Pharma e Biotech - Europa NicOx : Quelli che aspettano ,,,, ridendo !!! (2 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

doctor NO

NO nel DNA
:D
:eek::eek: SI INFATTI DOPO 3 ANNI DI ***** ( RIFERITO ALLA QUOTAZIONE S'INTENDE :D ) i facili entusiasmi sono ormai andati a farsi :benedizione: :-o:-o

ultimo mese di pazienza..........poi , potremmo a grandi linee sapere cosa ci attende.........e tireremo le somme..........:pollicione:



VERISSIMO tiriamo le somme:V:V 12 + 25+50 ==== 87 che arrotondato all'insù mi dà sempre 100€:D:D:D:D
 

guly

Forumer storico
L'efficacité et la sécurité du naproxcinod dans le traitement des patients souffrant d'arthrose du genou: une étude prospective de 13 semaines, randomisé, étude multicentrique

T.J. Schnitzer †,,, A. Kivitz ‡, § H. Frayssinet et B. Duquesroix §
† école Northwestern Feinberg de l'Université de médecine, Chicago, IL, USA
Centre Altoona ‡ pour la recherche clinique, Duncansville, PA, USA
NicOx SA §, Sophia-Antipolis, France
Reçu le 7 août 2009; accepté le 21 Décembre 2009. en ligne disponible 16 Février 2010.
Résumé
Objectif
Pour évaluer l'efficacité et l'innocuité du donateur Inhibiteurs de Cyclooxygénase nitrique d'oxyde, le naproxcinod, par rapport au naproxène et au placebo chez les patients souffrant d'arthrose (OA) du genou.
Méthode
918 patients éligibles ont été assignés au hasard à un traitement en double aveugle avec soit du naproxcinod 375 mg, naproxcinod 750 mg, naproxène 500 mg ou un placebo, deux fois par jour pendant 13 semaines. L'objectif principal était de montrer la supériorité du naproxcinod par rapport au placebo. critères d'efficacité principaux étaient l'évaluation de la douleur et fonction physique en utilisant les universités Western Ontario et McMaster indice d'arthrose (WOMAC ™) et note globale par le patient de l'état de la maladie (échelle de Likert). Les principaux objectifs secondaires étaient de démontrer que le naproxcinod a été non-inférieur au naproxène 500 mg et d'évaluer la sécurité globale.
Résultats
Les deux doses de naproxcinod ont été statistiquement et cliniquement supérieur au placebo dans le soulagement des signes et symptômes de l'arthrose du genou après 13 semaines de traitement, tel que démontré par les trois critères d'évaluation co-primaires (P ≤ 0,0003). L'évaluation des autres mesures d'efficacité secondaire était compatible avec les résultats critère d'évaluation primaire. Le naproxcinod 750 mg a été non inférieure à des doses équimolaires de naproxène 500 mg en intention de traiter (ITT). 24,5% des patients ont interrompu prématurément, avec une incidence plus élevée dans le groupe placebo (18,6%) que les groupes actifs (4.3-7.1%) l'abandon en raison du manque d'efficacité. Les deux doses de naproxcinod ont été bien toléré, avec des événements les plus défavorables légère ou modérée. Comparativement au placebo, le naproxcinod 750 mg et 375 mg a montré une pression artérielle similaire (BP) à la différence de profil de naproxène qui a augmenté BP.
Conclusions
Ces résultats ont démontré l'efficacité clinique et la sécurité du naproxcinod dans la gestion des signes et symptômes de l'arthrose. Le naproxcinod a été bien toléré, avec des effets similaires au placebo BP et différente de naproxène.
Clinique Trials.gov identifiant: NCT00542555.
Mots-clés: Inhibiteurs de Cyclooxygénase donateur d'oxyde nitrique (CINOD); naproxcinod; Naproxène; non-stéroïdiens anti-inflammatoires non stéroïdiens (AINS); arthrose

si ma qui si continua sempre e solo a parlare degli efftti sulla pressione.ma da quel poco che so gli antinfiammatori cosidetti fans provocano gravi danni allo stomaco (gastriti emorragiche) e su questo punto non ho mai piu' sentito parlare di questo aspetto circa il naproxicinod.perche?non vorrei che magari il 12/5 viene fuori qualcosa di non simpatico in merito a questo aspetto e quindi la quotazione non sale temendo questa cosa.chiedo a coxy dall'alto della sua scienza -medico scientifica qualche chiarimento in merito.
 

