ROMA (MF-DJ)--Appena ricevuta dal Tesoro l'autorizzazione ad emettere bond per la liquidità garantiti dallo Stato, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si apprestano a offrire obbligazioni per 3 mld a testa, quindi 6 mld in totale. Lo scrive Il Messaggero spiegando che Fabrizio Viola, a.d. di Vicenza e presidente del comitato strategico di Veneto Banca (di cui è a.d. Cristiano Carrus) valuterà se varare un'emissione unica per ciascun istituto con un collocamento differenziato.
I sei miliardi complessivi dello Stato per assicurare la liquidità rispetto alla fuga dei depositi, prosegue il giornale, si dovrebbero aggiungere agli altri 3,5 mld circa per ricapitalizzare le due banche in occasione della fusione, all'interno del burden sharing tipo B.Mps che richiede la conversione in capitale degli 1,2 mld di bond subordinati. La strada per il salvataggio sembra segnata, difficilmente Atlante potrà seguire la ricapitalizzazione visto che non dispone dei soldi necessari. Pertanto si profila un nuovo intervento del Tesoro.
Per arrivare alla fusione, Viola è alle prese con il piano industriale. Non ha il fiato addosso della Bce con cui si sarebbe incontrato la scorsa settimana insieme a Carrus esponendo i prossimi passi. Il piano di integrazione dovrebbe finire sul tavolo dei consigli del 9 (Vicenza) e 10 (Veneto).
Due giorni fa, continua il quotidiano, il manager avrebbe fornito solo sommarie indicazioni sui prossimi due trimestri e alcune proiezioni future. La banca fusa rivedrebbe l'utile nel 2021. I bilanci 2016 che dovrebbero essere approvati al prossimo board chiuderanno in rosso, scontando 1,5 mld di accantonamenti su crediti, dei quali circa il 60-65% a carico dell'istituto di Montebelluna. Queste rettifiche dovrebbero aumentare in occasione della fusione i cui tempi sono comunque indefiniti.
Sembra che l'altro giorno Viola abbia riferito ai due consigli di averne parlato con la Vigilanza europea: pur prediligendo una tempistica ravvicinata, Francoforte si rende conto della complessità della situazione su cui pende l'incognita delle soluzioni transattive per le litigation da chiudere entro marzo. Comunque per favorire la fusione potrebbe rendersi necessario procedere a ulteriori accantonamenti per circa 2 mld.
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(END) Dow Jones Newswires
February 02, 2017 03:26 ET (08:26 GMT)