Musica e poesia

Pensate: Branduardi ha fattto tutto un album, cantando Yeats ...


A una bambina che danza nel vento

Ora danza là, danza sulla sabbia;
e non ti curare del vento,
non ti curare se fa rumore il mare,
che bisogno c'è?
Ora danza là, asciuga i tuoi capelli,
gocce di sale li hanno bagnati;
tu sei così giovane e ancora non conosci,
ora danza là.
Tu il trionfo dello sciocco non sai,
o la perdita dell'amore appena nato,
né perché mai il migliore se ne va
e lascia il grano da legare.
Ora danza là, danza sulla sabbia,
tu non ti curare del vento;
non devi temere se ora vuol gridare,
che bisogno c'è?

Ecco la versione originale. Mi sembra più sensato riportarla in inglese...

To a child dancing in the wind

Dance there upon the shore;
What need have you to care
For wind or water’s roar?And tumble out your hair
That the salt drops have wet;
Being young you have not known
The fool’s triumph, nor yet
Love lost as soon as won,
Nor the best labourer dead
And all the sheaves to bind.
What need have you to dread
The monstrous crying of wind?

Has no one said those daring
Kind eyes should be more learn’d?
Or warned you how despairing
The moths are when they are burned,
I could have warned you, but you are young,
So we speak a different tongue.

O you will take whatever’s offered
And dream that all the world’s a friend,
Suffer as your mother suffered,
Be as broken in the end.
But I am old and you are young,
And I speak a barbarous tongue.

La splendida canzone...

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=d_GybENmR_g]Angelo Branduardi - A una bambina che danza nel vento - YouTube[/ame]

Il violinista di Dooney


Come le onde del mare, come le onde del mare
balla la gente quando suono il mio violino.
Mio cugino è prete a Kilvarnet,
mio fratello è prete a Mocharabuiee.
Ma io ho fatto più di mio fratello e mio cugino:
leggono nei libri di preghiere,
io leggo nei miei libri di canzoni
che ho comperato alla fiera di Sligo.
Quando alla fine dei tempi
noi ci presenteremo a Pietro,
andremo da lui seduto in maestà,
allora lui sorriderà ai nostri tre vecchi spiriti,
ma chiamerà me per primo oltre il cancello.
Perché sempre allegri sono i buoni,
salvo che per cattiva sorte,
e la gente allegra ama il violino,
la gente allegra ama ballare.
Quando mi vedono arrivare,
corrono da me tutti gridando:
"Ecco il violinista di Dooney!
Vengono a ballare come le onde del mare.


The Fiddler of Dooney

When I play on my fiddle in Dooney,
Folk dance like a wave of the sea;
My cousin is priest in Kilvarnet,
My brother in Moharabuiee.

I passed my brother and cousin:
They read in their books of prayer;
I read in my book of songs
I bought at the Sligo fair.

When we come at the end of time,
To Peter sitting in state,
He will smile on the three old spirits,
But call me first through the gate;

For the good are always the merry,
Save by an evil chance,
And the merry love the fiddle
And the merry love to dance:

And when the folk there spy me,
They will all come up to me,
With ‘Here is the fiddler of Dooney!’
And dance like a wave of the sea.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=PzLQ2f69kzg]Il Violinista Di Dooney - Angelo Branduardi - YouTube[/ame]


Quando tu sarai…

Quando tu sarai vecchia e grigia,
col capo tentennante
ed accanto al fuoco starai assonnata,
prenderai questo libro.
E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando
dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora,
delle loro profonde ombre.
Di quanti amarono la grazia felice
di quei tuoi momenti
e, d'amore falso o a volte sincero,
amarono la tua bellezza.
Ma uno solo di te amò l'anima irrequieta,
uno solo allora amò le pene del volto tuo che muta.
E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste,
in un mormorio d'Amore dirai,
di come se ne volò via...
passò volando oltre il confine di questi alti monti
e per sempre poi il suo volto nascose
in una folla di stelle.


