Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (17 lettori)

pv78

Forumer attivo
Altra cosa che mi sconcerta: le banche cedono gli NPL al 20% e licenziano migliaia di persone. Gli NPL finiscono in mano a operatori specializzati, che cercheranno di spremere il più possibile i debitori (ex clienti della banca). Risultato finale:
- la banca fa una minusvalenza paurosa, cedendo gli NPL a due carote (20%)
- lo Stato ci mette i soldi per coprire il buco generato dalla cessione degli NPL
- tante persone perdono il lavoro e la banca si sobbarca costi ingenti di lay off.
- i debitori in difficoltà verranno vessati dal nuovo creditore, che non si farà scrupoli ad attivare tutto il possibile per massimizzare il suo profitto.
- l'acquirente degli NPL (che non è un benefattore), si fa lauti profitti comprando al 20% ed incassando il 40%

Morale della favola: macelleria sociale, la banca perde un sacco di soldi, lo Stato paga e il fondo che compra gli NPL si arricchisce.

Non serve un genio per capire che se la banca si tenesse gli NPL e utilizzasse i dipendenti per recuperare i crediti (credo che la rete possa portare a casa tranquillamente il 30-40% degli NPL, conoscendo tra l'altro i clienti e sapendo con chi ha senso calcare la mano), la banca ridurrebbe le perdite, salvaguarderebbe l'occupazione e terrebbe i clienti.

E' una considerazione che vale per tutte le banche.

Secondo me i giornali dovrebbero battere su questo punto.

Gentilissimo,
il semplice problema in questo caso è che le banche nostrane non hanno mai formato personale per questo genere di problemi,dato che non li hanno mai considerati tale.
Infatti sono state le ultime in Europa a svalutare il problema Npl,e solo quando costrette.Si paga quindi un ritardo nell' affrontare il problema.
Se il problema fosse stato affrontato a suo tempo,si sarebbe potuto,con relativa calma,creare il personale adatto allo smaltimento ed al recupero.
Così invece non c'è tempo.
Mio parere,s' intende.....

Cordiali saluti
 

NoWay

It's time to play the game
Altra cosa che mi sconcerta: le banche cedono gli NPL al 20% e licenziano migliaia di persone. Gli NPL finiscono in mano a operatori specializzati, che cercheranno di spremere il più possibile i debitori (ex clienti della banca). Risultato finale:
- la banca fa una minusvalenza paurosa, cedendo gli NPL a due carote (20%)
- lo Stato ci mette i soldi per coprire il buco generato dalla cessione degli NPL
- tante persone perdono il lavoro e la banca si sobbarca costi ingenti di lay off.
- i debitori in difficoltà verranno vessati dal nuovo creditore, che non si farà scrupoli ad attivare tutto il possibile per massimizzare il suo profitto.
- l'acquirente degli NPL (che non è un benefattore), si fa lauti profitti comprando al 20% ed incassando il 40%

Morale della favola: macelleria sociale, la banca perde un sacco di soldi, lo Stato paga e il fondo che compra gli NPL si arricchisce.

Non serve un genio per capire che se la banca si tenesse gli NPL e utilizzasse i dipendenti per recuperare i crediti (credo che la rete possa portare a casa tranquillamente il 30-40% degli NPL, conoscendo tra l'altro i clienti e sapendo con chi ha senso calcare la mano), la banca ridurrebbe le perdite, salvaguarderebbe l'occupazione e terrebbe i clienti.

E' una considerazione che vale per tutte le banche.

Secondo me i giornali dovrebbero battere su questo punto.

Condivido assolutamente... ma serviva un Governo molto forte in grado di dire no alle richieste dei piani alti europei...
 

