Sorpresa Mps, slitta il ritorno a Piazza Affari
La Consob rinvia l’ok al prospetto: servono altre carte. Possibile quotazione il 30 ottobre
- Corriere della Sera
- 21 Oct 2017
- Fabrizio Massaro
- Era tutto pronto per la pubblicazione del prospetto informativo in vista del ritorno in Borsa per dopodomani; invece, dopo dieci mesi di sospensione, il Montepaschi dovrà attendere ancora una settimana — si stima — per poter tornare in quotazione, con lo Stato azionista al 52%
Ieri la Consob, riunita sotto la presidenza di Giuseppe Vegas, ha deciso di non dare il via libera al prospetto in attesa di ulteriori documenti. Quali? Secondo varie fonti, la commissione ha voluto attendere il decreto del ministero del Tesoro che fissa le regole per lo scambio tra azioni e nuovi bond garantiti proposto ai risparmiatori che si sono ritrovati in mano i titoli Mps — al prezzo di 8,65 euro ad azione — in seguito alla conversione forzosa dei loro bond subordinati, come effetto della «ricapitalizzazione precauzionale».
Non è chiaro se l’esigenza del decreto fosse emersa nelle interlocuzioni delle settimane e dei giorni precedenti. Ad ogni modo fonti di via XX Settembre spiegano che ol riacquisto delle azioni da parte del Tesoro non è propedeutico alla riammissione a quotazione. Evidentemente la Consob ha ritenuto che servissero tutti gli elementi. Il ministero — spiegano le stesse fonti — sta già lavorando al decreto dopo aver richiesto alla banca tutte le informazioni necessarie: l’invio del testo in Corte dei conti è atteso per la prossima settimana. Poi il prospetto tornerà in Commissione. Se tutto andrà bene, Mps tornerà in Borsa il 30 ottobre.
La finestra temporale comincia ad essere stretta: secondo le indicazioni della Ue, l’offerta di scambio (e transazione, con rinuncia a fare causa alla banca per presunta violazione dei profili di rischio dei clienti, o «misselling») deve durare tre settimane e comunque chiudersi entro il 27 novembre, 120 dopo l’ok alla ricapitalizzazione precauzionale e al «burden sharing», cioè all’azzeramento dei bond per coprire le perdite di Mps.
Il Tesoro, che ha già versato in aumento di capitale 3,9 miliardi a 6,49 euro per azione, ha messo a disposizione ulteriori 1,5 miliardi per il riacquisto delle azioni degli ex bondholder e lo scambio con nuovi bond senior. Elementi fondamentali per la valutazione dell’offerta da parte dei risparmiatori sarà l’interesse riconosciuto dai bond senior — che comunque saranno in scadenza il prossimo 15 maggio, come i vecchi bond — e soprattutto il prezzo di Mps in Borsa.
Secondo le valutazioni derivanti dai credit default swap, Mps dovrebbe valere circa 4,3-4,5 euro. Ma in questi giorni, anche per le turbolenze legate alle nuove regole sui crediti in sofferenza proposte dalla Bce, le quotazioni fuori mercato (pre-money) sono più basse anche significativamente. Una settimana un più, alla banca guidata da Marco Morelli, potrebbe fare comodo.