Obbligazioni MPS

B.Mps: il valore nascosto nei bond (MF)
Oggi 08:06 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--La sentenza della Cassazione che ha assolto in ultima istanza gli ex dirigenti di Mps, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, e'' stata ben accolta ieri dagli analisti, che hanno iniziato a studiare i possibili effetti di questa decisione storica, che arriva dopo anni di contese giudiziarie. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale di Milano contro le assoluzioni, in sede di appello, di tutti i 15 imputati per le presunte irregolarita'' nelle operazioni di finanza strutturata realizzate da Mps tra il 2008 e il 2012. Confermate quindi anche le assoluzioni dell''ex presidente Mussari e dell''ex direttore generale Vigni. Equita sim, scrive MF-Milano Finanza, ha confermato il target price di 3,3 su Mps (ieri il titolo ha chiuso la seduta in calo dell''1,2% a 2,57 euro). Secondo gli analisti la notizia ha "un risvolto molto favorevole per la banca", dal momento che ritengono "possa portare a una riduzione significativa del petitum di 4,1 miliardi di euro relativo a contenziosi straordinari ed extragiudiziali". La sim ricorda in tal senso che il petitum legato alle informazioni finanziarie 2008-11, al cui interno e'' presente il filone Vigni-Mussari, ammonta a 1 miliardo e che "la sentenza favorevole della Corte di Cassazione nel caso Vigni-Mussari e'' ragionevole possa essere propedeutica a un esito positivo della sentenza d''appello sul caso Viola-Profumo (informazioni finanziarie 2014-15), essendo legato al filone precedente". Il titolo Mps tratta con un rapporto prezzo/valore tangibile (P/Te) atteso al 2024 di 0,3 volte (attorno a 0,6 volte la media delle banche italiane), quindi con uno sconto del 50% circa. Anche gli analisti di Mediobanca Securities (rating neutral, prezzo obiettivo 3 euro) hanno ricordato che le cause legali relative all''era Vigni-Mussari (2008-2011) ammontano a 1 miliardo su 4 miliardi di azioni legali straordinarie. Gli specialisti sottolineano poi che 0,9 miliardi di cause straordinarie riguardano l''era Viola-Profumo (2014-15), successiva a quella Vigni-Mussari, quindi, "la notizia potrebbe avere un effetto positivo di ricaduta". Mps, scrive Mediobanca, ha accantonato 1 miliardo a fronte del rischio legale sia straordinario che ordinario per 7,2 miliardi (la ripartizione degli accantonamenti non e'' stata resa nota). "La sentenza di ieri e'' positiva per il titolo", scrivono gli analisti, "perche'' aumenterebbe la fiducia nel suo valore contabile e anche dal punto di vista del m&a". A questo proposito, i broker di Piazzetta Cuccia ritengono "che ci voglia ancora tempo perche'' le operazioni di m&a si concretizzino, nel frattempo, Mps continuera'' ad accumulare capitale per facilitare il processo". La banca senese e'' controllata dallo Stato al 64%, in via di uscita come da accordi con Bruxelles. Mediobanca analizza anche i possibili effetti della sentenza sui bond di Mps presenti sul mercato. E spiega che "le notizie sono positive per le obbligazioni subordinate Lower Tier 2", in particolare l''emissione con scadenza agosto 2030 (richiamabile il 25/01) e 8 maggio 2030 (richiamabile il 25/09). Entrambi i titoli vengono scambiati intorno a 93/94 (nella giornata di ieri si sono mossi poco) con un rendimento alla call (richiamo) e a scadenza intorno al 13-12%, dal momento che gli investitori sono preoccupati delle perdite derivanti da contenziosi e costi di ristrutturazione". Ma le notizie di ieri "eliminano in parte questo pericolo", scrive Mediobanca. Secondo Citi il focus per il mercato ora sara'' "probabilmente il piano del governo italiano di ridurre la propria partecipazione nella banca e come avra'' luogo l''exit, per esempio attraverso diverse operazioni di vendita sul mercato, una grande cessione o una fusione con un''altra banca". E chiaramente la tempistica dell''operazione straordinaria, sottolinea Citi. In serata e'' emerso che il fondo Marshall Wace ha aumentato la posizione netta corta sull''azione proprio l''11 ottobre, giorno della sentenza della Cassazione, del 13,54%, portandosi all''1,09% del capitale. red fine

