Indici Italia ............Non ci sono azzi, il mercato USA è destinato a scendere....+ degli altri. (7 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Bè....però io ho scritto una cosa ben precisa....e cioè che quando "Solide Big Cap si presentano con rendimenti a 2 cifre...." non società di difficile valutazione.......guarda che valutare l'affidabilità di una GE (come esempio industriale, può essere ENI a casa nostra ad esempio)...di una GS(a livello bancario, UCG a casa nostra)....di una Microsoft(nell' IT...a casa nostra bè...non saprei...:D)....è più facile che valutare l'affidabilità di un governo...... Governi democratici in Italia non hanno 100 anni....GE, FORD....ecc... li hanno oltrepassati....;).....vuoi che non paghino i dividendi....:D:lol:

L'esempio Japponese è un caso di deflazione di lungo periodo.....ma appunto è un caso.....differente se pur con basi simili a quanto avvenuto in USA con i Subprime.....anche per i Nippo ci fù alla base una feroce speculazione Immobiliare che gonfiò i prezzi degli immobili a cifre assurde....ma la differenza stà appunto nelle cifre.....molto più che doppie in termini percentuali rispetto a quanto avvenuto in USA.....e con un 'economia molto più fragile di base.......inoltre le modalità di discesa furono sostanzialmente differenti.....il governo Jappo cercò di arginare con ogni mezzo speculazioni eccessive al rivescio.....cercando di attuare un soft landing.....che poi li portò ad infilarsi in un Cul-de-sac....costringendo il governo a portare il costo del denaro a ZERO...in un momento in cui l'economia non dava ancora segni di ripresa.....l'effetto fù disastroso....come tutti sappiamo.....
Ma son cose diverse da quelle avvenute in USA.....gli USA hanno uno standard di vita da difendere basato sul capitalismo e sul mercato....i Jappo non l'avevano e di fatto sulla loro vita l'effetto deflattivo pluriannuale ha avuto effetti diversi da quelli che avrebbe se accadesse in USA...



Appunto....ma l'effetto finale dell'acquisto di BOND da parte della cina è stato differente rispetto a quello (più in piccolo) che magari può venir fuori dall'acquisto di BOND da parte di un fondo internazionale....



Guarda sul flusso di cassa che ne può derivare per le società posso concordare....ciò su cui sono scettico è l'effetto che esso può avere sui mercati.....bisogna vedere Gipa....non è detto....;)



Comunque bella discussione....:D:up:

parlavamo di valutazione:

Quante società presenti nello spoore negli anni 70 esistono ancora?
le solide big cap di oggi possono essere le nifty fifty di 5 anni fa, se il mercato decide di sottovalutare i titoli anche buoni per un decennio lo fa andamento dell'obbligazionario in salita o in discesa.

Sul giappone ho gia detto che non è un esempio, le dinamiche attuali non potranno essere uguali al Giappone.

Sui bond si parlava di correlazione o meno, gli acquisti Cinesi hanno un impatto sulla correlazione come qualunque altro comportamento di qualunque operatore con un certo spessore o di qualunque considerazione che diventa di massa.

Sui fondi pensione guardati quanto mercato detengono, poi guardati quale è la loro esposizione attuale sui mercati e poi guarda quale era ad inizio 80 e trai le tue conclusioni. ;)

Ciao:)
 

Cogito ergo loss

Forumer attivo
Bè....però io ho scritto una cosa ben precisa....e cioè che quando "Solide Big Cap si presentano con rendimenti a 2 cifre...." non società di difficile valutazione.......guarda che valutare l'affidabilità di una GE (come esempio industriale, può essere ENI a casa nostra ad esempio)...di una GS(a livello bancario, UCG a casa nostra


Comunque bella discussione....:D:up:

Ciao Drenaggio,
parto proprio dalle ultime parole perchè mi son state tolte di bocca: effettivamente ogni tanto per fortuna salta fuori un thread in cui si ragiona e ci si strizza un po' il cervello -) -)

Detto questo, volevo solo osservare riguardo ai dividendi che danno "rendimenti a 2 cifre", che non sono del tutto d'accordo circa il fatto che "sostengano" il mercato, se non magari nella fortunata coincidenza che ci si trovi in prossimità dello stacco cedole con queste ultime già deliberate.

