B.Mps: dalle ispezioni al burden sharing, i rischi nel prospetto (MF)
Oggi 08:46 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Mps non puo'' permettersi una sottoscrizione anche solo parziale dell''aumento appena partito. In quel caso infatti la banca senese rischierebbe di andare incontro a scenari molto penalizzanti per soci e obbligazionisti, fino a quello di burden sharing, cioe'' la riduzione o l''azzeramento del valore nominale di azioni e bond subordinati. A esplicitare il rischio, scrive MF-Milano Finanza, e'' il prospetto informativo dell''operazione approvato venerdi'' 14 ottobre dalla Consob. "Si ricorda che in caso di violazione del livello di Tscr (i coefficienti imposti con la decisione sul capitale, ndr) in ultima istanza possono essere imposte misure quali l''attivazione del burden sharing e la ricapitalizzazione precauzionale", puntualizza la banca. A fine giugno, precisa il documento, il totale delle passivita'' rilevante a fini burden sharing e'' di 1,75 miliardi, pari all''importo totale dei prestiti subordinati emessi. Sotto certe condizioni la provvista di capitale potrebbe non rivelarsi sufficiente anche tenendo conto dell''aumento: "sussiste il rischio - precisa infatti il prospetto - che, a conclusione dell''attivita'' ispettiva da parte di Bce, l''autorita'' di vigilanza ritenga necessario imporre dei requisiti aggiuntivi, in termini, di rwa, rispetto a quelli gia'' previsti dai modelli interni del gruppo, se questi non venissero giudicati soddisfacenti. In questo caso, e'' possibile che il gruppo si trovi ad operare al di sotto del livello di guidance anche in caso di piena esecuzione dell''aumento". Montepaschi comunica infatti di essere sotto esame su due fronti. Da un lato e'' in corso un''ispezione sui modelli interni di rating, per i quali si attende un''autorizzazione nel terzo quadrimestre del 2022 mentre, dall''altro lato, si e'' conclusa una ispezione sul rischio di credito "per cui si e'' gia'' tenuto il consueto exit meeting e per la quale si attende il rapporto conclusivo nel terzo quadrimestre del 2022", spiega il documento. Sul fronte legale il prospetto quantifica il rischio in 5,3 miliardi di petitum per i procedimenti giudiziari e 2,2 miliardi per le richieste stragiudiziali, a fronte di accantonamenti per 900 milioni. Va detto pero'' che il fardello potrebbe calare a seguito delle due ultime sentenze di assoluzione. La prima, emessa lo scorso 6 maggio, a Milano nell''ambito del processo di appello sul cosiddetto caso-derivati. La seconda, lo scorso 14 luglio, a Firenze sempre in secondo grado e in relazione all''accusa di aver ostacolato la vigilanza nascondendo il "mandate agreement" dell''operazione Alexandria. red fine
MF-DJ NEWS