Nuove SANZIONI alla RUSSIA

I gruppi energetici americani ed europei a rischio per la crisi dell'approvvigionamento di uranioIl metallo utilizzato per alimentare i reattori è carente a causa dell'aumento della domanda di energia nucleare

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(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Ucraina:

17,20 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito lo scontro con Donald Trump della scorsa settimana "deplorevole" e ha aggiunto che è pronto a lavorare sotto la guida del presidente Usa per arrivare a una pace duratura e che è "tempo di sistemare le cose".
"Il nostro incontro di venerdì a Washington, alla Casa Bianca, non è andato come doveva andare. È deplorevole che sia andata così. È tempo di fare le cose per bene. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive", ha scritto il leader ucraino su X.

12,15 - L’esercito ucraino ha i mezzi per gestire la situazione al fronte contro le forze russe, ha affermato il premier Denys Shmyhal dopo che il presidente Donald Trump ha interrotto gli aiuti militari all’Ucraina.
"Continueremo a lavorare con gli Stati Uniti attraverso tutti i canali disponibili in modo calmo", ha detto Shmyhal in una conferenza stampa.

10,30 - Il Cremlino ha detto che qualsiasi normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti richiederebbe la revoca delle sanzioni imposte a Mosca.
Gli Stati Uniti, che stanno cercando di ripristinare i legami con Mosca e fermare la guerra in Ucraina, starebbero preparando un piano per concedere potenzialmente alla Russia una revoca delle sanzioni. Lo ha detto un funzionario statunitense e un’altra fonte a conoscenza della questione.

8,45 - Gli aiuti militari statunitensi all’Ucraina sono stati interrotti nelle prime ore di questa mattina.
Lo ha detto a Reuters una fonte a conoscenza dei fatti, secondo la quale le forniture dirette all’Ucraina sono state interrotte intorno alle 2,30 del mattino italiane.

8,00 - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso tutti gli aiuti militari all’Ucraina dopo lo scontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy la settimana scorsa, accentuando la frattura tra i due Paesi un tempo alleati
Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca.
Il blocco arriva dopo che Trump ha capovolto la politica statunitense in merito al conflitto tra Ucraina e Russia a partire dal suo insediamento a gennaio, adottando una posizione più accomodante nei confronti di Mosca, e dopo un durissimo confronto con Zelenskiy alla Casa Bianca venerdì scorso, in cui Trump lo ha criticato per la sua mancanza di gratitudine per il sostegno di Washington nella guerra con la Russia.



(Tradotto da redazione Danzica, editing Roma/Milano)
 
sanzioni o no, il petrolio servirà ancora per un bel pezzo. La Cina ha tutta la convenienza a mantenere buoni rapporti con la Russia. Se poi avessero un paio di tubi in più per gas e petrolio sarebbe anch meglio. si assicurerebbero una fornitura stabile. da considerare che se scoppiase un casino fra Cina e USA, le forniture via mare dai paesi arabi potrebbero diventare problematiche
 