Altrimenti, come detto da altri, in un contesto di tassi molto e insistentemente bassi - un po' come ora - questo segnala proprio la debolezza dell'economia e fporta quindi a far presupporre a un potenziale investitore l'insostenibilità di lungo periodo di quei dividendi.
Non solo, ma le stesse società tendono "automaticamente" a ridurli...chi glielo fa fare a mantenerli eguali se sanno che - viste le alternative - resterebbero decenti e appetibili anche con sostanziosi tagli ?
L'esempio l'abbiamo avuto con la società principe dei dividendi, Enel... 3-4 anni fa quando il titolo salì portò il dividendo da 36 a 49 cent, poi lo ha ridotto di nuovo, quant'è adesso ?
E infine, oltre alle perplessità che sorgono sulla sostenibilità dei dividendi, se i tassi bassi segnalano economia debole sorgono anche i dubbi che, investendo su un titolo - per quanto big - quanto ricevuto coi dividendi venga restituito (con gli interessi) sotto forma di perdita in conto capitale (vedi sempre Enel, ma anche la stessa Eni) o ancor più la GE che citi tu: rendimenti a due cifre....ma quanto ha perso ?

D'altro canto, perchè le stesse banche - quelle che più dovrebbero avere il polso della situazione economica - depositano montagne di soldi a tassi infimi anzichè investire a tutto spiano da "cassettiste" in big cap ?
E fanno tutt'al più trading di breve respiro infischiandosene del discorso dividendi ?

Ciao
 

gipa69

collegio dei patafisici
scusa ma con tutto il rispetto per le tue opinioni ma secondo te gli stati hanno deficit al 10% del PIL e fanno QE per avere deflazione?
Se avessero voluto deflazione bastava non fare niente. Questa idea che ci sia un grande fratello che progetta la deflazione per raccattare soldi a tassi bassi e poi far partire l'inflazione mi sembra un po' senza senso. Diciamo che Bernake sta cercando di evitare in tutti i modi la deflazione, diverso invece è domandarsi cosa faranno nel caso in cui ci rimpiombassimo.
Non penso che in Europa si seguirà la via inflattiva, in Usa può darsi, ma non ne sono sicuro. Detto questo sui mercati obbligazionari non ci sono solo fessi, come pare da quello che descrivi, c'e' molto smart money che è lungo di bund e tresaury.
Per Drena ti faccio una domanda. Ma è possibile che gli stati e i privati siano sempre più indebitati e a rischio default e le corporations siano piene di cash e utili?
Non c'e' qualcosa che non quadra secondo te?

Emergenti a rischio inflazione, USA nel mezzo ed europa a rischio deflazione, questo è lo stato dell'arte al momento... poi che ogni scelta sia consapevole e voluta è molto probabile ma al momento se guardi le masse monetarie austriache (TMS ecc...) c'è un rallentamento della crescita ma il livello è ancora elevato ed è più elevato bnegli USA piuttosto che in europa.
 

Mercuzio

ex Drenaggio
Per Drena ti faccio una domanda. Ma è possibile che gli stati e i privati siano sempre più indebitati e a rischio default e le corporations siano piene di cash e utili?
Non c'e' qualcosa che non quadra secondo te?

Guarda.....siamo partiti da un discorso......e stiamo scivolndo pian piano su di un altro.....percui conviene riallinearsi....;)
Non ho detto che l'economia stà bene e che le corporation sono piene di soldi.....:)
Il motivo conduttore del 3d era "Deflazione secolare si o no..."

