MF Dow Jones 17.02 11:51 - MARKET TALK BOND: book Enel non sara' chiuso in anticipo (analista)
MILANO (MF-DJ)--"Sicuramente c'e' la possibilita' di un upgrade fino a 3 miliardi nel caso del bond Enel. E' molto probabile che l'order book non venga chiuso prima (del 26 febbraio ndr.) per poter fare un pricing migliore nella parte alta della forchetta. Chiudere in anticipo non avrebbe senso". Lo ha affermato un analista commentando la possibilita' di una chiusura anticipata degli ordini per l'emissione Enel, aggiungendo che "la tendenza per la domanda e' molto positiva per tutto il settore delle utility, i tassi d'interesse reale sono molto bassi sia per la Bce che per la Fed e le obbligazioni utility danno sicurezza e hanno uno spread interessante. Storicamente ci sono state poche emissioni per le utility perche' la linea del credito bancario andava molto bene, ma ora la situazione del mercato e' diversa. Evidentemente nel 2010 assisteremo ad altre emissioni di questo tipo". sm
(END) Dow Jones Newswires
February 17, 2010 05:51 ET (10:51 GMT)
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Ma significa che vanno verso uno spread dell'1% o sbaglio a leggere?
Dunque al massimo entro venerdì dovrebbero comunicare lo spread e l'eventuale probabile ripartizione.
Speriamo che rimangono nella parta alta della forchetta.
perchè non ti riferisci all'euribor 3m?
che spread ti aspetti rispetto all'euribor?
io tra lo 0.7 e lo 0.8
IL SUCCESSO DEL COLLOCAMENTO
Bond, il mio nome è Enel-bond
19 febbraio 2010
Entro questa sera si conosceranno dati e dettagli finali del collocamento del bond Enel presso il grande pubblico dei risparmiatori. Ma i dettagli, forse, poco contano: con un'offerta elevata a 3 miliardi di euro e una domanda che ieri sera aveva già raggiunto gli 11 miliardi, l'operazione lanciata da Fulvio Conti si è rivelata non solo un grande successo finanziario, ma anche il più importante collocamento di debito mai lanciato in Italia sul mercato retail. Merito della fiducia del mercato sulle strategie del gruppo elettrico italiano, certamente, ma anche merito delle banche collocatrici del bond (banca Imi, Bnp, Paribas e UniCredit) che hanno saputo far leva sulla loro presenza internazionale per collocare un'importante tranche di obbligazioni (500 milioni) in alcuni paesi europei. UniCredit ha gestito infatti il collocamento in Germania contando sulla rete della controllata Hvb, Bnl Paribas ha fatto lo stesso in Francia e Belgio. In questo senso, ciò che colpisce di più dell'operazione è proprio il gradimento dimostrato dai risparmiatori