Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (11 lettori)

Bond&co

Nuovo forumer
Ma l'emendamento Fassina, alla fine della discussione, verra presentato alla Camera ??!


"Gli obbligazionisti retail che prima dell'apertura della liquidazione coatta amministrativa di cui al presente decreto hanno acquistato obbligazioni subordinate delle Banche potranno, entro il 30 settembre 2017, previa rinuncia ad ogni qualsiasi ulteriore pretesa, mediante cessione delle obbligazioni subordinate al Ministero dell'Economia e delle finanze, ricevere per un importo pari al 70 per cento del prezzo di acquisto un Buono ordinario del Tesoro zero coupon con durata identica all'obbligazione già detenuta e comunque con scadenza non inferiore a 5 anni. Per i possessori dell'obbligazione Veneto Banca, la cui scadenza originaria era fissata al 21 giugno 2017, l'importo dei Btp da richiedere è rapportato al 70 per cento del nominale del valore nominale.»;

Dopo l'invio delle mail da parte nostrra, qualcosa sta cambiando (v. Sole 24h di oggi, pag. 23), ma alla Camera devono fare meglio.
Gli emendamenti che non sono presentati dalla maggioranza non avranno seguito, ma ora che il decreto arriva in aula, è necessario inviare le mail ai deputati capigruppo parlamentari e ai leaders della maggioranza per far rientrate tutti gli obbligazionisti al rimborso. Questi sono alcuni links:
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=300447&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=306194&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=300026&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=305509&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=305597&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=300674&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...sona=&shadow_deputato=300369&idLegislatura=17
http://www.camera.it/leg17/29?tipoA...rsona=&shadow_deputato=30350&idLegislatura=17
Poi proseguiremo con la Commissione Finanze del Senato, dove la maggioranza è più debole.
Forza ragazzi!
 

yaris

Nuovo forumer
da milano finanza dd 05.07.2017

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Piedi a Terra

Forumer storico
Perdoni, ma è lei che sta 24h su 24... il che è anche stranuccio per uno che ha "l'azienda"....

Ha "l'azienda" ma anche due avvocati, che ha detto essere uno di Genova e uno di Milano.
Se dice di aver parlato oggi al telefono ben 2 ore con un avvocato di Genova è solo perché ieri un altro, o lo stesso, avvocato di Genova gli ha dato dei consigli arguti ed intelligenti, con tutta prob. di mirare come bersaglio agli obesi piuttosto che ai magri, che, come sappiam tutti, sono costretti a tirare la cinghia.
:)

Ciao
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Attenzione che agli obesi sovente "je rimbalza", una forma di difesa naturale cone lo scarso bersaglio offerto dai filiformi.

Mi godro' gli sviluppi da spettarore..
 

070162

Bond..... solo BOND
Ma sicuramente è un bravo collega..

Qui le differenze, basta contare le righe :)


Professore ordinario e associato
Dopo la legge 240/2010 (parte della Riforma Gelmini)[2] la modalità di accesso ai ruoli universitari prevede, come precondizione, il conseguimento di un'idoneità nazionale, chiamata Abilitazione Scientifica Nazionale. Tale abilitazione è ottenuta attraverso una procedura nazionale di valutazione per titoli bandita annualmente, i cui criteri sono stati stabiliti dal D.P.R. 14 settembre 2011 n. 222 per le prime due tornate (2012 e 2013), e successivamente rivisti (D.M. n.120 del 7 giugno 2016). In linea di massima i candidati devono preventivamente superare tre valori-soglia calcolati nell'ambito del proprio settore scientifico-disciplinare (numero di monografie, di articoli, di articoli in riviste di fascia A in un determinato lasso temporale), quindi essere soggetti a valutazione da parte di una commissione di cinque docenti ordinari per ogni settore concorsuale. I cinque commissari sono nominati per sorteggio da una lista compilata tra coloro che hanno fatto domanda per farne parte. Per la stessa università non può far parte della commissione più di un professore ordinario. La commissione avvia i propri lavori prima che venga pubblicato sulla gazzetta ufficiale il bando di apertura delle candidature. Successivamente vengono analizzati titoli e pubblicazioni dei candidati, quindi la commissione esprime un giudizio che motivi l'attribuzione o meno dell'abilitazione, la quale ha una durata di sei anni. Per la fascia degli associati viene richiesto un numero inferiore di pubblicazioni e di titoli rispetto alla fascia degli ordinari. Per ogni settore concorsuale sono stabiliti criteri e parametri bibliografici divisi per le rispettive fasce.

Le procedure per il conseguimento dell'abilitazione sono indette annualmente con decreto ministeriale, per ciascun settore concorsuale e distintamente per la prima e la seconda fascia dei professori universitari. Il conseguimento dell'abilitazione consente la partecipazione alle procedure concorsuali di abilitazione indette nei sei anni successivi per il medesimo settore concorsuale della medesima fascia ovvero della fascia superiore.