Io ho solo detto che secondo me.....quando si arriva al punto in cui le società maggiormente solide offrono rendimenti elevati (in forza della caduta del titolo a fronte di dividendi sui quali vi sia consensus unianime)
I mercati azionari smettono di scendere e salgono....è sempre stato così....da quando esiste il DJ....
Discese secolari con quotazioni costantemente su livelli infimi per corporation solide e con dividendi sicuri, non ne esistono....l'affare....l'occasione....o come lo si vuol chiamare....viene sempre riconosciuto.......che poi vi sia una settimana nell'arco di dieci anni in cui il titolo scende su quotazioni infime per effetto dello short selvaggio o del panic selling....non fà testo....



parlavamo di valutazione:

Quante società presenti nello spoore negli anni 70 esistono ancora?
le solide big cap di oggi possono essere le nifty fifty di 5 anni fa, se il mercato decide di sottovalutare i titoli anche buoni per un decennio lo fa andamento dell'obbligazionario in salita o in discesa.

Allora ti rigiro la domanda.....Quante azioni servono per costituire un portafoglio che replichi fedelmente l'indice...?:D

Poche....molto poche....;)

Se il mercato decide di sottovalutare i titoli anche buoni dici....?
Ma non è così....
Il mercato (o per meglio dire i grossi investitori) possono lasciar cadere nel dimenticatoio (e lo fanno) titoli a bassa capitalizzazione...illiquidi...ecc...questo capita spesso....ma è un eresia dire che un titolo su cui investe tutto il mondo possa cadere nel dimenticatoio......e questa è una prima ragione per la quale c'è differenza tra una Big Cap e una Small Cap.....
Secondo....posto che nel dimenticatoio le Big Cap ci vanno di rado e solo quando vi siano ragioni fondamentali (rischio di fallimento...), una Big Cap che paga regolarmente da decenni e sulla quale vi sia un consensus generalizzato sul livello dei dividendi non và a quotare per anni a prezzi che generano rendimenti a 2 cifre.....è una cosa che non esiste....


Ciao Drenaggio,
parto proprio dalle ultime parole perchè mi son state tolte di bocca: effettivamente ogni tanto per fortuna salta fuori un thread in cui si ragiona e ci si strizza un po' il cervello -) -)........

.........E infine, oltre alle perplessità che sorgono sulla sostenibilità dei dividendi, se i tassi bassi segnalano economia debole sorgono anche i dubbi che, investendo su un titolo - per quanto big - quanto ricevuto coi dividendi venga restituito (con gli interessi) sotto forma di perdita in conto capitale (vedi sempre Enel, ma anche la stessa Eni) o ancor più la GE che citi tu: rendimenti a due cifre....ma quanto ha perso ?

D'altro canto, perchè le stesse banche - quelle che più dovrebbero avere il polso della situazione economica - depositano montagne di soldi a tassi infimi anzichè investire a tutto spiano da "cassettiste" in big cap ?
E fanno tutt'al più trading di breve respiro infischiandosene del discorso dividendi ?

Ciao

Bè....facendo un discorso del genere mi pare tu dia troppe cose per scontate.......

1) Chi tel'ha detto che nessuno (banche o altro) investe nell'azionario....sai forse tu se effettivamente dall'anno scorso ad oggi non ci siano stati acquisti in ottica di lungo periodo da parte di soggetti istituzionali...?
Se gli indici fra 2 o 3 anni si troveranno sopra ai massimi del 2007 che dirai allora......."Ah...effettivamente qualcuno aveva comprato..." :D

2) Ricordati che per una Berkshire Hathaway ad esempio è indifferente il fatto che i mercati ritornino magari l'anno prossimo a ritestare i minimi rimanendo così per un paio d'anni in fase laterale o discendente....i processi accumulativi di certi soggetti spesso durano anni e possono rimanere in loss per molto molto tempo senza che questo gli faccia ne caldo ne freddo...e intanto acquistano....