coxy

coxy
Caro Guly,
non esiste l'ipse dixit e la cienza non procede dall'alto, ma semmai dal basso (..sara' mai che per questo le donne portano le gonne?).
Il naproxcinod ha minori effetti gastrointestinali e ci sono diversi studi in proposito. In realta' la prima volta che mi fu nominato il naproxcinod un farmacologo ne parlava proprio per questo motivo.
Gli effetti gastrointestinali fino alle emorragie sono un evento evidente e problematico, ma l'aumento della pressione arteriosa e' un evento che il paziente non nota finche' non e' piu' o non e' piu' in grado di svolgere una vita normale.

Ripeto. Il naproxcinod non cura (il paziente resta con l'artrite), allevia come il naproxene con minori effetti collaterali sia sulla pressione arteriosa sia sulla mucosa intestinale.
DElle due l'una: o alla FDA sono figli di madre ignota da circa 25 generazioni oppure il naproxcinod sara' in farmacia.
 

coxy

coxy
Caro Guly,
non esiste l'ipse dixit e la cienza non procede dall'alto, ma semmai dal basso (..sara' mai che per questo le donne portano le gonne?).
Il naproxcinod ha minori effetti gastrointestinali e ci sono diversi studi in proposito. In realta' la prima volta che mi fu nominato il naproxcinod un farmacologo ne parlava proprio per questo motivo.
Gli effetti gastrointestinali fino alle emorragie sono un evento evidente e problematico, ma l'aumento della pressione arteriosa e' un evento che il paziente non nota finche' non e' piu' o non e' piu' in grado di svolgere una vita normale.

Ripeto. Il naproxcinod non cura (il paziente resta con l'artrite), allevia come il naproxene con minori effetti collaterali sia sulla pressione arteriosa sia sulla mucosa intestinale.
DElle due l'una: o alla FDA sono figli di madre ignota da circa 25 generazioni oppure il naproxcinod sara' in farmacia.


Detto questo..se a luglio non e' approvato ci vediamo al golgota..porta la croce in quercia fastigiata (please).
 