NoWay

It's time to play the game
Gentilissimo,
il semplice problema in questo caso è che le banche nostrane non hanno mai formato personale per questo genere di problemi,dato che non li hanno mai considerati tale.
Infatti sono state le ultime in Europa a svalutare il problema Npl,e solo quando costrette.Si paga quindi un ritardo nell' affrontare il problema.
Se il problema fosse stato affrontato a suo tempo,si sarebbe potuto,con relativa calma,creare il personale adatto allo smaltimento ed al recupero.
Così invece non c'è tempo.
Mio parere,s' intende.....

Cordiali saluti

Però a mio parere il vero problema è che gli si impone di venderli tutti adesso a dei prezzi insensati...
 

angy2008

Forumer storico
Altra cosa che mi sconcerta: le banche cedono gli NPL al 20% e licenziano migliaia di persone. Gli NPL finiscono in mano a operatori specializzati, che cercheranno di spremere il più possibile i debitori (ex clienti della banca). Risultato finale:
- la banca fa una minusvalenza paurosa, cedendo gli NPL a due carote (20%)
- lo Stato ci mette i soldi per coprire il buco generato dalla cessione degli NPL
- tante persone perdono il lavoro e la banca si sobbarca costi ingenti di lay off.
- i debitori in difficoltà verranno vessati dal nuovo creditore, che non si farà scrupoli ad attivare tutto il possibile per massimizzare il suo profitto.
- l'acquirente degli NPL (che non è un benefattore), si fa lauti profitti comprando al 20% ed incassando il 40%

Morale della favola: macelleria sociale, la banca perde un sacco di soldi, lo Stato paga e il fondo che compra gli NPL si arricchisce.

Non serve un genio per capire che se la banca si tenesse gli NPL e utilizzasse i dipendenti per recuperare i crediti (credo che la rete possa portare a casa tranquillamente il 30-40% degli NPL, conoscendo tra l'altro i clienti e sapendo con chi ha senso calcare la mano), la banca ridurrebbe le perdite, salvaguarderebbe l'occupazione e terrebbe i clienti.

E' una considerazione che vale per tutte le banche.

Secondo me i giornali dovrebbero battere su questo punto.
non fanno così perchè probabilmente hanno i loro interessi a scegliere la via più onerosa come in tutte le cose in cui c'è di mezzo la politica, conta solo arraffare in ogni dove senza pensare al domani, sono dei Re Sole e gli van quasi sempre bene le cose, poi ora hanno pure la scusa che è l'Europa a imporre le regole.
 

varoon

Nuovo forumer
Gentilissimo,
il semplice problema in questo caso è che le banche nostrane non hanno mai formato personale per questo genere di problemi,dato che non li hanno mai considerati tale.
Infatti sono state le ultime in Europa a svalutare il problema Npl,e solo quando costrette.Si paga quindi un ritardo nell' affrontare il problema.
Se il problema fosse stato affrontato a suo tempo,si sarebbe potuto,con relativa calma,creare il personale adatto allo smaltimento ed al recupero.
Così invece non c'è tempo.
Mio parere,s' intende.....

Cordiali saluti

Condividerei il tuo pensiero se la target recovery fosse il 100% o cmq alta. Lì servirebbero competenze.

Partiamo dalla base: la banca cede gli NPL al 20%. Per me chiunque (o quasi) sarebbe in grado di recuperare mediamente il 20% da un debitore che ha la casa ipotecata.

Salire al 30-40%, serve un po' di preparazione, ma non troppa. Vai a trovare il debitore e gli dici "Bella casa, sai, io me la potrei comprare per il 30-40% del tuo mutuo. Mi faccio dare il 15-20% da mia mamma/fratello poi ci metto un altro 15% a debito (con rate che sono 1/6 di quanto paghi tu adesso) e mi compro la casetta". "Come dici? Vorresti farlo tu? Perchè, no? Pensaci e magari vieni in filiale".

La banca realizza il doppio, il dipendente salva il lavoro, il debitore è contento perchè "si compra" la casa e magari rimane cliente della banca.

