Al vertice notturno il grillino Alfonso Bonafede si presenta prudente;
la renziana Teresa Bellanova continua a sostenere che con il virus bisogna imparare a convivere.
Nel frattempo Speranza invoca prudenza: "La situazione è seria".
L'avvocato non è convinto del tutto dall'ipotesi coprifuoco, anche perché a quel punto si aprirebbe un bivio:
cittadini chiusi in casa dalle 21.00 oppure chiusura anticipata per bar, locali e ristoranti?
Comunque preoccupa il forte impatto economico.
Ecco perché il presidente del Consiglio preferirebbe non arrivare al coprifuoco.
Magari adottando altre norme per contrastare la movida, come ad esempio una restrizione per i locali e per la vendita di alcolici dopo una certa ora.
Ma c'è chi avrebbe la forte volontà di mettere il piede sull'acceleratore.
"Fra pochi giorni rischiamo di arrivare a 20mila nuovi positivi al giorno, allora che facciamo?", si chiede una fonte vicina al
dossier.
La linea tracciata sembra chiara: la situazione richiede un altro intervento.
E deve essere piuttosto rapido, si sostiene tra i giallorossi.
Nelle prossime 72 ore probabilmente verrà data vita all'ennesima serie di decisioni.
Il Cts si è detto pronto a un'eventuale riunione dell'ultima ora:
"Siamo pronti a riunirci nel fine settimana non appena avremo indicazioni in merito".
Tra i più intransigenti si propone un coprifuoco settimanale alle 22.00 e un lockdown nei fine settimana.
Come riporta l'Huffington Post, la presa di posizione di uno degli specialisti che affianca il governo non lascia spazio a libere interpretazioni:
"A me sembrano tutti impazziti".
E adesso Conte finisce sotto accusa, duramente attaccato sottovoce dal Pd:
"Non è possibile questa indecisione di fronte a quello che sta succedendo".