Nuove SANZIONI alla RUSSIA

Guardate questo ultimo grafico: stante i prezzi già in area record del 2022 di cui vi parlavo nel mio articolo di ieri, pensate davvero che oltre al danno a livello industriale non sia in ebollizione una nuova ondata rialzista sui prezzi?

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C’era una volta l’Europa, quell’area del mondo geograficamente piccola e centrale nel mondo dal punto di vista geopolitico. Le sue tensioni interne coinvolsero gran parte del resto del pianeta, tant’è che il nostro continente fu causa ed epicentro di ben due guerre mondiali. Oggi è un’area ancora economicamente ricca, forse la più avanzata in tema di diritti, ma ai margini dei processi decisionali e senza avere più in mano il proprio destino. I dati si fanno sempre più impietosi.

Aziende a sconto ed euro debole​

In pratica, oggi come oggi un investitore americano trova sempre più appetibile acquistare “a sconto” un’azienda europea. Anche perché il cambio euro-dollaro è debolissimo. E’ passato da quasi 1,60 del 2008 a meno di 1,05. E punta alla parità, sotto cui è sceso già due anni fa per la prima volta dopo una ventina di anni. Questo spiega il boom di turisti americani, ma anche dal resto del mondo in Paesi come Italia, Francia e Spagna.

 

Il debito pubblico di ottobre si avvicina ai 3.000 miliardi di euro, la crescita annuale resta altissima​

Nel mese di ottobre il debito pubblico italiano è risalito nelle vicinanze dei 3.000 miliardi di euro e preoccupa la crescita tendenziale.
Presto, corri a metterti in salvo in Russia.

E' sempre la solita storia: O mangi la minestra o salti la finestra

Io mangio la minestra e non ci sputo dentro, tu ci sputi e la mangi lo stesso volente o nolente
 
Presto, corri a metterti in salvo in Russia.

E' sempre la solita storia: O mangi la minestra o salti la finestra

Io mangio la minestra e non ci sputo dentro, tu ci sputi e la mangi lo stesso volente o nolente
? vedo che SAI molte cose
???????
troppe!
ma non ci conosciamo e non sai una mazza di me
e soprattutto confondi l'informazione fornita da "investireoggi" con l'operatività
 

Il think tank Bruegel
ha stimato che nel 2024 le importazioni europee di Gnl russo siano aumentate del 23% a 21 miliardi di metri cubi e il portale European Gas Hub ricorda che il terminal Gnl Yamal, nell’Artico russo sul Mare di Kara, contribuisce al 18% della domanda europea, che copre il 78% del suo mercato di destinazione, e nel 2024 i suoi affari sono stati “ostenuti principalmente da maggiori consegne a Francia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi, che complessivamente rappresentano oltre il 90% delle importazioni totali di GNL dell’UE nel 2024”. In particolare, “la sola Francia ha aumentato le sue importazioni di GNL russo dell’80% (o 4 miliardi di metri cubi) rispetto al 2023, diventando il più grande importatore di GNL russo nell’UE”.

Nel frattempo da inizio novembre a oggi il prezzo del gas europeo al mercato Ttf di Amsterdam è salito del 15%, da 40 a 46 dollari al MWh. Sono lontani i picchi di 300 €/MWh del culmine della crisi energetica nell’estate 2022, però se si pensa che prima del Covid-19 il prezzo oscillava stabilmente tra i 15 e i 20 €/MWh si capisce quanto la “nuova normalità” sia costosa e onerosa per un’Europa in bolletta energetica. E con le scorte in calo sarà altrettanto dispendioso ricostruirle l’anno prossimo, arricchendo attori esterni al blocco tra cui il Paese-spauracchio, la Russia, che del freddo europeo continua, seppur meno che in passato, a fare una fonte di reddito.

 

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