Titoli di Stato area non Euro Obbligazioni CROAZIA: bond & newsflow

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Personalmente rifuggo da questi titoli, ma che riuscisse ad arrivare a questi livelli non ci avrei proprio scommesso...
Comunque, per i forti di cuore, a quanto pare utili per trading.
Sino a quando ...:X
 
eeeeeh esagerato!!
e GMAC e compagnia cantante per chi sono?

;)

..per chi vuole aver problemi alle arterie :cool:.

Leggevo da altre parti, per chi non lo sapesse, che in Croazia (come in Slovenia) l'acquisto di case ed edifici da parte degli Italiani è nuovamente possibile. Una legge, ratificata dal parlamento di Zagabria, lo consente. Era una - tra le tante - condizioni per il buon proseguimento (ora interrotto) per l'adesione della Croazia all'Unione Europea.
 
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Discussione: Titoli di Stato area non Euro Croazia stato sovrano: bond & newsflow
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17-04-2009, 09:50 #9 reno
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Citazione:
Originalmente inviato da i98mark
Ci sono novità, nel senso che i croati hanno respinto la possibilità di ricevere finanziamenti dal FMI, il quale nei giorni scorsi si è pronunciato favorevolmente sui tagli alla spesa pubblica varati da Zagabria, che si accinge inoltre a lanciare il proprio primo eurobond per raccogliere i capitali occorrenti a coprire un deficit delle entrate fiscali prodotto dal rallentamento economico pari all'1,6% del PIL nazionale.

Il tutto nell'intento di stabilizzare il cambio con l'euro e di impedire flussi di uscita dalla kuna (il problema di quasi tutti i paesi emergenti di questi tempi).

Solo che il FMI stima un calo del PIL croato quest'anno in misura doppia di quanto previsto da Zagabria e teme che le misure di stabilizzazione varate siano insufficienti, suggerendo inoltre una ristrutturazione incisiva della pubblica amministrazione per contenerne i costi.

I croati non voglio aiuti perché temono appunto che ciò rallenterebbe i tempi di una entrata nell'Euro, ma non è detto che ce la facciano da soli... questa la situazione... (ps: sposto la tua domanda e la mia risposta nel 3D sulla Croazia...:up:)

UPDATE 2-IMF upbeat on Croatia budget, warns of deeper downturn

2009-04-07 11:00:14 GMT (Reuters)

(Adds details)
By Igor Ilic
ZAGREB, April 7 (Reuters) - The International Monetary Fund praised Croatia on Tuesday for spending cuts agreed this month but urged the government to remain ready for further belt-tightening if an economic decline deepens.

Ending a regular visit to the European Union candidate country, mission chief Thanos Arvanitis said the economy might contract by up to 4 percent -- twice as much as the government's most recent forecast.

Croatia has determined to weather the crisis without asking for a stand-by arrangement or a loan from the world lender, which has poured billions of euros into other countries in eastern Europe to prevent an economic collapse.

Prime Minister Ivo Sanader's government has passed cuts worth 5.4 billion kuna ($982 million) and has started preparing its first Eurobond in five years for late April or May, to cover a fiscal gap of just 1.6 percent of gross domestic product.

But its most recent forecast is for an economic contraction of just 2 percent this year.

"There are many unknowns, like how good the tourist season will be," the IMF's Arvanitis said. "Of course, there is a risk that the economy might decline a bit more, up to 4 percent, and what matters is that the government is ready to respond to the situation as it develops."
"In that context, the statement by the prime minister sounds encouraging...Tight control over spending is now key to prevent a higher deficit and the emergence of public sector arrears," Arvanitis said.

Sanader said on Monday the government would review the situation at the end of the summer tourist season -- which generates almost 20 percent of gross domestic product -- to determine if more cuts were needed.

The IMF said domestic demand would be the key driver of the economy this year, as private consumption and investment had waned, after fuelling the economy in the past few years. It also praised the financial system which had created "strong buffers".