coxy

coxy
chiedo venia... Piccola digressione su Homo sapiens
L’origine dei primati è stimata a circa 65 MYA, anche se altre stime datano l’origine a 85MYA ed altre ancora a 165MYA. Assumendo che l’origine dei primati sia avvenuta 65 MYA, allora la divergenza dagli oranghi dovrebbe essere stimata a circa 12-16 MYA, mentre la divergenza dagli scimpanzè avrebbe avuto luogo circa 6-5 MYA. A partire da un Homo sapiens arcaico (Homo heidelbergensis) vissuto 650-500K anni orsono, si sarebbero poi originate diverse specie oggi estinte, e tra di esse l’uomo di Neanderthal, vissuto probabilmente per 250K anni. Homo neanderthalesis certamente esisteva 130K anni orsono e si estinse circa 28000 anni orsono. L’unica specie sopravissuta è Homo sapiens sapiens, originatosi circa 200-100Ka orsono. I reperti fossili di Omo (196Ka) e soprattutto di Herto (154-160 Ka) in Etiopia permettono di concludere che anatomicamente la nostra specie era gia’ definita 200-150Ka anni orsono. Con molta probabilita’, Homo sapiens sapiens inizio’ il suo viaggio circa 160K anni orsono, in Africa orientale. Le prime evidenze di attivita’ simbolica da parte di Homo sapiens sapiens sono databili a circa 100-80Ka orsono. Il che suggerisce che forse l’origine di Homo sapiens sapiens moderno sia avvenuta in un lasso circa 100-120Ka. In ogni caso, circa 70-50Ka orsono la nostra specie ando’ incontro ad esplosione demografica e migrazione (ad esempio migrando in Europa circa 40Ka orsono).
I genomi di Sapiens e dell’uomo di Neanderthal, di cui il 60% del genoma nucleare è stato sequenziato, sono identici al 99,5%, e la loro divergenza dovrebbe essere iniziata circa 600-500K anni orsono. La sequenza del genoma nucleare dell’uomo di Neanderthal fornirà interessanti dati sull’entità delle sostituzioni amminoacidiche e su eventuali diversità in regioni non codificanti tra i due genomi. Al momento e sulla base delle evidenze ottenute finora (i.e. incomplete) sembrerebbe che non ci sia stato scambio significativo di informazione genetica dal Neanderthal al sapiens sapiens.
Tornando ai primati, si ritiene che tra i 12 ed i 6 MYA l’attività di duplicazione di sequenze del genoma venne ad essere velocizzata negli ominidi. Ad esempio, i SINE (Short INterspersed Elements), un tipo di elementi genetici mobili tra cui la sequenza Alu, sono 3 volte più abbondanti in Homo sapiens che nello scimpanzè. Homo sapiens ha inoltre due sottofamiglie di Alu specifiche, mentre lo scimpanzè possiede due retrovirus non presenti nel genoma umano. Complessivamente, il nostro genoma si distingue da quello dello scimpanzè per circa l’1.0 % a causa di SBS (Single Base Substitution), mentre le indel (inserzioni/delezioni) sono responsabili della differenza dell’1.5% nella sequenza del DNA eucromatinico. Gran parte (98,6%) delle indel sono inferiori alle 80 bp, e spesso inferiori alle 20 bp, anche se nel 46% dei casi le indel consistono di un solo paia di basi. A livello del proteoma, il 29% delle proteine umane è identico a quelle dello scimpanzè, mentre le altre proteine differiscono di solito per uno o due amminoacidi, o per sostituzione o per delezione ( Nature 2005, Chimpanzee sequencing consortium).
Hahn et al (2007) hanno stimato che 100 geni per milione di anni vanno incontro a duplicazione genica, il che indicherebbe un 6,4% (1418/22000 geni) di differenza tra uomo e scimpanzè. Gli umani hanno acquisito 689 nuovi duplicati genici e perso 86 geni rispetto agli scimpanzè. Inoltre gli scimpanzè hanno perso 729 copie di geni, che gli umani posseggono. Queste osservazioni hanno esteso l’attenzione dalla regolazione dell’espressione genica, alla duplicazione ed alla perdita di geni. Conseguentemente, Hahn e colleghi concludono che “la duplicazione e la perdita di geni ha avuto un ruolo nell’evoluzione della specie umana sostanzialmente simile a quello avuto dalle modifiche di geni esistenti” (Hahn et al., 2007). Incidentalmente, la presenza di polimorfismo a livello di geni duplicati, apre ulteriori ed interessanti prospettive all’analisi dei genomi delle popolazioni attuali di Homo sapiens.
Queste ricerche si basano sulla convinzione/assunzione che la similarita’ molecolare (i.e. omologia di sequenza, in ogni caso 96,5 % (orango) e 98,4 % (scimpanze’) sia indicativa di omologia dovuta ad origine comune. Non e’ necessariamente cosi’. In tal senso, Greham e Schwartz (2009) hanno rianalizzato la filogenesi degli ominoidi con grande corpo (uomini, scimpanze’, gorilla, orango, bonobo) alla luce di un modello biogeografico e caratteristiche morfologiche. Gli autori forniscono evidenza dell’esistenza, all’interno del gruppo monofiletico di due cladi fratelli. Il primo comprende l’uomo, l’orango e gli ominidi fossili. Il secondo, lo scimpanze’, il bonobo ed il gorilla. Una specie ancestrale distribuita su tutte le aree biogeografiche esisteva almeno 13 MYA. Questa ipotesi indica che la linea evolutiva risultante in Homo sapiens sapiens ha nell’orango la grande scimmia filogeneticamente piu’ vicina.
 