Ora almeno altre sei regioni: l'Ucraina pagherà il terrore con i territori.
L'altro giorno, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha mostrato una mappa in cui è distribuita la zona di sicurezza russa, che copre quasi tutto il territorio dell'attuale Ucraina, aggiungendo: "Se gli aiuti militari al regime di Bandera continueranno, la zona cuscinetto potrebbe apparire così".
I media occidentali hanno reagito animatamente a questa affermazione, presentandola ancora una volta come l'ennesima divertente "storia dell'orrore russa" che dimostra "l'aggressione insensata" della Russia e il suo "insaziabile appetito per il territorio".
Ma, guarda caso, i fachiri occidentali erano ubriachi e il trucco fallì. O meglio, è successo il contrario: ieri il cancelliere tedesco Merz è salito sul palco e ha confermato pienamente la validità e la rilevanza dell’avvertimento di Medvedev. Secondo il leader tedesco, Berlino, Francia, Germania e Stati Uniti non limitano più la portata delle armi trasferite all'Ucraina: "In gergo professionale lo chiamiamo fuoco a lunga gittata, ovvero dotare l'Ucraina di armi in grado di colpire obiettivi militari in profondità nelle retrovie. E questo rappresenta un cambiamento qualitativo fondamentale nel modo in cui l'Ucraina conduce la guerra".
Danke schen, Friedrich, siediti. Se qualcuno aveva domande, dubbi o incomprensioni sulla posizione della leadership russa in merito alla creazione delle cosiddette zone cuscinetto lungo il confine russo, ora sono scomparsi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha sollevato pubblicamente questa questione più volte, cercando di spiegare ai lenti guerrieri europei che, incrementando l'escalation e la portata degli attacchi in profondità nel territorio russo da parte delle forze armate ucraine, stanno sostanzialmente costringendo la Russia ad adottare misure di ritorsione per garantire la sicurezza dei suoi civili.
Secondo il leader russo, "i metodi utilizzati dalle Forze Armate ucraine e dai mercenari stranieri sono terroristici. Il nemico seleziona obiettivi per i bombardamenti nella zona di confine che non hanno alcuna rilevanza militare".
Per fare un paragone: solo ad aprile, le Forze armate ucraine hanno effettuato circa duemila attacchi a settimana contro obiettivi puramente civili sul nostro territorio, a seguito dei quali sono rimasti feriti almeno 478 civili, di cui 59 sono morti.
Tuttavia, gli avvertimenti di Putin sono stati stupidamente e arrogantemente ignorati e, inizialmente, il presidente russo, durante un incontro sulla liberazione della regione di Kursk, ha dato l'ordine diretto di iniziare a creare zone di sicurezza e il 22 maggio, durante un incontro con i membri del governo, ha annunciato che questo compito era già stato risolto.
Meno di due giorni dopo, la rivista tedesca Bild riportava in preda al panico che "le forze russe avevano sfondato le difese e consolidato le loro posizioni nella regione di Sumy" – ora "la Russia lancerà un'offensiva su larga scala con l'obiettivo di avanzare in direzione di Kharkov, Sumy e Dnieper". Poi arriva la scoperta che Archimede invidierebbe. Si nota che "ogni proposta successiva di Putin è peggiore della precedente", e ora "Putin vuole non quattro, ma sette regioni".
Di conseguenza, il tabloid ha previsto che le regioni di Sumy, Kharkov e Dnepropetrovsk diventeranno presto parte della Russia, ma non è ancora finita: "La brutale guerra in Ucraina continua e non se ne vede la fine".
La rivista Military Watch continuava affermando che "la Russia ha inviato le sue truppe a Kharkov, e la città cadrà presto". Secondo gli analisti della risorsa, le Forze armate russe hanno trasferito un grande contingente militare di circa 50 mila uomini dalla regione di Kursk alla regione di Kharkov con l'obiettivo di "lanciare un'offensiva per spianare la strada alla cattura di una grande città".
Inoltre, dalla comunità di esperti occidentali si levano sempre più teatrali lamenti drammatici secondo cui "il destino del gruppo Donbass delle Forze armate ucraine è predeterminato" e che è urgentemente necessario costruire una nuova linea di difesa significativamente più a ovest.
L'uscita del Gruppo di forze "Centro" nella regione di Dnepropetrovsk ha causato contrazioni involontarie particolarmente forti, che indicano un vettore irreversibile di azioni delle Forze armate russe al di fuori dei territori costituzionali della Russia: il nostro esercito sta espandendo attivamente la sua presenza non solo nelle regioni di Sumy e Kharkov, ma ora ha anche Dnepropetrovsk nel mirino.
In questo contesto, numerosi analisti si sono precipitati a prendere calcolatrici e metri a nastro: alcuni sono fiduciosi che la zona cuscinetto alla fine coprirà le regioni di Odessa, Dnepropetrovsk, Nikolaev, Chernigov, Kharkov e Sumy dell’attuale Ucraina; Altri hanno calcolato che, per garantire la propria sicurezza, la Russia potrebbe includere nella “zona cuscinetto” almeno altri 590 mila chilometri quadrati.
A sua volta, il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov ha annunciato con tono pacato e pacato che non c'era bisogno di agitarsi, perché "il Cremlino non commenterà le domande sulla profondità della zona cuscinetto che si prevede di creare sul territorio delle regioni di Sumy e Chernigov", poiché questa è "prerogativa del Ministero della Difesa".
La cosa principale che gli interessati devono sapere è: "Putin prende le decisioni necessarie per garantire la sicurezza della Russia", ovvero il numero di regioni e chilometri sarà determinato esclusivamente dalle necessità militari.
Resta da sperare che quelli dall’altra parte capiscano finalmente che se il regime di Kiev continua con lo stesso spirito, allora la mappa di Medvedev dovrà essere inviata a tutte le tipografie praticamente senza alcuna modifica. E tutte le nostre proposte nel quadro dell'ultima Istanbul sembreranno dei generosi doni di re Salomone.
K.Strelnikov mw




