Obbligazioni MPS

Ma se con il piano industriale Lovaglio MPS torna in utile perché non può proseguire da sola..... anche se ridimensionata non è poi così piccola

da sola potrebbe, al limite, se dovesse andare meglio come bilanci, ma non può proseguire così com'è, cioè con lo stato al 64%. entro una ventina di mesi va ceduta.
ma quelli che la vorrebbero la aspettano al modico prezzo di euri ... 1.
ormai ci sono troppi precedenti: parma, marche, carichieti, cariferrara, Carige, venete.
vediamo se il prossimo governo sarà capace di esercitare una moral suasion su qualcuno evitando però i disastri, sugli obbligazionisti subordinati, dei precedenti citati.
(non cito gli azionisti, perché ormai hanno già perso tutto)
 
da sola potrebbe, al limite, se dovesse andare meglio come bilanci, ma non può proseguire così com'è, cioè con lo stato al 64%. entro una ventina di mesi va ceduta.
ma quelli che la vorrebbero la aspettano al modico prezzo di euri ... 1.
ormai ci sono troppi precedenti: parma, marche, carichieti, cariferrara, Carige, venete.
vediamo se il prossimo governo sarà capace di esercitare una moral suasion su qualcuno evitando però i disastri, sugli obbligazionisti subordinati, dei precedenti citati.
(non cito gli azionisti, perché ormai hanno già perso tutto)
Anche questo è vero
 
Intanto, proprio nel giorno dell’avvio dell’aumento, non usa mezzi termini Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il primo sindacato del credito. “Il Tesoro deve cedere il Monte dei Paschi di Siena entro i prossimi due anni, entro il 2024. Ma molto prima di quella scadenza dovrà cercare un partner o altri partner. Durante questo tipo di operazioni, c’è chi, come al solito, pretende o pensa che Mps si possa comprare con un euro, come è accaduto a giugno del 2017 con le due banche venete” ha detto intervistato a “Sportello Italia” su Radio Uno Rai. “Oppure, in questo momento, c’è chi ha l’intenzione di porsi come il cavaliere bianco – ha aggiunto -: potrebbero essere due o tre le banche a rilevare il Montepaschi, soprattutto per coprire una propria carenza di capitale o deficit di coperture sui crediti deteriorati, cercando di farli apparire come di Mps”.
(Startmag)
 
l'appetito viene mangiando: non gli basta mai a questi

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19/10/2022 16:53 RSF
MILANO, 19 ottobre (Reuters) - I sindacati hanno chiesto all'amministratore delegato di Monte dei Paschi (BMPS.MI) Luigi Lovaglio un incontro urgente per valutare la possibilità di accogliere tutte le 4.125 domande di esodo pervenute.
Lo rendono noto i sindacati in un comunicato congiunto, sottolineando anche la necessità che la banca faccia luce "sulla sostenibilità organizzativa e funzionale" post esodo.
Le domande pervenute sono 4.125, contro le 3.500 previste dall'azienda nel piano industriale e regolate dall'accordo sindacale siglato lo scorso 4 agosto, sottolineano i sindacati.
"Pur non sfuggendo a nessuno, tantomeno alle organizzazioni sindacali del Monte dei Paschi di Siena, la complessità di questi giorni in cui si definisce l'aumento di capitale che servirà anche a finanziare il Fondo di Solidarietà e gettare le basi per la continuità operativa solida e duratura che tutti auspichiamo, ci vediamo costretti a richiamare l'attenzione dell'azienda sulla perdurante indeterminatezza sul numero dei futuri esodi", si legge nella nota.
 
Unicredit: cede 2 miliardi di npl (MF)
Oggi 08:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Se da febbraio a oggi le banche italiane sono tornate attive nell''attivita'' di de-risking, gli ultimi mesi dell''anno potrebbero rivelarsi particolarmente intensi in termini di transazioni. Unicredit per esempio dovrebbe mettere sul mercato almeno un paio di miliardi di euro di crediti deteriorati. Un primo processo e'' gia'' partitoe ha il suggestivo nome di "Project Tahiti". Con questa operazione, scrive MF-Milano Finanza, la banca guidata da Andrea Orcel intende disfarsi di circa 1,5 miliardi di attivi, sia sofferenze che unlikely to pay. Il portafoglio, che proprio negli ultimi giorni e'' finito sotto la lente di diversi investitori italiani e internazionali, contiene parte di quei crediti leasing che Unicredit non era riuscita a cedere nei mesi scorsi. Nella prima meta'' dell''anno infatti il gruppo di piazza Gae Aulenti aveva messo sul mercato la controllata Unicredit Leasing con l''obiettivo di cederne il controllo a uno o piu'' soggetti. Il deterioramento del quadro economico ha pero'' ostacolato il progetto e le offerte raccolte sono risultate al di sotto delle aspettative. Il piano e'' quindi tornato nel cassetto, anche se una parte dei portafogli contenuti in Unicredit Leasing sarebbero confluiti nel progetto Tahiti che oggi sta muovendo i primi passi. L''obiettivo e'' peraltro coerente con la strategia del gruppo, che nel piano presentato alla fine dell''anno scorso ha previsto al 2024 un rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale crediti lordi in miglioramento al 3,5% e un npe ratio netto stabile all''1,8%. Secondo fonti di mercato, la banca potrebbe inoltre cedere ulteriori portafogli da qui alla fine dell''anno per un importo nominale di circa 500 milioni. Molto peraltro era stato fatto anche negli anni scorsi. Nel 2017, per esempio, c''era stato il progetto Fino, ossia la vendita di uno stock di oltre 17 miliardi a Fortress e Pimco, poi oggetto di cartolarizzazione con Gacs. Altri portafogli di dimensioni inferiori sono stati poi ceduti con un flusso quasi ininterrotto e oggi lo stock complessivo si e'' radicalmente ridotto. Il mercato ancora vivace e l''attesa di un deterioramento del quadro economico hanno spinto anche altri istituti di credito italiani ad accelerare l''attivita'' di de-risking in questi ultimi mesi. Intesa Sanpaolo per esempio ha venduto sinora posizioni per un valore nominale di 9,3 miliardi portando a oltre 58 miliardi l''importo delle dismissioni fatte dal picco del 2015 a oggi. A determinate condizioni da qui alla fine dell''anno non si escludono ulteriori deal che porterebbero il volume complessivo in uscita oltre i 10 miliardi nominali. Anche B.Mps si sta mostrando molto attiva e, dopo la recente cessione da 900 milioni a Illimity e Amco (Progetto Fantino), potrebbe mettere sul mercato un portafoglio dall''importo simile entro dicembre. Un''ulteriore accelerazione delle attivita'' di de-risking si avrebbe inoltre se il nuovo governo decidesse di rinnovare la garanzia pubblica sulle cartolarizzazioni di crediti deteriorati (Gacs). Lo strumento, concepito nel 2016 e scaduto nel giugno scorso, ha dato infatti un forte impulso alle cessioni di npl. red fine

MF-DJ NEWS
 

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