3) Ricordati anche che noi dalla nostra remota scrivania....con i nostri poveri convincimenti non possiamo certo avere il polso della situazione....ed è già molto se dopo una buona metà di percorso rialzista svolto ci accorgiamo che effettvamente c'erano stati acquisti....;)


saluti
 

gipa69

collegio dei patafisici
Guarda.....siamo partiti da un discorso......e stiamo scivolndo pian piano su di un altro.....percui conviene riallinearsi....;)
Non ho detto che l'economia stà bene e che le corporation sono piene di soldi.....:)
Il motivo conduttore del 3d era "Deflazione secolare si o no..."

Io ho solo detto che secondo me.....quando si arriva al punto in cui le società maggiormente solide offrono rendimenti elevati (in forza della caduta del titolo a fronte di dividendi sui quali vi sia consensus unianime)
I mercati azionari smettono di scendere e salgono....è sempre stato così....da quando esiste il DJ....
Discese secolari con quotazioni costantemente su livelli infimi per corporation solide e con dividendi sicuri, non ne esistono....l'affare....l'occasione....o come lo si vuol chiamare....viene sempre riconosciuto.......che poi vi sia una settimana nell'arco di dieci anni in cui il titolo scende su quotazioni infime per effetto dello short selvaggio o del panic selling....non fà testo....





Allora ti rigiro la domanda.....Quante azioni servono per costituire un portafoglio che replichi fedelmente l'indice...?:D

Poche....molto poche....;)

Se il mercato decide di sottovalutare i titoli anche buoni dici....?
Ma non è così....
Il mercato (o per meglio dire i grossi investitori) possono lasciar cadere nel dimenticatoio (e lo fanno) titoli a bassa capitalizzazione...illiquidi...ecc...questo capita spesso....ma è un eresia dire che un titolo su cui investe tutto il mondo possa cadere nel dimenticatoio......e questa è una prima ragione per la quale c'è differenza tra una Big Cap e una Small Cap.....
Secondo....posto che nel dimenticatoio le Big Cap ci vanno di rado e solo quando vi siano ragioni fondamentali (rischio di fallimento...), una Big Cap che paga regolarmente da decenni e sulla quale vi sia un consensus generalizzato sul livello dei dividendi non và a quotare per anni a prezzi che generano rendimenti a 2 cifre.....è una cosa che non esiste....




Bè....facendo un discorso del genere mi pare tu dia troppe cose per scontate.......

1) Chi tel'ha detto che nessuno (banche o altro) investe nell'azionario....sai forse tu se effettivamente dall'anno scorso ad oggi non ci siano stati acquisti in ottica di lungo periodo da parte di soggetti istituzionali...?
Se gli indici fra 2 o 3 anni si troveranno sopra ai massimi del 2007 che dirai allora......."Ah...effettivamente qualcuno aveva comprato..." :D

2) Ricordati che per una Berkshire Hathaway ad esempio è indifferente il fatto che i mercati ritornino magari l'anno prossimo a ritestare i minimi rimanendo così per un paio d'anni in fase laterale o discendente....i processi accumulativi di certi soggetti spesso durano anni e possono rimanere in loss per molto molto tempo senza che questo gli faccia ne caldo ne freddo...e intanto acquistano....

3) Ricordati anche che noi dalla nostra remota scrivania....con i nostri poveri convincimenti non possiamo certo avere il polso della situazione....ed è già molto se dopo una buona metà di percorso rialzista svolto ci accorgiamo che effettvamente c'erano stati acquisti....;)


saluti

Cosi come dei titoli che non valgno niente (vedi bolla tecnologica) possono salire alle stelle cosi titoli buoni possono restare per anni sottovalutati.