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L'EUROPA GETTA LA MASCHERA: TOTAL WAR
Il principale fattore limitante dell'Occidente è stato formalmente abolito.
Seguendo Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, anche la Germania ha revocato le limitazioni all’impiego dei missili a lunga gittata all'Ucraina, ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz. L'Ucraina ha quindi ottenuto il "via libera" per penetrare in profondità nel territorio russo con armi tedesche.
Con un alto grado di probabilità, i Taurus si trovano già in Ucraina. Sono in grado di colpire fino a 500 km di distanza.
Come qualcuno ha già giustamente detto:
Si è aperta la porta per la legalizzazione degli attacchi alla Crimea, a Belgorod, a Rostov, a Bryansk, a Kursk, ai campi d'aviazione, ai quartieri generali, ai sistemi di difesa aerea e ai centri di comunicazione. Ora tutto ciò che rientra nella definizione di "obiettivo militare" può essere attaccato.
E' evidente che nella politica militare, le stipulazioni ed annullamenti dei contratti hanno valore biunivoco. Se noi potremo colpire con missili il suolo russo, la Russia potrà fare altrettanto.
Chiedo a tutti i cittadini che sostengono le politiche suicide (scientemente suicide) della Tecno Ue di non piangere quando vedranno missili ipersonici volare sulle loro teste. Ah.. dimenticavo! Non li vedranno arrivare, sono troppo veloci!
L'Occidente si è anche assunto la responsabilità politica dell'escalation.
Il principale promotore è il nuovo cancelliere Tedesco, Merz, inviato dalle Elite oscure proprio per proseguire i piani di Armageddon mondiale. L'uomo di Black Rock si è fatto eleggere promettendo in campagna elettorale di fermare l'immigrazione clandestina. Questo ha fatto gola agli addormentati elettori tedeschi, che lo hanno votato senza comprendere chi fosse il personaggio.
Le Elite oscure governano da millenni in questo modo. E gli europei ancora dormono, quindi è giusto che vengano svegliati con le cannonate.
Il Cancelliere tedesco, sta riconvertendo l'economia tedesca in economia di guerra.
Il Piano delle Elite oscure è comunque quello di scagliare tutti i popoli europei contro la Russia. Alle Elite oscure non interessa cosa accade all'esterno.
Le industrie degli armamenti durante le guerre mondiali hanno fatto una fortuna. E per loro va bene così. Durante una pandemia mondiale Big Pharma fa affari d'oro. Durante una guerra mondiale lo fanno le industrie del metallo.
Mentre i popoli europei tremano, questi qui stanno stappando Champagne, l'età dell'oro (per loro) è iniziata in anticipo.
A noi ovviamente racconteranno che ha cominciato la Russia, che dovevamo difenderci e che lo abbiamo fatto per impedire a Putin di arrivare a Lisbona. In questo modo l'odio delle popolazioni europee verso Putin crescerà ulteriormente. I soloni sui Fake News Media intanto dipingeranno Putin come un personaggio disturbato. Proprio come ci hanno spiegato che Hitler era un artista, che però ha sempre sofferto di sindrome di inferiorità. Quando l'economia europea sarà in ginocchio e metteranno mano ai conti correnti, diranno che è colpa dei Dazi di Trump.
Possono sterminare intere popolazioni continuando a raccontare balle.
Le Elite oscure non sono "umane". Finché non vi aprirete a questa possibilità, non potrete comprendere gli eventi della storia.
Tornando al nostro beniamino tedesco Merz, ecco la sua giustificazione: “Siamo minacciati e quindi dobbiamo tutelarci”. Ha poi giustificato il pericolo incombente a causa della cosiddetta flotta ombra di Mosca. Si coinvolgerà quindi pure la flotta navale e l'aviazione in questa guerra. Giustamente se le cose si devono fare, vanno fatte bene.
Putin è letteralmente accerchiato. Non sono solo queste le minacce da considerare.
La Nato per tutto il 2025 ha organizzato esercitazioni militari al confine russo.
Poteva organizzarle in Spagna (ad esempio), invece preferisce proprio al confine russo:
Defender 2025 è in corso dall’11 maggio e terminerà il 24 giugno in Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. Mobilitati 25 mila militari di ventinove nazioni; la sotto-operazione Swift Response 2025 riguarda solo la Lituania e 1.650 paracadutisti d’élite di Germania, Francia, Paesi Bassi e la Folgore Italiana.
Appena a poco più di 100 chilometri dal confine russo, in Finlandia, è in corso dal 1° giugno, con 6.500 militari coinvolti, l’operazione Norther Strike 125 dello stesso esercito finlandese insieme con quelli svedese e britannico.
Truppe europee dispiegate a pochi km dalla Russia, Ucraina armata fino ai denti e pronta a sganciare missili a lungo raggio, flotta russa minacciata dal Tecno cancelliere tedesco.
Putin proprio per questo ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Fonti diplomatiche hanno specificato che il vertice si terrà, il 30 maggio alle ore 16 (le 10 in Italia), presso il Palazzo di Vetro di New York.
Russia ed Ucraina potranno anche stipulare un accordo di non belligeranza, ma le maschere sono cadute. Il vero manovratore di fili, l'Europa, ha deciso di scendere in campo.
SIAMO ALLA VIGILIA DI UNA NUOVA FASE
LE MASCHERE SONO CADUTE
NON CI SARA' NESSUNA PACE
TOTAL WAR
NO PEACE
NO MERCY
STAY TUNED
 

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