When you are old

When you are old and gray and full of sleep
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;

How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true;
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face.

And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how love fled
And paced upon the mountains overhead,
And hid his face amid a crowd of stars.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=NE6Lzdk2zQQ]Quando tu sarai... - YouTube[/ame]



Un aviatore irlandese prevede la sua morte


lo lo so che sarà là, da qualche parte tra le nuvole,
sarà là che incontrerò alla fine il mio destino;
io non odio questa gente che ora devo combattere,
e non amo questa gente che io devo difendere;
il mio paese è Kiltartan Cross,
la mia gente i suoi contadini,
nulla di tutto ciò può renderli più o meno felici.
Né la legge né il diritto mi spinsero a combattere,
non fu la politica, né l'applauso della folla.
Un impulso di gioia fu, un impulso solitario
che mi spinse un giorno a questo tumulto fra le nuvole;
nella mia mente ho tutto calcolato, tutto considerato,
e gli anni a venire mi sono sembrati uno spreco di fiato,
uno spreco di fiato gli anni che ho passato
in paragone a questa vita, a questa morte

AN IRISH AIRMAN FORESEES HIS DEATH


I know that I shall meet my fate
Somewhere among the clouds above;
Those that I fight I do not hate,
Those that I guard I do not love;

My county is Kiltartan Cross,
My countrymen Kiltartan’s poor,
No likely end could bring them loss
Or leave them happier than before.
Nor law, nor duty bade me fight,
Nor public men, nor cheering crowds,
A lonely impulse of delight
Drove to this tumult in the clouds;


I balanced all, brought all to mind,
The years to come seemed waste of breath,
A waste of breath the years behind
In balance with this life, this death.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=Md4qfgV63wk]Un aviatore irlandese prevede la sua morte - YouTube[/ame]

Nel giardino dei salici

Nel giardino dei salici ho incontrato il mio amore;
là lei camminava con piccoli piedi bianchi di neve.
Là lei mi pregava che prendessi l'amore come viene,
così come le foglie crescono sugli alberi.
Così giovane ero, io non le diedi ascolto;
così sciocco ero, io non le diedi ascolto.

Fu là presso il fiume che con il mio amore mi fermai,
e sulle mie spalle lei posò la sua mano di neve.
Là lei mi pregava che prendessi la vita così come viene,
così come l'erba cresce sugli argini del fiume;
ero giovane e sciocco ed ora non ho che lacrime.

Down by the Salley Gardens


Down by the salley gardens my love and I did meet;
She passed the salley gardens with little snow-white feet.
She bid me take love easy, as the leaves grow on the tree;
But I, being young and foolish, with her would not agree.

In a field by the river my love and I did stand,
And on my leaning shoulder she laid her snow-white hand.
She bid me take life easy, as the grass grows on the weirs;
But I was young and foolish, and now am full of tears.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=xwugFtjGAQw]Angelo Branduardi - Nel giardino dei salici - YouTube[/ame]



Innisfree, l'isola sul lago

Ed ecco ora mi alzerò, a Innisfree andrò,
là una casa costruirò, d’argilla e canne io la farò:
là io avrò nove filari ed un alveare, perché le api facciano miele.
E là da solo io vivrò, io vivrò nella radura dove ronzano le api.
E là io pace avrò: lentamente, goccia a goccia,
viene dai veli del mattino fino a dove il grillo canta;
mezzanotte là è un balenio, porpora è mezzogiorno
e la sera è un volo di uccelli.
Ed ecco ora mi alzerò, perché sempre notte e giorno
Posso sentire l’acqua del lago accarezzare la riva piano;
mentre in mezzo ad una strada io sto, sui marciapiedi grigi,
nel profondo del cuore questo io sento…

The lake Isle of Innisfree


I will arise and go now, and go to Innisfree,
And a small cabin build there, of clay and wattles made:
Nine bean-rows will I have there, a hive for the honeybee,
And live alone in the bee-loud glade.
And I shall have some peace there, for peace comes dropping slow,
Dropping from the wheels of the morning to where the cricket sings;
There midnight’s all a glimmer, and noon a purple glow,
And evening full of the linnet’s wings.
I will arise and go now, for always night and day
I hear lake water lapping with low sounds by the shore;
While I stand on the roadway, or on the pavement grey,
I hear it in the deep heart’s core.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=ykIw2rhxf2E]Angelo Branduardi. l'isola sul lago.Innisfree - YouTube[/ame]
 
Come dimenticare Alda Merini e la musica?