"At this stage, priority should be given to preserving financial stability and liquidity conditions should remain under control to prevent destabilising outflows," Arvanitis said.

Unlike Serbia, Hungary and Romania, where the IMF granted lifeline loans worth billions of euros, Croatia has said it wants to demonstrate it can manage public finances on its own.

"We had no discussions during this visit on any IMF assistance to Croatia," Arvanitis said.

He also urged Zagreb to press on with structural reforms which would make the public sector, currently accounting for some 30 percent of GDP, cheaper and more efficient. (Reporting by Igor Ilic, Editing by Patrick Graham and Andy Bruce)

Ripropongo questo argomento " Croazia"- proprio nessuno oltre il grande Mark si interessa alle obbligazioni di questo paese? Mi riferisco ai vari Volpotten - SL66 e altri che hanno una visone ampia del settore ed un approccio non troppo restrittivo delle problematiche sui rating. Saluti
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Sal, dove sei? dovresti partecipare all'avvenimento, è arrivato alla meta.
 
Il TdS - trattato sul tlx - della Croazia 2014, cresciuto sino ad arrivare quasi alla parità, non indica mica che la situazione economica nel paese balcanico sia migliorata.

Quasi il 50% del PIL della Croazia è indicato sotto la voce "servizi", vale a dire in massima parte "turismo", quindi per un paese extracomunitario, in stagione estiva, significa afflusso di valuta pregiata.

Le nubi all'orizzonte, per come la vedo io, sono ancora tutte presenti: a partire dal Baltico, la crisi si può estendere ai paesi dell'est per arrivare poi diritto al cuore della banche italiane e austriache presenti in quei paesi.
Certo la Croazia è un pò defilata rispetto alla vicina Ungheria, ma ricordiamoci che da un punto di vista geopolitico non conta nulla. E questo, dobbiamo tenerlo presente.

Se, ad ogni modo, lo trovate un titolo valido meglio tenerlo in portafoglio sino alla scadenza, anzichè venderlo per gainarlo. Una cedola al 5%, acquistata sotto la parità, non ve la regala nessuno entro il 2014.
Forse solo la Lettonia può far molto meglio.
 
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@tommy271
Leggo sempre con interesse e condivido spesso le tue considerazioni,
ma sull'argomento Baltici ed Est Europa non sono proprio daccordo.
Che la situazione economica di quell'area sia preoccupante nessuno lo nega.
Ma è preoccupante in tutto il resto del mondo,
(il debito pubblico in Italia è stimato al 120% nel 2010 dal 103% che era nel 2000, per non parlare di Usa e UK),
ciò vuol dire che alcuni paesi vedranno la luce prima degli altri,
gli ungheresi, i lettoni, i lituani arriveranno dopo, magari molto dopo, ma ci arriveranno.
L'importante è non essere ne lettoni, ne lituani e ne ungheresi, perchè ce l'avranno dura,
ma essere loro creditore mi preoccupa il giusto.
La Croazia poi a me pare fuori dalla mischia e comunque in Europa non defolta nessuno stato, probabilmente neanche l'Ucraina.
Se defolta la Lettonia o la Lituania salta anche la Svezia,
se defolta l'Ungheria salta l'Austria (senza considerare le banche italiane)
e un pezzo di Germania....
a me non pare uno scenario non dico probabile ma neppure plausibile.
Per parlare di cose che entrambi seguiamo, a te non sarà sfuggito il fatto che,
da tre/quattro mesi a questa parte, i paesi area euro che hanno fatto meglio,
cioè che più degli altri hanno ridotto il rendimento sui loro decennali,
sono stati Grecia ed Irlanda (oltre al virtuoso Portogallo),
proprio i paesi che erano considerati più a rischio.
Analoga sorte hanno seguito i bond di Ungheria, Lituania e anche quelli della Croazia.
Senza dimenticare che:
il mercato ha memoria ciclica (ilFolignate) e quello che oggi pare essere oro domani si rivela essere ottone (ma anche viceversa) e
ognuno con i suoi soldi ed il suo grado di rischio (Sal) :)
 

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