inoltre, il presidente dell'Eni è convinto che
al prezzo strutturale si aggiungano in questo momento tra i 10
ed i 15 dollari a barile come frutto dei timori del terrorismo e
della speculazione, soprattutto degli investitori degli hedge
fonds. "Sul mercato in questo momento circolano normalmente
mille barili "di carta" (quelli delle speculazioni, che in
realtà non corrispondono a produzione reale Ndr) rispetto ai
160 barili che c'erano nel 2000" ha detto Mincato.
Parlando di investimenti, Mincato ha detto che si tratta di
decisioni a medio-lungo termine, che non possono tenere conto
della "schizofrenia quotidiana" che mettono in mostra in
questo momento i mercati. E' chiaro che l'industria non può
fare investimenti sulla base di quotazioni che sono ai livelli
attuali solo da un anno. (ANSA).