"Rasoi di seta" e "Una piccola ape furibonda", album di Giovanni Nuti

E anche "Milva canta Merini"...

Adesso sono in vacanza e ho la connessione farlocca, non riesco a visualizzare agevolmente i video, ma magari qualcuno di voi mi precede...
Altrimenti, la prossima settimana :)
 
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=iBmHo3OppYs[/ame]

Il bacio appena sognato
in una notte di tradimenti,
dove tutti consumano amplessi
che non hanno profumo,
il tuo bacio febbricitante,
il candore delle tue labbra,
somiglia alla mia porta
che non riesco ad aprire.
Il bacio è come una vela,
fa fuggire lontano gli amanti,
un amore che non ti gela
che ti dà mille duemila istanti.
Ho cercato di ricordare
che potevi tornare indietro,
ma ahimè il tuo bacio
è diventato simile a un vetro.
Io come un animale
mi rifugio nel bosco
per non lasciare ovunque
il mio candido pelo.
Il pelo della mia anima
è così bianco e così delicato
che persino un coniglio ne trema.
Tu mi domandi quanti amanti ho avuto
e come mi hanno scoperto.
Io ti dico che ognuno scopre la luce
e ognuno sente la sua paura,
ma la mia parte più pura è stata il bacio.
Io tornerei sui monti d'Abruzzo,
dove non sono mai stata.
Ma se mi domandano
dove traggono origine i miei versi,
io rispondo:
mi basta un'immersione nell'anima
e vedo l'universo.
Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ho versato per te.
 
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=TXIQZ-MLjZU[/ame]


Gli inguini sono la forza dell’anima,
tacita, oscura,
un germoglio di foglie
da cui esce il seme del vivere.
Gli inguini sono tormento,
sono poesia e paranoia,
delirio di uomini.
Perdersi nella giungla dei sensi,
asfaltare l’anima di veleno,
ma dagli inguini può germogliare Dio
e sant’Agostino e Abelardo,
allora il miscuglio delle voci
scenderà fino alle nostre carni
a strapparci il gemito oscuro
delle nascite ultraterrestri.
 
Uppo perché ho materiale per aggiornare il Thread, anche se non si tratta prevalentemente di poesia e di musica italiana.

Ecco le Poesia "Barbara" di J. Prévert

Rappelle-toi Barbara
Il pleuvait sans cesse sur Brest ce jour-là
Et tu marchais souriante
Epanouie ravie ruisselante Sous la pluie
Rappelle-toi Barbara
Il pleuvait sans cesse sur Brest
Et je t'ai croisée rue de Siam
Tu souriais, et moi je souriais de même
Rappelle-toi Barbara
Toi que je ne connaissais pas
Toi qui ne me connaissais pas
Rappelle-toi, Rappelle-toi quand même ce jour-là
N'oublie pas
Un homme sous un porche s'abritait
Et il a crie ton nom
Barbara
Et tu as couru vers lui sous la pluie
Ruisselante ravie épanouie
Et tu t'es jetée dans ses bras
Rappelle-toi cela Barbara
Et ne m'en veux pas si je te tutoie
Je dis tu a tous ceux que j'aime
Même si je ne les ai vus qu'une seule fois
Je dis tu a tous ceux qui s'aiment
Même si je ne les connais pas
Rappelle-toi Barbara, n'oublie pas
Cette pluie sage et heureuse
Sur ton visage heureux
Sur cette ville heureuse
Cette pluie sur la mer, sur l'arsenal
Sur le bateau d'Ouessant
Oh Barbara, quelle connerie la guerre
Qu'es-tu devenue maintenant
Sous cette pluie de fer
De feu d'acier de sang
Et celui qui te serrait dans ses bras
Amoureusement
Est-il mort disparu ou bien encore vivant
Oh Barbara
Il pleut sans cesse sur Brest
Comme il pleuvait avant
Mais ce n'est plus pareil et tout est abîmé
C'est une pluie de deuil terrible et désolée
Ce n'est même plus l'orage
De fer d'acier de sang
Tout simplement des nuages
Qui crèvent comme des chiens
Des chiens qui disparaissent
Au fil de l'eau sur Brest
Et vont pourrir au loin
Au loin très loin de Brest
Dont il ne reste rien.

