Allora, proviamo a confrontare questo bond con quanto presente sul mercato.
La formula usata per calcolare il rendimento è assai diversa da quella di un bond plain vanilla o Eur+spread, per cui la prima cosa da fare dovrebbe essere capire quale bond equivalente (in questo caso Eur+spread) garantisca lo stesso rendimento atteso, da qui a scadenza.
Tutto dipende dall'andamento futuro dell'Euribor, che ovviamente non ci è dato sapere.
Potremmo stimarlo prendendo l'andamento degli ultimi 10 anni e calcolandone la media, ma sappiamo che guidare un'automobile guardando nei retrovisori non è pratica raccomandabile
In questo però, il mercato ci viene incontro, dandoci per una volta la possibilità di capire cosa pensa senza troppi patemi.
Questo tipo di analisi vengono infatti fatte quotidianamente dalle banche, che usano i risultati per i motivi più disparati.
In particolare, quando una banca presta denaro ad un tasso fisso, si espone ad un rischio (esattamente come il privato bondista): che i tassi salgano ed il capitale rimanga 'incastrato' a condizioni poco competitive.
Per coprirsi da questo rischio, la stessa banca può accendere una operazione c.d. di "swap" con una terza parte che sia disposta ad accollarsi questo rischio di tassi, a fronte di una remunerazione: il cosiddetto Interest Rate Swap, o IRS.
Nel contratto IRS, una delle due parti si impegna a pagare il tasso Euribor, mentre l'altra (la banca, in questo caso) si impegna a pagare un tasso fisso e concordato all'inizio: il "tasso swap".
Si tratta pertanto del tasso che il mercato considera equo ricevere (pagare) a fronte dell'obbligo (garanzia) di pagare (ricevere) Euribor per un certo numero di anni. La parte che vende euribor prevede (teme) Eur oltre quel livello, la parte che lo compra lo prevede al di sotto, il tasso swap è il punto di incontro tra queste due opposte visioni.
Attualmente il tasso IRS 10y è al 3,45%, vediamo come questo ci può aiutare nell'analisi del nostro ciofec... bond