Lo so, ho semplificato, ma siamo in pieno tempo di crisi, di sharing economy e bisogna pensare in maniera differente.
 

seniortrader

Abbi sempre pazienza
Membro dello Staff
Altra cosa che mi sconcerta: le banche cedono gli NPL al 20% e licenziano migliaia di persone. Gli NPL finiscono in mano a operatori specializzati, che cercheranno di spremere il più possibile i debitori (ex clienti della banca). Risultato finale:
- la banca fa una minusvalenza paurosa, cedendo gli NPL a due carote (20%)
- lo Stato ci mette i soldi per coprire il buco generato dalla cessione degli NPL
- tante persone perdono il lavoro e la banca si sobbarca costi ingenti di lay off.
- i debitori in difficoltà verranno vessati dal nuovo creditore, che non si farà scrupoli ad attivare tutto il possibile per massimizzare il suo profitto.
- l'acquirente degli NPL (che non è un benefattore), si fa lauti profitti comprando al 20% ed incassando il 40%

Morale della favola: macelleria sociale, la banca perde un sacco di soldi, lo Stato paga e il fondo che compra gli NPL si arricchisce.

Non serve un genio per capire che se la banca si tenesse gli NPL e utilizzasse i dipendenti per recuperare i crediti (credo che la rete possa portare a casa tranquillamente il 30-40% degli NPL, conoscendo tra l'altro i clienti e sapendo con chi ha senso calcare la mano), la banca ridurrebbe le perdite, salvaguarderebbe l'occupazione e terrebbe i clienti.

E' una considerazione che vale per tutte le banche.

Secondo me i giornali dovrebbero battere su questo punto.
Purtroppo messa in questi la questione non è corretta.
Occorre inserirla nel contesto generale. In Italia non si è mai voluto affrontare il problema a livello politico, sviluppando un metodo efficacie di recupero del credito. I vari governi preoccupati dei risvolti sociali non hanno mai affrontato l'argomento. Si sa i risvolti sociali implicano impopolarità, quindi meno voti.
I tempi di solo riconoscimento del proprio credito sono enormi. Le vie legali per ottenere ciò estremamente onerose. Ed una volta ottenuto il riconoscimento la procedura esecutiva estremamente farraginosa.Di conseguenza chi si imbarca in una simile missione, recupero crediti, mette sul piatto tutti questi costi in termini di denaro e tempo.
Naturalmente i problemi non affrontati difficilmente si risolvono da soli. E la comunità finanziaria ( vedi BCE ) ci ha chiesto una copertura in linea con le quotazioni che si possono ricavare o ha chiesto lo smobilizzo di queste poste. Naturalmente il tutto nel momento peggiore ( crisi economica che rende difficoltoso il percorso e fa crescere l'ammontare delle sofferenze).
A tutto questo possiamo aggiumgere:
1) metodi di erogazione del credito in Italia fantozziani
2) ingerenza politica sia nella gestione del credito sia nell'occupazione delle cariche bancarie con personaggi di dubbia formazione
3)uno stato che fino a pochi anni fa era il peggior pagatore dei èropri debiti

Fate voi... come si fa a non trovarsi in queste condizioni?
 

Vet

Forumer storico
Parlando Di sofferenze bancarie ...npl....le vere sofferenze non sono nel mercato immobiliare ad uso abitativo , dove peraltro le banche già da diversi anni hanno creato strutture proprie per gestire le vendite e i recuperi , ma sono nel settore immobiliare legato alla produttività e commercio e li purtroppo la crisi economica che ha investito il ns paese ha portato a diminuzione di valore e realizzo a cifre veramente infime tanto da portare unìcredito a cederle al 17% del loro valore di libro ....questa è la realtà che ci piaccia o no....chiaramente a questa situazione ha contribuito la corruzione di cialtroni che hanno concesso finanziamenti importanti e supportati da infime garanzie ad altri cialtroni come loro....ed oggi si scopre il vaso di Pandora
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
...

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