(traduzione:
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Raggiante rapita grondante, sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua su Brest
E t'ho incontrata in rue de Siam
E tu sorridevi, e sorridevo anche io
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati, ricordati comunque di quel giorno
Non dimenticare
Un uomo si riparava sotto un portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia
Grondante rapita raggiante
Gettandoti tra le sue braccia
Ricordati di questo Barbara
E non volermene se ti do del tu
Io do del tu a tutti quelli che amo
Anche se non li ho visti che una sola volta
Io do del tu a tutti quelli che si amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara, non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
Sul tuo viso felice
Su questa città felice
Questa pioggia sul mare, sull'arsenale
Sul battello d' Ouessant
Oh barbara, che cazzata la guerra
E cosa sei diventata adesso
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco acciaio e sangue
E lui che ti stringeva fra le braccia
Amorosamente
È forse morto disperso o invece vive ancora
Oh Barbara
Piove senza tregua su Brest
Come pioveva prima
Ma non è più cosi e tutto si è guastato
È una pioggia di morte desolata e crudele
Non è nemmeno più bufera
Di ferro acciaio sangue
Ma solamente nuvole
Che schiattano come cani
Come cani che spariscono
Seguendo la corrente su Brest
E scappano lontano a imputridire
Lontano lontano da Brest
Dove non c'è più niente)


Prévert paroliere lo è già in partenza poiché scrive pensando anche alla musica del testo: la propensione alla rima e alla ripetizione sono esempi di questa sensibilità.
Non per niente, questa poesia è stata trasformata in una canzone, interpretata da Yves Montand (ci sarebbero molte cose da dire su questa canzone, ma non voglio annoiare)

Barbara - Prevert de Montand.flv - YouTube
 
Ultima modifica:
Anche "Les feuilles mortes" sempre di Prévert è diventata una canzone, interpretata sempre da Montand e anche dalla Piaf e tradotta anche in inglese, come "Autumn leaves"

Les Feuilles mortes

Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis,
Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Tu vois je n'ai pas oublié.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi,
Et le vent du nord les emporte,
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié,
La chanson que tu me chantais...
C'est une chanson, qui nous ressemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable,
Les pas des amants désunis.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis...

Traduzione

Le foglie morte

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi



[ame=http://www.youtube.com/watch?v=IbWRya0vgw4]Edith Piaf - Les feuilles Mortes - YouTube[/ame]

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=kLlBOmDpn1s]Les Feuilles Mortes_Yves Montand à l´Olympia - YouTube[/ame]

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=ss-20Hkhtq4]Edith Piaf-Autumn Leaves (Les Feuilles Mortes) - YouTube[/ame]
 
Minstrels (E. Montale)

Ritornello, rimbalzi
tra le vetrate d’afa dell’estate.

Acre groppo di note soffocate,
riso che non esplode
ma trapunge le ore vuote
e lo suonano tre avanzi di baccanale
vestiti di ritagli di giornali,
con istrumenti mai veduti,
simili a strani imbuti
che si gonfiano a volte e poi s’afflosciano.

