Molto molto difficile fare previsioni perche' in questo caso, a differenza di carige1 , carige 2 e creval, le variabili sono tantissime e, se non vengono interpretate correttamente tutte quante, il risultato potrebbe essere quello di ritrovarsi completamente fuori strada. Proseguo sapendo di correre questo rischio.
Il problema di base da risolvere e' quello di far emergere valore nella banca per poter cedere le azioni al prezzo piu' alto. Fatta questa fondamentale premessa, provo a mettere giu' uno schema di soluzione strutturale che non e' aiuto di stato, cioe' a ipotizzare uno scenario ragionevole da un punto di vista finanziario, politico e normativo, che, valorizzando al massimo l' equity, non coinvolge le sub, quindi scartando anche scenari di parziale equitizzazione o di backstop su aucap.
La fotografia che ci e' stata rimandata in uno scenario avverso per mps e' un patrimonio che sostalmente si azzera (-0,1 al 2023) , nello scenario strutturale si parla di aumentare il benefit dta da 2 miliardi a 2,9, questo porterebbe il cet1 in area 6%. Qualche cosa e' stato fatto nel primo semestre, tra cessioni npl, piccolo utile e uno 0,8% da accordo con la fondazione e altri, si andrebbe sopra il 7%. (bpm area)
A questo punto occorre sterilizzare il rischio contenziosi, considerando gli 800 milioni gia' messi da parte pagata la fondazione, diciamo 1 miliardo nel tempo , operazione che dovrebbe essere fatta dal fondo interbancario per evitare noie con dgcomp. Sarebbe anche carino visto quanti soldi negli anni mps ha tirato fuori per il sistema bancario, pur avendo una scarpa e una ciabatta ai piedi. Questo punto, il fatto che il fondo intervenga anche su mps mi sembra quasi doveroso oltre che utile.
A questo punto il cet1 di mps e' atterrato circa al 10%, cioe' vicino a quello di unicredit in scenario avverso 2023, ergo in cambio di un pezzo di mps mi dai un pezzo (anche piccolino ) di unicredit.
Poi c'e' il nodo npl, quelli pre covid sono pochi e non sono un problema, quelli "futuri" , danni da covid, possono essere assorbiti da amco senza ragionevolmente essere bollati come aiuto di stato che sappiamo necessita l' apertura del cassetto della risoluzione per utilizzare il tool corretto. Molto bella la soluzione con risoluzione ma si e' dimostrata nel tempo anche molto inefficiente, da sns in poi.
Poi c' e' il nodo esuberi ma assieme alla definizione del perimetro di vendita, assieme a mediocredito centrale per le agenzie del centro sud,widiba , poste, agenzie di siena e toscana, direi che sono quasi dettagli e sono quasi un vantaggio, aggiungendo flessibilita' utilizzabile la' dove puo' servire.
Nel caso in cui fosse doveroso far pagare un poco le subordinate, si potrebbe farlo anche tramite una lme , una parziale equitizzazione non e' detto si traduca con un danno operativo ecc.ecc., trovo inappropriato uno schema che richiede forza, meglio la persuasione.
Lo scenario NON strutturale, quello con bastianini che fa aucap da 2,5 miliardi in primavera , ha talmente tanto poco senso finanziario cosi' come stato presentato, che non lo prendo in considerazione.
Scenari in cui si coinvolgono le senior sono portati avanti solo da coloro che hanno conoscenza nulla su aspetti normativi e di bilancio.
Detto questo meglio rileggere le prime tre righe
Vediamo che e' successo dopo questa analisi in cui teorizzavo una sorta di intenti e possibili scenari utili operativamente per comprare o shortare le sub mps (l' opzione "stare alla finestra" c' e' sempre) . E' molto importante confrontare contnuamente gli elementi che sopraggiungnono nel cammino. E' come comporre un mosaico, ogni pezzo nuovo che arriva deve avere un senso con la lettura di base altrimenti significa che la teoria e' completamente sballata o va rivista profondamente.
L'audizione del ministro Franco ha confermato alcune cose e definito meglio altre.
Prima di tutto direi ha confermato che la soluzione "strutturale" sia la strada maestra, visto che una soluzione stand alone di mps e'
1) molto cara (ritengo occorra un aucap di circa 4,5 miliardi)
2) va nella direzione opposta ad una vendita (come concordato nel vecchio piano)
3) non da' garanzia di successo nel tempo
Questo significa che se lo stato vuole valorizzare al meglio( o al meno peggio) la sua quota, deve procedere in questa direzione, direi che la motivazione a vendere e' molto molto alta
Una conferma molto importante rispetto a quanto sopra da parte del ministro e' che la vendita a unicredit (soluzione strutturale) deve avvenire "a condizioni di mercato" , cioe' e' una soluzione che basa le sue premesse e azioni senza sconfinare tecnicamente negli "aiuti di stato", se questo avviene significa che le subordinate non possono essere toccate forzatamente in alcun modo e anche questo mi pare fosse un elemento presente in quanto scritto tempo fa .
Franco ha poi chiarito che il vantaggio riguardante i crediti fiscali e' definito a 2,2 miliardi, io avevo parlato di 2,9 miliardi perche' la norma prevede fino al 2% degli attivi e visto che mps ha 145 miliardi di attivi il numero massimo era appunto 2, 9 miliardi.
il ministro poi ha introdotto l' elemento nuovo, quello relativo ad un aumento di capitale da parte dello stato fino a 1,5 miliardi (societa' controllate art.66) , e' un aucap che precede la dismissione della quota dello stato in cambio di un pezzettino di unicredit.
Il ministro ha ribadito che il piano dovra' superare il vaglio dgcomp ma la domanda sorge spontanea; al di la' che unicredit accetti o meno, di base e' ragionevole pensare che lo stato metta in piedi una trattativa cmq molto complessa e che questa sia un fallimento da un punto di vista normativo gia' in partenza?
Avevo ipotizzato un ruolo importante per perfezionare l' accordo da parte del fondo interbancario, ad oggi ancora non si vede ma e' un giocatore che puo' chiudere eventuali "buchi", vediamo se compare ed entra in campo.
>Dolenti note per chi volesse comprare delle subordinate, occorre sempre valutare quanto sia profonda la tana del bianconiglio..
Senza entrare nel dettaglio di come sono arrivato a certi numeri, nel scenario possibile ma poco probabile che la soluzione strutturale fallisca, quella con mps in solitaria che fa aucap da 4,5 miliardi circa vedra' quasi certamente una equitizzazione delle subordinate con un area di recovery che stimo sia minimo cmq del 50% area .
Significa che operativamente parlando la "piccolina" di mps e' quella piu' conservativa in questo scenario .