Le prospettive di utili e dividendi sono da anni superiori ai risultati poi realmente realizzati pensa uno scenario dove il sentiment è opposto. (perchè discutevamo se i fondamentali bastano per comprare un azione a grande capitalizzazione ed essere sicuri che nei prossimi 2 anni guadagneremo)

Inoltre il tuo ragionamento è smentito attualmente dal mercato che ha in questa fase di recupero premiato di più le small cap rispetto alle big cap negli USA basta guardare l'andamento dello spoore equal weight e dello spoore normale: (RSP e SPX) ora questo fattore è stato dato principalmente dal problema dei finanziari da una parte e delle big oil dall'altro ma intanto per il momento cosi' è andata e questo ti fa capire come la replicazione degli indici può inflazionare i rendimenti dei titoli nelle maniere più curiose. ;)
Premetto che ritengo questa fase correttiva momentanea ed immagino poi una ripartenza dell'economia globale e quindi a beneficio delle big cap, beneficio di medio ma non di lungo per le big cap occidentali che entro breve si troveranno a far di conto delle nuove big cap emergenti.
Ed allora per una GE e anche per una Microsoft le prospettive di utile e dividendo potrebbero pesantemente risentirne anche se ora non sembra
Personalmente sul mercato ascolto tutto, anche le eresie perchè talvolta le eresie si trasformano in tendenza.

:)
 

storm

Forumer storico
Forse mi sono spiegato male Drena e allora approfondisco.
Il punto che sostengo è se sia possibile che privati e stati siano staindebitati e sull'orlo del fallimento e le corporations sguazzino a lungo in cash e utili?
Non contestavo che le corporations abbiano cash e utili, ma il fatto che sia una situazione sostenibile e duratura con debito privato e pubblico in crescita.
Può succedere che lo stato decida di alzare le tasse come negli anni '30 per tutelare i servizi essenziali oppure che i cittadini diminuiscano drasticamente i consumi, come già stanno facendo. Se calano gli utili caleranno anche i dividendi.
 

MM(mistermib)

Forumer storico
The Only Things That Matter… And No One Talks About



Phoenix Capital Research on 08/12/2010 22:53 -0500

  • Today, most pundits are growing increasingly concerned that we are headed for a “double dip” recession. I think this view is idiotic as the US “recovery” was in fact nothing more than a small bounce in economy activity within the context of a DEPRESSION.
Regardless, the stooges are out again in full force proclaiming that the US economy is in trouble again (duh), that the Stimulus high is wearing off (duh again) and that the only solution is to issue more Stimulus and money printing to stop another economic contraction (WHAT!?!).

Let’s be honest here. The money printing and Stimulus DIDN’T work last time. All it did was buy time. Indeed, from an economic perspective, the only thing the Feds can claim with any certainty is that the Stimulus produced a bunch of economic data points that were questionable in authenticity (GDP, inflation, employment, etc) many of which have since been revised lower (GDP again).

If the best evidence you can come up with for justifying Stimulus spending is a bunch of accounting gimmicks, why even bother spending the money at all? I mean, if you want to measure success by just fudging a bunch of numbers, why not SAVE the money and just crank out a bunch of nonsensical data from thin air?

Indeed, why not say that we’ve got 17% GDP growth and employment of 500%? Sure our economic researchers would lose all credibility, but they’re already doing that anyway, and at least by simply making stuff up we wouldn’t be ruining the US’s balance sheet and wasting money in the process.

This real issue with US economic policy today is that no one in a position of power actually has a clue how to address the structural issues in the US economy. Either that, or they willingly ignore the obvious for the sake of career risk, choosing instead to take a “wack a mole” approach to handling economic issues: applying the same solution (spend money) to every problem that raises its head.

The fact of the matter is that the US economy, on a structural basis, is BROKEN. Starting in the early ‘70s, we outsourced our manufacturing and began shifting to a services economy (particularly financial services). We also outsourced our wealth to Asia, OPEC, and Wall Street.

Because of this, the average American has seen his income dramatically in the last 30 years. This is obvious to anyone with a functioning brain. Forty years ago one parent worked and people got by. Today both parents work (if they can find jobs) and still can’t have a decent quality life.

THESE are the items that matter for economic growth: jobs and income. If you want people to have money for them to spend and consequently boost economic growth, they need to have decent jobs that pay them well.