Musica senza rumore
che nasce dalle strade,
s’innalza a stento e ricade,
e si colora di tinte
ora scarlatte ora biade,
e inumidisce gli occhi, così che il mondo
si vede come socchiudendo gli occhi
nuotar nel biondo.

Scatta ripiomba sfuma,
poi riappare
soffocata e lontana: si consuma.
Non s’ode quasi, si respira.
Bruci
tu pure tra le lastre dell’estate,
cuore che ti smarrisci! Ed ora incauto
provi le ignote note sul tuo flauto.

Ispirato da un pezzo di Debussy, qui gestito con sapienza ed eleganza da Arturo Benedetti Michelangeli.

C. Debussy: Minstrels, Préludes Ier livre, XII.

Michelangeli - Debussy - Minstrels - YouTube

qui una spiegazione serve....

Montale aderisce al testo di Debussy innanzitutto tematicamente: l'argomento della sua poesia è la musica suonata dai minstrels del titolo, i menestrelli ο più specificamente i "suonatori ambulanti" del vocabolo inglese che diventano i "tre avanzi di baccanale" (o "uomini paradossali" secondo una variante) "vestiti di ritagli di giornali" nell'interpretazione modernissima del poeta; essi sembrano davvero "strappati a qualche collage futurista", oppure "correlativi figurali di gusto fra fauve e cubistico" alla
"essenza principalmente fonica e ritmica" del breve componimento poetico
Si noti poi che questa musica è, specificamente, un "ritornello", cioè una ripetizione-variazione tipicamente musicale, che in Montale è resa con la ripresa del secondo e del terzultimo verso ("tra le vetrate d'afa dell'estate" — "tu pure tra le lastre dell'estate") e con il paragone fra il ritornello stesso e il cuore (l'uno e l'altro bruciano nel calore estivo). Infine, la musica-argomento è anche la forma stessa della poesia, col suo ritmo ora scattante ora sfumato, con i suoni aspri del suo tessuto fonico (per esempio "acre groppo di note soffocate") e con le piccole dissonanze di rime imperfette (rimbalzi — avanzi, esplode — vuote, baccanale — giornali).
 
Ultima modifica:
Clair de lune, di Debussy

Clair de Lune - YouTube!

Ispirata dal testo di una poesia del suo amico Verlaine

Clair de lune

Votre âme est un paysage choisi
Que vont charmant masques et bergamasques
Jouant du luth et dansant et quasi
Tristes sous leurs déguisements fantasques.
Tout en chantant sur le mode mineur
L'amour vainqueur et la vie opportune
Ils n'ont pas l'air de croire à leur bonheur
Et leur chanson se mêle au clair de lune,
Au calme clair de lune triste et beau,
Qui fait rêver les oiseaux dans les arbres
Et sangloter d'extase les jets d'eau,
Les grands jets d'eau sveltes parmi les marbres.

Chiaro di Luna

L'anima vostra è uno squisito paesaggio
che maschere e bergamaschi incantano
suonando il liuto e danzando, quasi
tristi nei fantastici travestimenti!
Cantando in tono minore
l'amore vittorioso e la fortuna
non han l'aria di credere alla felicità
e il loro canto si fonde col chiaro di luna,
col calmo chiaro di luna triste e bello
che fa sognare tra i rami gli uccelli
e singhiozzare estasiati gli zampilli,
gli alti zampilli, slanciati fra i marmi.
 
Ultima modifica:
Mallarmé e il suo "Après-midi d'un Faune"...
diventato un brano musicale, sempre per opera di Debussy

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=F5A4CkUAazI]Debussy: L'après-midi d'un faune (Stokowski) part 1/2 - YouTube[/ame]

Debussy: L'après-midi d'un faune (Stokowski) part 2/2 - YouTube

e un balletto coreografato da Vaclav Nižinskij per la compagnia di ballo dei Ballets Russes, con lo stesso Nižinskij nella parte del fauno

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=MFo6e9XJ-ho]Nijinsky -l'après-midi d'un faune-1912 - YouTube[/ame]
 

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