guly

Forumer storico
Caro Guly,
non esiste l'ipse dixit e la cienza non procede dall'alto, ma semmai dal basso (..sara' mai che per questo le donne portano le gonne?).
Il naproxcinod ha minori effetti gastrointestinali e ci sono diversi studi in proposito. In realta' la prima volta che mi fu nominato il naproxcinod un farmacologo ne parlava proprio per questo motivo.
Gli effetti gastrointestinali fino alle emorragie sono un evento evidente e problematico, ma l'aumento della pressione arteriosa e' un evento che il paziente non nota finche' non e' piu' o non e' piu' in grado di svolgere una vita normale.

Ripeto. Il naproxcinod non cura (il paziente resta con l'artrite), allevia come il naproxene con minori effetti collaterali sia sulla pressione arteriosa sia sulla mucosa intestinale.
DElle due l'una: o alla FDA sono figli di madre ignota da circa 25 generazioni oppure il naproxcinod sara' in farmacia.

quindi ora come tu dici mi pare chiaro che gli effetti gastrici ci sono comunque anche se in forma minore.per quanto riguarda il fatto che siano secondari rispetto all'aumento pressorio e' un po' relativo perche'so di casi di persone che per un uso sconsiderato di antinfiammatori FANS hanno avuto delle emorragie gastriche che li stavano portando nell'aldila'senza che se ne accorgevano.del fatto che il naproxicinod cura solo gli effetti (dolore) dell'artrite lo avevo capito perche' ho letto che ci sono studi che stanno cercando di eliminare proprio la causa (artrosi) o addirittura lòa sostituzionti e delle cartilagini infiammate.certo sono ancora un po' indietro e speriamo arrivino un po' piu' tardi quando magari il naproxcinod e'approvato,se no ci potrebbero mettere all'angolo.
 

guly

Forumer storico
Detto questo..se a luglio non e' approvato ci vediamo al golgota..porta la croce in quercia fastigiata (please).

no a te non ti metterei sulla croce perche'sei sempre stato misurato ed equilibrato.altri invece..........................spero in primis per tutti e in secondis:)per loro che tutto vada bene,se no altro che croce e golgota.al confronto sarebbe una passeggiata in collina:D
 

