MILANO (MF-DJ)--Giovedì 16 l'approvazione della legge Salva risparmio è stata salutata come una notizia positiva dal sistema finanziario italiano. Eppure chi si aspetta che la soluzione delle crisi sia già cosa fatta rimarrà deluso. Per i tre candidati al salvataggio, cioè B.Mps, Bpvi e Veneto Banca, la strada verso la ricapitalizzazione precauzionale sarà lunga e la trattativa con le istituzioni europee potrebbe impegnare i board fino alla primavera inoltrata o forse anche all'estate.
La legge fissa soltanto uno schema generale che le singole banche dovranno declinare sulla base di piani di mercato certificati da Bce e Dg Comp. Per Siena, Vicenza e Montebelluna il testo di quei documenti sarebbe quasi pronto e potrebbe essere discusso dai cda nei prossimi giorni. Martedì 21 è in programma una riunione (forse congiunta) dei board di Bpvi e Veneto Banca nell'ambito della quale l'amministratore delegato Fabrizio Viola potrebbe presentare la strategia. Appuntamento analogo sarebbe in scaletta giovedì 2 marzo a Siena, ma la sensazione è che questi vertici possano avere un carattere interlocutorio. Ciò perché, secondo quanto risulta a Milano Finanza, la trattativa dei tre istituti con le autorità europee sarebbe ancora lontana dalla conclusione e potrebbe prolungarsi per un lasso temporale consistente. A Siena ad esempio la discussione potrebbe durare ancora un paio di mesi, ma la previsione è tutt'altro che certa. Se infatti da un lato il Tesoro potrebbe inoltrare il piano a Bruxelles a metà marzo (il via libera della banca è previsto per il 10), dall'altro lato la direzione concorrenza non sembra intenzionata a fare sconti. L'authority guidata da Margrethe Vestager pretende infatti la scrupolosa applicazione della normativa antitrust, chiedendo al Monte di presentare un piano di mercato che non distorca la concorrenza sui mercati finanziari.
red/lab
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February 20, 2017 02:53 ET (07:53 GMT)