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B.Mps: Giorgetti, usciremo quando condizioni mercato congrue
Oggi 11:45 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--"Usciremo quando e'' opportuno uscire, realizzando anche un obiettivo di sistemazione del sistema bancario italiano e quando il prezzo e le condizioni di mercato ci sembreranno congrue. Non c''e'' una data da cui dipendiamo, dipende semplicemente dalle opportunita'' del momento in cui farlo". Lo ha detto a margine dell''assemblea dell''Fmi il ministro dell''Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando dei tempi per l''uscita del Mef dal Monte Paschi. Solo una settimana fa il Ministero ha avviato la procedura per la scelta degli advisor per la privatizzazione di Rocca Salimbeni. Un''accelerazione che alla riapertura dei mercati ha fatto crollare il titolo. vs fine

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Italy not tied to any deadline to exit Monte Paschi, economy minister says
Oggi 12:31 - RSF
MARRAKECH, Oct 13 (Reuters) - Italy will exit bailed-out bank Monte dei Paschi di Siena (MPS) (BMPS.MI) when market conditions are appropriate as it is not tied to any deadline, Economy Minister Giancarlo Giorgetti said on Friday.

Commitments agreed with European Union authorities at the time of MPS's 5.4 billion euro ($5.68 billion) bailout in 2017 bind Rome to eventually selling its 64% stake in the bank.

After a failed attempt to sell MPS to UniCredit (UCG.MI) in 2021, Italy agreed with Brussels new privatisation terms for MPS that were never fully disclosed.

"We will exit when it is opportune to exit, while also realising the goal of fixing the Italian banking structure and when market conditions seem appropriate," Giorgetti said speaking on the sidelines of the annual meetings of the World Bank and International Monetary Fund in Marrakech.

"There is no date on which we depend," he added without providing further details.

Both Giorgetti and Prime Minister Giorgia Meloni have said that the government would try to boost competition among banks with the privatisation of MPS.

This raises the prospect of a potential deal with Banco BPM (BAMI.MI) or BPER Banca (BPE.MI), Italy's third and fourth largest banks respectively, although both have repeatedly said they are not interested in MPS.

Given the absence of interested buyers in the short term, a share placement is seen as the most likely option to reduce the state stake and work towards re-privatisation commitments, sources have told Reuters.

($1 = 0.9499 euros)

(Reporting by Elisa Martinuzzi, writing by Giuseppe Fonte.

Editing by Jane Merriman)
(([email protected]; +390680307711;))
 

Mps, titolo scatta con Giorgetti. Utili III trim: nuovo grazie alla Bce?​


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di Laura Naka Antonelli
16 Ottobre 2023 13:17
Mps: stavolta le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti fanno da assist al titolo del Monte dei Paschi di Siena.
Giorgetti, che fino a venerdì scorso aveva rimarcato come il governo Meloni non avesse in mente una deadline precisa per riconsegnare il Monte di Stato al mercato, si è detto fiducioso nella capacità dello Stato maggiore azionista di riconsegnare la banca al mercato entro il 2024: dunque, di privatizzarla.

La banca, che vede azionista di maggioranza lo Stato Italiano, dal 2017, con una quota di capitale pari al 64%, sta facendo parlare di sé in queste ultime ore anche per la notizia relativa alla sua decisione di tagliare 50 sportelli dalla rete commerciale.
L’elenco deli sportelli pronti a sparire è stato già consegnato ai sindacati del gruppo Mps.
Scatta intanto il countdown alla pubblicazione della trimestrale della banca senese, che sarà pubblicata il prossimo 8 novembre, nel vivo della stagione degli utili che, nei giorni precedenti, avrà già visto protagonisti i conti di altri grandi nomi, come UniCredit (23 ottobre), Mediobanca (26 ottobre), Intesa SanPaolo (3 novembre), Banco BPM (7 novembre).

