Oggi il sole rispolvera x le venete lo schema mps. Acquisto di Atlante degli npl delle venete a prezzo di favore e entrata dello stato con somma minore meno diluitiva x Atlante
ROMA (MF-DJ)--Atlante, socio pressoche' totalitario di Banca Popolare di
Vicenza e Veneto Banca, sta vagliando tutte le opzioni in vista del
salvataggio dei due istituti veneti. Un ventaglio di soluzioni che
vedrebbe, in pole position, lo schema dell'acquisizione delle sofferenze
da parte dello stesso veicolo salva-banche guidato da Alessandro Penati.
Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che l'obiettivo dei soci
sottoscrittori del fondo salva-banche del resto e' ridurre al minimo le
eventuali perdite su un investimento che ad oggi ha gia' causato pesanti
svalutazioni. Se questa e' la direzione, piu' che investire sul capitale
dei due istituti - e' il ragionamento che si fa sempre insistentemente nel
mondo delle banche sottoscrittrici - potrebbe allora convenire puntare le
risorse a disposizione di Atlante sugli Npl delle due ex popolari.
A disposizione ci sono 1,75 miliardi detenuti in Atlante 2, a fronte dei
5,5 miliardi di dotazione iniziale, che pero' basterebbero a deconsolidare
gli oltre 9 miliardi di sofferenze detenute oggi dalle due venete. Il
valore netto si scoprira' solo al momento della scissione degli Npl ma,
secondo alcune stime di mercato, il prezzo di cessione si aggirerebbe tra
1,4 e 2,4 miliardi circa netti, ovvero tra il 15% e il 25% del valore
originario.
La ratio dell'operazione e' chiara. L'acquisto dei deteriorati da parte
di Atlante avverrebbe a prezzi piu' elevati di quelli che gli operatori
specializzati sono disposti ad offrire oggi. In questo modo si ridurrebbe
l'impatto sul patrimonio derivante dalla cessione. A cascata, la mossa
avrebbe il merito di ridimensionare almeno in parte l'ammanco di capitale
che ad oggi e' stimato attorno ai 5 miliardi, ma il cui valore finale
dovra' essere certificato da Francoforte, che ha chiesto una riduzione
dell'Npe ratio al 18% entro il 2021. E a catena si ridimensionerebbe anche
il possibile effetto diluitivo sulla partecipazione in capo ad Atlante
stesso, visto che l'ingresso dello Stato nel capitale e' un punto fermo,
dopo la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale avanzata la scorsa
settimana.
Ma c'e' un'incognita pesante: tutto dipende dalle cifre, dunque l'intero
impianto dovra' essere verificato ora con Bruxelles che deve avallare
un'operazione in cui di fatto Atlante, nelle vesti di investitore di Npl,
aiuterebbe l'Atlante investitore di equity, che oggi ha iniettato gia' 3,5
miliardi nelle due venete.
Le alternative a questo schema sono almeno due. La prima e' che le
banche scelgano di abbandonare del tutto l'investimento nelle venete,
scegliendo di dirigere le risorse a disposizione in altre operazioni,
magari con un ritorno di fiamma su Mps o su uno degli altri dossier che si
stanno materializzando in questi mesi.
Altro scenario, ufficialmente smentito ma ufficiosamente allo studio, e'
una iniezione di risorse fresche su Atlante 1: a patto che sia l'ultima e
che al tempo stesso consenta al fondo di mantenere il controllo delle
banche. Salvaguardando, almeno in parte, il valore delle partecipazioni e
quindi aprendo a una svalutazione non integrale.
pev
(fine)
MF-DJ NEWS 23/03/2017 08:26