However, instead of focusing on these factors, the pundits and powers that be focus on peripheral issues like stock market levels and housing prices. Don’t get me wrong, these two markets matter in terms of retirement and savings (they’re the two largest stores of wealth for most approaching retirement). But people don’t pay for goods and services using stock gains or home equity (at least not since the Housing bust).

No, people pay for things using money they make from their jobs.

Tax credits, stock market manipulation, QE… all of these solutions address asset prices, but NONE of them address income growth: the primary source of funding people need to BUY assets. Put another way, all of the Feds’ efforts have been directed towards financial speculation NOT economic fundamentals.

Until this changes, the US economy is doomed. The consumer drives the US economy and the consumer’s income is the fuel. And we’re fast running out of gas.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Due elementi da aggiungere alla nostra piacevole conversazione: :D:)

Huge Pimco Bond Fund Cuts Back on US Debt
Reuters | August 13, 2010 | 04:01 PM EDT
The world's biggest bond fund, Pimco's $137 billion Total Return Fund, cut its market value weighting in government-related debt to 54 percent at the end of July from 63 percent at the end of June, Pimco data showed on Friday.

The category of government-related debt refers not only to nominal Treasurys, but also to Treasury Inflation Protected Securities (TIPS), agency debt, interest rate swaps, Treasury futures and options and FDIC guaranteed corporate securities, Pimco said.

Ora dal 63% al 54% su 137 billion vuol dire che ne mese di luglio mentre i bond facevano un bel rally il piu grosso fondi Pimco ha venduto 12 miliardini di obbligazioni governative mentre il mercato è cresciuto, di poco ma è cresciuto, quindi chi comprava era qualcun'altro di grosso.

Poi invece sui fondi pensione USA e la loro posizione attuale:
 

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Mercuzio

ex Drenaggio
Cosi come dei titoli che non valgno niente (vedi bolla tecnologica) possono salire alle stelle cosi titoli buoni possono restare per anni sottovalutati.

Le prospettive di utili e dividendi sono da anni superiori ai risultati poi realmente realizzati pensa uno scenario dove il sentiment è opposto. (perchè discutevamo se i fondamentali bastano per comprare un azione a grande capitalizzazione ed essere sicuri che nei prossimi 2 anni guadagneremo)

Non si ragiona così (secondo me)......porre ogni titolo sullo stesso piano è un errore bello e buono....
Premesso che l'Analisi fondamentale, come la intendo io (essendo un ex cassettista posso parlarne, ne ho esperienza diretta...:D) non è solo la valutazione dei numerelli di bilancio....ma anche una vera e propria analisi del business model e del settore di pertinenza.....quindi và al dilà dei numerelli, che da soli allora si, porrebbero ogni titolo alla stessa stregua...
Dal mio punto di vista non si può considerare nello stesso modo una conglomerata globale come GE e ad esempio Caterpillar Inc.... sui numeri di bilancio sono confrontabili....ma la storia delle due società è differente....ed è chiaro a chiunque che la prima è migliore della seconda (non lo dico perchè ci lavoro)....
Quindi (secondo me) sbagli a fare di tutta l'erba un fascio.....una buona azione non viene sottovalutata per decenni....e nemmeno finisce fuori dai riflettori....
I titoli che possono soffrire di carenza d'attenzione da parte del mercato appartengono a categorie ben precise:
1) New entry...
2) Illiquidi
3) Società in crisi profonda

Non soffrono di quel male:
1) Old stock con business model solido, liquide, diversificate...

Tanto per chiare ancora meglio cosa intendo:

Una buona azione può certamente scendere in borsa....e la discesa può riflettere varie dinamiche, eccessiva speculazione al rialzo precedente ad esempio...oppure un effettiva crisi industriale.....ma....su un buon titolo cosa accade....
Prendiamo ad esempio la solita GE....
A Marzo '09 taglia i dividendi del 68% (da 30 cents circa a 10 cents a trimestre).....il titolo piomba al ribasso sui 6 dollari.....