Con la legge Gelmini viene abolito il periodo di straordinariato e di conferma di tre anni per i professori associati e ordinari, mentre la progressione stipendiale viene rivista ogni tre anni.

I singoli Atenei bandiscono una procedura di chiamata per professore associato o per professore ordinario, secondo le seguenti modalità:

1) Concorso "aperto" (chiamata ex art. 18 comma 1 della legge 240/2010). A tale bando possono concorrere i candidati in possesso dell'Abilitazione Scientifica Nazionale (o dell'idoneità conseguita ai sensi della legge 3 luglio 1998, n. 210), oppure i professori rispettivamente associati o ordinari già in servizio presso altra sede.

2) Concorso "per esterni" (chiamata ex art. 18 comma 4 della legge 240/2010). A tale bando possono concorrere i candidati in possesso dell'Abilitazione Scientifica Nazionale (o dell'idoneità conseguita ai sensi della legge 3 luglio 1998, n. 210) che non ricoprano ruoli nell'Ateneo che bandisce il posto, o non abbiano goduto presso questo Ateneo di assegni di ricerca, contratti, o in generale che vi abbiano prestato servizio nei precedente triennio. A questo tipo di chiamata tutti gli Atenei devono riservare almeno un quinto dei posti disponibili per il reclutamento nella programmazione triennale.

3) Concorso "per interni" (chiamate ex art. 24 comma 5 e 6 della legge 240/2010). Si hanno due tipi di tale concorso:

3A) Concorso indetto per i ricercatori a tempo indeterminato "senior" (RTD-b, vedi la disciplina del Ricercatore universitario) nel terzo e ultimo anno del loro contratto, che abbiano conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale; il ricercatore sarà valutato da una Commissione appositamente nominata e, previo giudizio positivo, assunto quale professore associato (art. 24 comma 5).

3B) Concorso indetto per i ricercatori a tempo indeterminato o i professori di seconda fascia già in servizio presso l'Ateneo che bandisce il posto, in possesso dell'Abilitazione Scientifica Nazionale, per concorrere ad un posto di ruolo superiore (art. 24 comma 6). Per tali concorsi gli Atenei possono destinare sino alla metà delle risorse disponibili al reclutamento dei professori nel piano di programmazione triennale. Tuttavia tale chiamata sarà possibile solo fino al 31 dicembre 2017; dal 1º gennaio 2018 tali risorse potranno essere impiegate esclusivamente per l'ammissione in ruolo degli RDTb.

In deroga a questi tre metodi di reclutamento, è possibile esercitare attività di docenza nelle ipotesi previste dalla legge (come ad esempio per il lettori di lingua straniera, oppure la chiamata di studiosi di chiara fama).[3]

I professori devono obbligatoriamente garantire una attività annuale di almeno 1.500 ore, di cui 250 in regime di impegno a "tempo definito" (comprensive di lezioni ex cathedra, assistenza agli studenti e ai laureandi) o a "tempo pieno" (di almeno 350 ore annuali). Nel primo caso la retribuzione è minore, ma il professore ha diritto a svolgere la sua attività professionale anche in altri contesti. Tale disposizione, oltre ad andare incontro a particolari esigenze degli interessati, mira a garantire agli Atenei l'apporto di esperienze provenienti dal mondo produttivo, diminuendo il tasso di astratto accademismo. Il professore "a tempo definito" non può svolgere determinati incarichi amministrativi e di coordinamento (direzione di dipartimento universitario e inter-dipartimentali, incarichi in Consiglio di amministrazione ed in senato accademico, ricoprire il ruolo di rettore): tali incarichi sono, infatti, riservati ai soli professori di prima fascia a "tempo pieno".

A professori ordinari in pensione o per i quali siano stati accettate le dimissioni, i quali abbiano prestato almeno venti anni di servizio in tale qualità, le facoltà possono proporre al ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca di conferire il titolo di professore emerito (concesso attraverso DPR). Ai professori emeriti non sono riservate particolari prerogative accademiche.

