@tommy271
Leggo sempre con interesse e condivido spesso le tue considerazioni,
ma sull'argomento Baltici ed Est Europa non sono proprio daccordo.
Che la situazione economica di quell'area sia preoccupante nessuno lo nega.
Ma è preoccupante in tutto il resto del mondo,
(il debito pubblico in Italia è stimato al 120% nel 2010 dal 103% che era nel 2000, per non parlare di Usa e UK),
ciò vuol dire che alcuni paesi vedranno la luce prima degli altri,
gli ungheresi, i lettoni, i lituani arriveranno dopo, magari molto dopo, ma ci arriveranno.
L'importante è non essere ne lettoni, ne lituani e ne ungheresi, perchè ce l'avranno dura,
ma essere loro creditore mi preoccupa il giusto.
La Croazia poi a me pare fuori dalla mischia e comunque in Europa non defolta nessuno stato, probabilmente neanche l'Ucraina.
Se defolta la Lettonia o la Lituania salta anche la Svezia,
se defolta l'Ungheria salta l'Austria (senza considerare le banche italiane)
e un pezzo di Germania....
a me non pare uno scenario non dico probabile ma neppure plausibile.
Per parlare di cose che entrambi seguiamo, a te non sarà sfuggito il fatto che,
da tre/quattro mesi a questa parte, i paesi area euro che hanno fatto meglio,
cioè che più degli altri hanno ridotto il rendimento sui loro decennali,
sono stati Grecia ed Irlanda (oltre al virtuoso Portogallo),
proprio i paesi che erano considerati più a rischio.
Analoga sorte hanno seguito i bond di Ungheria, Lituania e anche quelli della Croazia.
Senza dimenticare che:
il mercato ha memoria ciclica (ilFolignate) e quello che oggi pare essere oro domani si rivela essere ottone (ma anche viceversa) e
ognuno con i suoi soldi ed il suo grado di rischio (Sal)
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