Ora....a 6 dollari....(mi pare il minimo sia stato sui 5,80-5,90...comunque non cambia...)....il titolo paga un rendimento del 7% circa.... bene....a quella quota hanno comprato a palate....ma che dico a palate...a vagonate....capisci...?;)
Su un titolo valido le discese possono solo riflettere i cambiameti avvenuti a livello di gestione..... per capirci.....taglio dividendi.....il titolo rende meno, ok allora si scende....ma fino a dove..? Indefinitamente forse...? Nono....:no:solo fino a che il rendimento non diventa appetibile.....quota che è benissimo calcolabile con i famosi numerelli.....se il dividendo di GE è 10 cents a trimestre il titolo non striscerà mai e poi mai a 1 dollaro per 10 anni consecutivi....questo telo puoi levare dalla testa.....sarebbero 10 anni con rendimenti del 40%....vorrebbe dire se accadesse che nessuno stà comprando.....ti pare possibile non comprare un titolo del genere a quelle condizioni....? cioè....altrimenti ci prendiamo in giro.....;)
Quello che voglio dire è che i numeri dei fondamentali hanno VALORE su titoli solidi...e fanno da punto di riferimento per i grossi investitori....per un semplice motivo....e cioè che nessuno si sogna di mettere in dubbio la solidità di GE.....il business model, la potenza industriale e politica, il livello di diversificazione industriale.....sono fatti acclarati da 100 anni di storia...non c'è da discutere su quelli......chiaro il concetto..?
Questa è la differenza....
I titoli che strisciano sottocoperta per anni ed anni...inascoltati dal mercato....non hanno queste caratteristiche.....stop!:-o

Inoltre il tuo ragionamento è smentito attualmente dal mercato che ha in questa fase di recupero premiato di più le small cap rispetto alle big cap negli USA basta guardare l'andamento dello spoore equal weight e dello spoore normale: (RSP e SPX) ora questo fattore è stato dato principalmente dal problema dei finanziari da una parte e delle big oil dall'altro ma intanto per il momento cosi' è andata e questo ti fa capire come la replicazione degli indici può inflazionare i rendimenti dei titoli nelle maniere più curiose. ;)
Premetto che ritengo questa fase correttiva momentanea ed immagino poi una ripartenza dell'economia globale e quindi a beneficio delle big cap, beneficio di medio ma non di lungo per le big cap occidentali che entro breve si troveranno a far di conto delle nuove big cap emergenti.
Ed allora per una GE e anche per una Microsoft le prospettive di utile e dividendo potrebbero pesantemente risentirne anche se ora non sembra
Personalmente sul mercato ascolto tutto, anche le eresie perchè talvolta le eresie si trasformano in tendenza.

:)

Via Gipa.....anche qui.....se vuoi ti parlo come fece Mike alla signora Longari.....:D
Lei mi cade sull'uccello...!:lol::lol:

La salita da marzo '09 ad oggi stà rispecchiando lo schema classico della rotazione di categoria....
Su rialzi di lunga durata (e questo ormai essendo passato più di un anno lo è a pieno titolo)....
PRIMA PARTONO LE BIG CAP....
POI LE SMALL....

Chiaro che le percentuali di crescita delle Small Cap sono sempre maggiori rispetto a quelle delle Big....e se si osserva il mercato dopo una bella salita di lungo....si vedrà sempre che in termini percentuali le Small sono state superiori......non vorrai mica che una Microsoft con la capitalizzazione di borsa che ha, mi faccia un + 1000% in 2 mesi come invece può fare ad esempio Cell therapeutics....;)

Il dato quindi non stupisce......io non mi spetto di tornare ai livelli del 2007 in breve tempo....quindi può darsi che in futuro non ci aspettino "salitone" e da questo punto di vista è significativo appunto il fatto che le Small abbiano già superato le Big come rendimento percentuale....significa che il mercato nel prossimo futuro non farà grandi numeri come quelli avuti da marzo '09 ad oggi..:)

Saluti...:up:
 

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