Obbligazioni MPS

Ma dell'articolo di oggi del Financial Times su MPS, non ne parla nessuno ?
Perché, c'è forse scritto qlc di cui bisognerebbe parlare?

Monte dei Paschi: something or nothing
Debt swap will dilute shareholders, but it is better than the alternative

Philosophers have long argued whether “Hobson’s choice” is a real choice or an illusion. Creditors in Banca Monte dei Paschi di Siena are about to find out.
The bank is considering a “voluntary” debt-for-equity offer to holders of roughly €5bn of junior subordinated debt at a premium yet to be determined. The new capital would be used to reduce gross bad debts by half, to about the Italian average of 18 per cent of loans, while the core tier one ratio would remain at a semi-respectable 11.4 per cent. Without the additional equity, MPS will struggle to pay the coupons on its bonds, given projected loan losses — and if state aid is offered, EU rules would require bondholders be written down first.
With the shares changing hands for pennies and the bonds at steep discounts to par, investors can hardly say they were not forewarned. Now, they should grasp the chance to own equity in a relatively normal bank.
 
Immagino che continui, hai il seguito ?

Column lex e' una rubrica in cui vengono scritti articoli che per la determinati motivi, come la loro incisivita', la loro spregiudicatezza non vengono firmati
 
Monte dei Paschi, le prove di bail-in in corso a Siena e gli ultimi scampoli di fiducia nel sistema bancario - Il Fatto Quotidiano


Un bail-in mascherato che rischia di tramutarsi in bail-in vero e proprio se i risparmiatori si rifiuteranno di convertire le obbligazioni subordinate in azioni MontePaschi. A tanto si è arrivati dopo un’estate di pensamenti e ripensamenti sul piano di salvataggio e vani tentativi di trovare una copertura sul mercato all’aumento di capitale da 5 miliardi dell’istituto senese. In prima battuta gli advisor della banca (Jp Morgan e Mediobanca) e il Tesoro (primo azionista con il 4%) avevano pensato di proporre la conversione “volontaria” dei bond in azioni ai soli investitori istituzionali in modo da ridurre l’importo dell’aumento di capitale da 5 a 3 miliardi. Poi si è capito che solo in pochi avrebbero aderito e che la fatica di racimolare 3 miliardi sul mercato sarebbe stata vana, mancando comunque all’appello i restanti 2 miliardi. Dunque, come ha comunicato il consiglio d’amministrazione dell’istituto, l’offerta di conversione verrà allargata a tutti i detentori di bond, cioè anche ai risparmiatori – in massima parte correntisti del MontePaschi – che hanno in portafoglio titoli subordinati per oltre 2 miliardi di euro, vale a dire quasi il 50% delle emissioni di questo tipo effettuate dalla banca (4,5 miliardi in tutto).

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I particolari dell’operazione sono ancora formalmente allo studio soprattutto per le implicazioni legali, ma l’idea sottostante è semplice: “o ci state o perdete tutto”. Infatti, se l’aumento di capitale non andrà in porto sarà pressoché inevitabile il ricorso al bail-in con il conseguente azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate, per poi eventualmente toccare le obbligazioni senior e i conti correnti per la parte superiore ai 100mila euro. Insomma, quella che arriverà a dicembre – ammesso che nel frattempo la situazione non peggiori – sarà la classica offerta che “non si può rifiutare”. Ma serviva davvero perdere altre settimane per cambiare amministratore delegato se la sorte di Siena era già segnata? Marco Morelli, il nuovo ad, era stato venduto da Jp Morgan come il segnale di discontinuità che avrebbe indotto gli investitori a mettere capitali freschi nell’istituto, in realtà sarà colui che punterà la pistola alla tempia di centinaia di migliaia di famiglie che sono state indotte a sottoscrivere i bond subordinati dalla loro banca nel lontano 2008, quando Siena aveva bisogno di soldi per condurre a termine la sciagurata acquisizione di Antonveneta.

E non è detto che la conversione “volontaria” dei bond sia sufficiente: oltre ai ritardi (il piano industriale non sarà pronto prima del 24 ottobre) e alle difficoltà oggettive del piano di salvataggio (c’è una maxi operazione di cartolarizzazione delle sofferenze che è ancora tutta da fare), nuove nuvole di tempesta si addensano sul sistema bancario e portano il nome di Deutsche Bank. L’acuirsi della crisi del colosso tedesco rischia di pesare sul settore bancario europeo ed italiano ben più dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre e potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti in un momento critico, in cui diverse banche devono ricapitalizzare. Il governo, che nella vicenda di Siena porta gravi responsabilità, tace e crede forse di riuscire a vendere il bail-in mascherato di MontePaschi come un’operazione positiva o almeno come il male minore. L’ennesima sottovalutazione di una crisi rischia di far definitivamente saltare il tappo e di cancellare in un istante la residua fiducia nel sistema con conseguenze gravissime per il Paese.
 
E' mia opinione che lo Stato possa entrare senza far scattare il bail in (che poi..scatta comunque..camuffato..come si è detto da tempo) ritrando lui la retail da 1k e facendosi (lui) convertire e diluire per nn impattare troppo sulla partecipazione già in essere(4% circa( Come era ma opinione che emettendo privilegiate si poteva evitare il diisastro di BdM(ipotesi poi ripresa da pù parti.)

Danno infrazione? Sticazzi...

Mie opinioni
 
Ultima modifica:
Il punto su cui baso la mia strampalata teoria è che il bail nasce per evitare che le perdite coinvolgano il popolo. Ma il popolo è già stato coinvolto, senza che potesse esprimere volontà, per il 4% che detetiene suo malgrado..Cosa o chi proteggerebbe quindi una risoluzione?
 
A questo punto, Voi cosa fareste se aveste in PTF le maggio 18 "retail", consigliate di vendere con perdita del 40%, o più di così non si potrebbe perdere anche in caso di conversione forzosa? Capisco che è difficile fare previsioni, grazie comunque se vorrete esprimere un parere in merito.
 
Noi popolo abbiamo speso per il 4% circa 300000 milioni(nessuno Europa ha detto una prola e nessuno ci ha chiesto se volevamo diventare Sventure capitalists. Nn una gran cifra si dira', ma magari potevano esser utili per le emegenze(vedi Amatrice). Dicono che nessuno vieta di riistorare il retail che ha subordinati (anomalia italiana). Lo ristoriamo prima (tanto cambia zero), la partecipazione post diluzione non è che schizza chissà dove, blindiamo parte dell'adc, vendiamo in seguto.

Se risolvono il 4% nostro diviene zero (perdiamo 300000 milioni circa), dobbiamo rstorare comunque il retail e dobbiamo sopportare le conseguenze sul sistema visto il peso di MpS. Il Bail in colpirebbe 3 volte.

Io me la giocherei ad occhi chiusi...io che sono barbiere ovviamente..

Saluti,
 

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