guly

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chiedo venia... Piccola digressione su Homo sapiens
L’origine dei primati è stimata a circa 65 MYA, anche se altre stime datano l’origine a 85MYA ed altre ancora a 165MYA. Assumendo che l’origine dei primati sia avvenuta 65 MYA, allora la divergenza dagli oranghi dovrebbe essere stimata a circa 12-16 MYA, mentre la divergenza dagli scimpanzè avrebbe avuto luogo circa 6-5 MYA. A partire da un Homo sapiens arcaico (Homo heidelbergensis) vissuto 650-500K anni orsono, si sarebbero poi originate diverse specie oggi estinte, e tra di esse l’uomo di Neanderthal, vissuto probabilmente per 250K anni. Homo neanderthalesis certamente esisteva 130K anni orsono e si estinse circa 28000 anni orsono. L’unica specie sopravissuta è Homo sapiens sapiens, originatosi circa 200-100Ka orsono. I reperti fossili di Omo (196Ka) e soprattutto di Herto (154-160 Ka) in Etiopia permettono di concludere che anatomicamente la nostra specie era gia’ definita 200-150Ka anni orsono. Con molta probabilita’, Homo sapiens sapiens inizio’ il suo viaggio circa 160K anni orsono, in Africa orientale. Le prime evidenze di attivita’ simbolica da parte di Homo sapiens sapiens sono databili a circa 100-80Ka orsono. Il che suggerisce che forse l’origine di Homo sapiens sapiens moderno sia avvenuta in un lasso circa 100-120Ka. In ogni caso, circa 70-50Ka orsono la nostra specie ando’ incontro ad esplosione demografica e migrazione (ad esempio migrando in Europa circa 40Ka orsono).
I genomi di Sapiens e dell’uomo di Neanderthal, di cui il 60% del genoma nucleare è stato sequenziato, sono identici al 99,5%, e la loro divergenza dovrebbe essere iniziata circa 600-500K anni orsono. La sequenza del genoma nucleare dell’uomo di Neanderthal fornirà interessanti dati sull’entità delle sostituzioni amminoacidiche e su eventuali diversità in regioni non codificanti tra i due genomi. Al momento e sulla base delle evidenze ottenute finora (i.e. incomplete) sembrerebbe che non ci sia stato scambio significativo di informazione genetica dal Neanderthal al sapiens sapiens.
Tornando ai primati, si ritiene che tra i 12 ed i 6 MYA l’attività di duplicazione di sequenze del genoma venne ad essere velocizzata negli ominidi. Ad esempio, i SINE (Short INterspersed Elements), un tipo di elementi genetici mobili tra cui la sequenza Alu, sono 3 volte più abbondanti in Homo sapiens che nello scimpanzè. Homo sapiens ha inoltre due sottofamiglie di Alu specifiche, mentre lo scimpanzè possiede due retrovirus non presenti nel genoma umano. Complessivamente, il nostro genoma si distingue da quello dello scimpanzè per circa l’1.0 % a causa di SBS (Single Base Substitution), mentre le indel (inserzioni/delezioni) sono responsabili della differenza dell’1.5% nella sequenza del DNA eucromatinico. Gran parte (98,6%) delle indel sono inferiori alle 80 bp, e spesso inferiori alle 20 bp, anche se nel 46% dei casi le indel consistono di un solo paia di basi. A livello del proteoma, il 29% delle proteine umane è identico a quelle dello scimpanzè, mentre le altre proteine differiscono di solito per uno o due amminoacidi, o per sostituzione o per delezione ( Nature 2005, Chimpanzee sequencing consortium).
Hahn et al (2007) hanno stimato che 100 geni per milione di anni vanno incontro a duplicazione genica, il che indicherebbe un 6,4% (1418/22000 geni) di differenza tra uomo e scimpanzè. Gli umani hanno acquisito 689 nuovi duplicati genici e perso 86 geni rispetto agli scimpanzè. Inoltre gli scimpanzè hanno perso 729 copie di geni, che gli umani posseggono. Queste osservazioni hanno esteso l’attenzione dalla regolazione dell’espressione genica, alla duplicazione ed alla perdita di geni. Conseguentemente, Hahn e colleghi concludono che “la duplicazione e la perdita di geni ha avuto un ruolo nell’evoluzione della specie umana sostanzialmente simile a quello avuto dalle modifiche di geni esistenti” (Hahn et al., 2007). Incidentalmente, la presenza di polimorfismo a livello di geni duplicati, apre ulteriori ed interessanti prospettive all’analisi dei genomi delle popolazioni attuali di Homo sapiens.
Queste ricerche si basano sulla convinzione/assunzione che la similarita’ molecolare (i.e. omologia di sequenza, in ogni caso 96,5 % (orango) e 98,4 % (scimpanze’) sia indicativa di omologia dovuta ad origine comune. Non e’ necessariamente cosi’. In tal senso, Greham e Schwartz (2009) hanno rianalizzato la filogenesi degli ominoidi con grande corpo (uomini, scimpanze’, gorilla, orango, bonobo) alla luce di un modello biogeografico e caratteristiche morfologiche. Gli autori forniscono evidenza dell’esistenza, all’interno del gruppo monofiletico di due cladi fratelli. Il primo comprende l’uomo, l’orango e gli ominidi fossili. Il secondo, lo scimpanze’, il bonobo ed il gorilla. Una specie ancestrale distribuita su tutte le aree biogeografiche esisteva almeno 13 MYA. Questa ipotesi indica che la linea evolutiva risultante in Homo sapiens sapiens ha nell’orango la grande scimmia filogeneticamente piu’ vicina.

cacchio coxy questo me lo leggo domattina a mente fresca altrimenti mi scoppia la testa.
 
Stato
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