Le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giorgetti piacciono al mercato: dopo un esordio poco mosso, a metà giornata il titolo Mps accelera al rialzo a Piazza Affari, tornando a essere inondato di buy dopo il forte rialzo segnato giovedì scorso, in attesa della sentenza della Cassazione, che ha confermato l’assoluzione di 15 ex funzionari dell’istituto.
Il titolo ha poi concluso la sessione di venerdì scorso in ribasso, ostaggio delle dichiarazioni di Giorgetti che, di nuovo, ha detto chiaramente che il governo Meloni non si è posto alcuna data di scadenza entro la quale riconsegnare al mercato la banca, con un processo di privatizzazione.
Il ministro ha corretto però, nella giornata di oggi, il tiro, affermando di credere che Monte dei Paschi di Siena possa essere finalmente privatizzata entro il 2024. Stavolta le parole del ministro sono state accolte con favore dai mercati.

Sicuramente, con la zavorra dei rischi legali più leggera dopo la sentenza della Cassazione, Mps è diventata la scorsa settimana una banca più appetibile rispetto a quanto lo sia stata pochi giorni prima dell’annuncio.
Ma quale sarà stata la sua performance operativa nel corso del terzo trimestre del 2023?
Il consensus degli analisti intervistati da Bloomberg prevede un eps rettificato di 0,180 euro, rispetto agli 0,277 euro del secondo trimestre.
L’eps GAAP è stimato a 0,144 euro, contro gli 0,304 del secondo trimestre.
Equita prevede inoltre un utile operativo a 497 milioni, in calo del 5% su base trimestrale, con un rapporto cost-income al 48%.
I ricavi complessivi sono attesi in flessione rispetto al secondo trimestre di quest’anno, in calo del 2% su base trimestrale ma in rialzo del 31% su base annua, a 950 milioni di euro.
Bloomberg stima un calo dei ricavi più importante a 911 milioni

Gli analisti di Equita SIM rimangono ottimisti sul trend del margine netto di interesse, ovvero sull’NII, che continuerà a beneficiare dell’effetto della carrellata dei rialzi dei tassi di interesse che la Bce di Christine Lagarde ha continuato a varare ininterrotttamente fino alla sessione del 14 settembre 2023 dal luglio del 2022.

Il margine di interesse NII (net interest income) è previsto in rialzo del 4% su base trimestrale e del 58% su base annua a 600 milioni di euro. Bloomberg dal canto suo prevede per il margine di interesse del terzo trimestre un rialzo a oltre 581 milioni di euro.
Da segnalare che, quando la trimestrale di Mps sarà annunciata, sarà arrivato da un po’ di giorni l’annuncio della banca centrale europea sui tassi dell’imminente riunione del Consiglio direttivo, in calendario giovedì prossimo, 26 ottobre.

Equita sottolinea che, “alla luce di uno spread commerciale ancora in aumento, ci aspettiamo che l’NII (il margine netto di interesse) confermi la propria traiettoria di crescita, con l’effetto tasso che più compenserà l’effetto volume (alla luce del rallentamento atteso sulle nuove erogazioni)”.
L’attesa è, per la precisione, di un incremento del margine di interesse pari a +4% su base trimestrale.
Per la SIM il terzo trimestre di Mps non si confermerà invece “particolarmente brillante lato commissioni”.
Per questa voce di bilancio, si stima infatti un ribasso del 6% su base trimestrale, “anche per effetto della tipica stagionalità del terzo trimestre) e del -3% su base annua, in quanto è possibile che le condizioni di mercato abbiano “influito negativamente sulle fees da bancassurance”.