Professore a contratto
Il professore a contratto è un esperto della materia reclutato per specifiche esigenze didattiche, scelto a seguito di selezioni pubbliche, per soli titoli, solitamente per un anno accademico, eventualmente rinnovabile. Si tratta della figura che sostituisce quella di professore incaricato.

potresti anche segnalare com'è andata la PRIMA volta... papà

conosco parecchi pirla abilitati... e sono del "settore"...

ps. della serie l'imbroglio eretto a sistema di vita e le regole... per i fessi...
 

warren baffo

Forumer storico
da La Stampa :

"
Banche venete, la giustizia può attendere: ritardi nell’inchiesta e conflitti tra giudici
Fermo per sei mesi un sequestro da 108 milioni che avrebbe tutelato i risparmiatori
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13 miliardi le perdite complessive (fra pubblico e privato) legate alle due banche venete





Pubblicato il 08/07/2017
Ultima modifica il 08/07/2017 alle ore 07:16
GIANLUCA PAOLUCCI
INVIATO A VICENZA
La mancanza di giustizia è un provvedimento di sequestro da 108 milioni di euro ai danni della banca e di due ex manager che resta sei mesi sulla scrivania del gip di Vicenza. Poi concede il sequestro ma spedisce l’indagine a Milano, che però non la vuole e la manda in Cassazione. Che deve ancora mettere in calendario la sua pronuncia.




La mancanza di giustizia sono le migliaia di denunce per truffa che i risparmiatori-azionisti di Veneto Banca hanno inviato alla procura di Treviso, che le girava a Roma «senza neppure guardarle», confessava mesi fa il procuratore capo di Treviso, Michele Dalla Costa. Un giro di posta andato avanti fino al maggio scorso, quando la Cassazione ha stabilito che la competenza per la truffa è di Treviso, dove tra qualche giorno dovrebbe arrivare un nuovo magistrato ad occuparsene. A due anni di distanza dalle prime denunce, sul filone della truffa – dal quale possono dipendere le rivalse in sede civile – a Veneto Banca non è successo assolutamente niente.



La mancanza di giustizia è la foto di Zonin in via Montenapoleone, nei giorni del salvataggio pubblico di quella che fu la “sua” banca (vedi articolo sotto). «Un arrogante. Lo è sempre stato e lo è rimasto», dice Renato Bertelle, avvocato e presidente di una associazione di azionisti che criticava il “sistema Zonin” anche in tempi non sospetti. «È vero, è un arrogante e l’arroganza è una malattia che non conosce cura – dice una persona che lo conosce bene –. La cosa peggiore è che non si ritiene responsabile di quanto è successo».



La sua eredità è un cumulo di macerie, neppure tanto metaforiche.



La Fondazione Roi, nata per essere la cassaforte culturale della città, rischia di finire commissariata. Aveva investito una fetta importante del suo patrimonio in azioni della Popolare. Gianni Zonin ne era il presidente ed è rimasto attaccato fino all’ultimo, fino a quando un anno fa non è stato di fatto cacciato dal nuovo cda targato Atlante.



Il consigliere comunale di Vicenza Claudio Cicero chiede a Intesa di «vendere a un euro» la sede della banca al Comune, per trasformarla nel nuovo municipio: «Sarebbe un giusto risarcimento per una comunità tradita e ferita».



«Mi faccia un’altra domanda», risponde il procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri al più banale dei «come va?». I ritardi del gip e il decreto del governo sul salvataggio vanificano una strategia dell’accusa perseguita per mesi. «Il senso giuridico principale del sequestro era di azionare la responsabilità dell’ente. Secondo la legge 231, quanto sequestrato sarebbe potuto andare a ristorare le persone offese». Il decreto del governo ha poi svuotato la banca, trasferendo il ramo d’azienda sano a Intesa Sanpaolo e lasciando le cause nella “bad bank” in liquidazione. Che prima di poter risarcire gli azionisti truffati, dovrà rimborsare il prestito a Intesa, lo Stato, le spese della procedura e tutti gli altri creditori. Quando è arrivato il giudizio del gip, il procuratore si è lasciato andare a qualche commento di troppo sul collega e si è beccato una censura dell’Anm.



«È una questione di competenze che nelle piccole procure non ci sono ma anche, è innegabile, di condizionamenti ambientali», dice un investigatore che si è occupato a lungo di una delle due inchieste. A Vicenza è ancora vivo il caso dello scontro tra la gip Cecilia Carreri e l’allora procuratore capo Antonio Fojadelli. La prima voleva che si indagasse su PopVicenza, il secondo no. La prima ha lasciato la magistratura mentre il secondo è stato assunto in banca.



Cappelleri dopo quasi due anni si appresta a chiudere il primo troncone dell’inchiesta. Aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza per 19 persone, tra le quali lo stesso Zonin. Poi vediamo. Se i commissari dimostrano che la banca era in stato d’insolvenza e se il tribunale la dichiarerà, allora potrà essere contestato il reato di bancarotta. Niente insolvenza, niente bancarotta.



Per Veneto Banca ha indagato la procura di Roma e l’avviso di fine indagini è arrivato qualche settimana fa. Stessi reati, modalità analoghe. «Ma loro sono partiti prima», spiega Cappelleri. Anche qui potrebbe scattare la bancarotta, poi sarà da vedere quale sarà la procura competente. La giustizia può aspettare. "
 

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