L’outlook parla invece di una “sostanziale stabilizzazione nel terzo trimestre” dei costi, “con costi operativi in area €450 milioni e un rapporto cost/income inferiore al 50%, un livello in linea con i peers più diretti”.
“Come per le altre banche, anche per Mps non è stimato inoltre per il terzo trimestre un deterioramento particolare dell’asset quality. Il “CoR (costo del rischio) è atteso infatti in area 50- 55bps, coerente con la guidance FY della società”.

Equita SIM scrive ancora:

“Con il trimestre impattato da oneri sistemici (che stimiamo in area 85 milioni), riteniamo che Mps possa chiudere il terzo trimestre con un pre-tax profit in area 300 milioni”, il che porta il pre-tax a un valore superiore ai 900 milioni nei primi nove mesi del 2023. Fattore che, a sua volta, avallerebbe una revisione della guidance a oltre 1 miliardo.

La SIM milanese precisa che le sue stime “non incorporano particolari write-up di DTA né rilasci di provision legate alle recenti vicende relative ai rischi straordinari, che non escludiamo possano rappresentare una sorpresa positiva tanto a livello di bottom line quanto di capitale (atteso in ogni caso convergere verso area 16,5%)”.
Di conseguenza, riporta Equita, “incrementiamo le stime 2023 dell’8% e del 2024-25 del 3% in media, principalmente per riflettere un maggiore NII, parzialmente compensato da un approccio più cauto sulle commissioni”.

La SIM ha anche migliorato il target price sul titolo Mps a 3,4 euro per azione, valore che porterebbe il titolo a trattare con un “2024 P/TE pari a 0,4 volte”.
Le valutazioni correnti del titolo vengono reputate “attraenti, con un 2024E P/TE = 0.3x a fronte di un ROTE adj. > 8%”.
Le stime di Equita continuano ad assumere un valore massimo del margine di interesse NII nel corso del 2023.
La riduzione del petitum sui rischi straordinari ed eventuali conseguenti
rilasci di riserve rappresentano potenzialmente catalyst positivi a riduzione
del gap valutativo con i peers. Dall`altro lato continuiamo a vedere un
rischio di overhang legato ad un eventuale piazzamento della quota dello
Stato e non consideriamo l`M&A necessariamente come uno scenario di
breve termine. Confermiamo HOLD.
 
RE/MAX Italia: 24MAX sigla accordo con B.Mps
Oggi 11:55 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Banca Monte dei Paschi di Siena entra nel network di istituti convenzionati di 24MAX, la societa'' di mediazione creditizia del gruppo immobiliare RE/MAX Italia. Operazione che potenzia il portfolio di accordi e parallelamente la consulenza che i credit specialist di 24MAX possono offrire a chi intende accendere un mutuo per comprare casa. "La soddisfazione per l''accordo siglato con Banca Mps e'' doppia", afferma Dario Castiglia, Ceo & Founder di RE/MAX Italia e attuale amministratore delegato di 24MAX. "Da un lato, ovviamente, siamo onorati che la banca piu'' antica del mondo ancora in esercizio abbia accolto la proposta di collaborare con la nostra Societa''. Una realta'' sicuramente giovane, ma che in meno di 5 anni ha gia'' dimostrato un grande potenziale di crescita basato sulla bonta'' del modello di business che vede i consulenti 24MAX affiancare i nostri agenti immobiliari fin dalla prime fasi della compravendita, potendo offrire una customer experience unica sul mercato". Dall''altro lato, aggiunge Castiglia, la collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena amplia il ventaglio di proposte che i credit specialist 24MAX possono offrire ai clienti in base alle singole esigenze. "Oggi piu'' che mai l''aspetto finanziario e'' una leva fondamentale della compravendita e sono sempre piu'' evidenti i vantaggi di un mediatore creditizio preparato ed imparziale, in grado di guidare il cliente nella scelta di accesso al credito piu'' conveniente e conforme alle specifiche necessita''", spiega Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX.
com/alb
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