Obbligazioni MPS

"Volont(arie)à" della maggioranza...:)

Celie a parte: la differenza fondamentale è tra applicazione della BRRD (quella di volontario non ha nulla) o no...

Certo, ma dal punto di vista del singolo che vorrebbe p.e. portare a scadenza anche una conversione applicando le CAC è forzata (lo dico per esperienza personale, visto che sono stato "caccato" alcune volte)
L'atteggiamento di alcuni ("se lo scambio mi piace partecipo, altrimenti tengo e rivendo dopo l'adc") potrebbe dimostrarsi poco aderente alla realtà.
 
BUSINESS NEWS | Fri Sep 2, 2016 11:53am BST
Italy's PM hopes Monte dei Paschi will carry out cash call this year

Italy's Prime Minister Matteo Renzi said on Friday he wanted banks in the country to merge and cut costs and hoped that Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) carries out a vital 5 billion euro ($5.6 billion) cash call this year.

Monte dei Paschi, the country's third-largest bank, has long been seen as the weakest link in a troubled banking system that has come to pose a major challenge to the Renzi government.

A string of bank crises, following a harsh recession that bankrupted thousands of small businesses, has left many ordinary Italians out of pocket and hurt confidence in lenders.

"I hope the capital increase of Monte dei Paschi can be carried out by the end of the year and, above all, that the strong message we sent with the measures on mutual banks will be understood: banks must merge," Renzi said in a speech at the Ambrosetti forum.

"In Italy there are more bank executive jobs and branches than in the rest of the world, that's not good."



($1 = 0.8945 euros)



(Reporting by Valentina Za)
 
forse no perchè uno shorterebbe la nuova azione, con un flottante decisamente più elevato

bisogna poi trovare un intermediario che lo faccia fare ai privati multiday

Per coprire la tua posizione sull'obbligazione devi shortare prima che questa ti venga convertita...quindi il flottante sarà sempre quello attuale! Per cui se ottengono adesioni per 2 Mld e tutti questi vorranno/potranno shortare l'azione sarà impossibile trovare così tante azioni in prestito, perché materialmente non esistono ancora, a maggior ragione se vengono emesse a sconto sui prezzi di mercato!
Forse con una data di conversione precisa uno potrebbe vendere a valuta 2 giorni prima della consegna, in questo caso non serve il prestito!
 
Buongiorno, c'è qualcuno che ha un 'Opinione come si comporteranno nei confronti dei sub ut2 TV 08 18?

Probabilmente tenteranno di ( o meglio dovrebbero) inserire anche questa emissione nella proposta di conversione volontaria, ma è molto difficile per via dell'iter autorizzativo essendo un bond collocato al retail.

C'è anche da dire che questa emissione difficilmente sarà in pancia degli istituzionali per via della difficile possibilità di acquisto.
 
Scusatemi se estremizzo e semplifico. Mettiamo che vengano convertite forzosamente tutte le Sub per 5 miliardi. Nel breve la banca non risolve tutti i suoi problemi? Abbatti il debito, aucap. Le azioni comunque non varrebbero post conversione più delle obbligazioni?
Certo dopo hai azzerato anche la fiducia degli investitori..
 
La Stampa:
GIANLUCA PAOLUCCI
INVIATO A CERNOBBIO (COMO)
Un incontro con i principali istituti bancari per valutare pro e contro della richiesta di intervento dell’Esm (European stability mechanism, il cosiddetto fondo salva Stati) per stabilizzare il sistema bancario italiano. Secondo tre diverse fonti a conoscenza del dossier, il premier Matteo Renzi va avanti con l’ipotesi di un ricorso ai soldi del fondo che è già intervenuto in Grecia, Irlanda, Portogallo, Cipro e banche spagnole.

Si tratta, secondo quanto ricostruito, del «piano B» - finora smentito dal governo - nel caso che il piano per Mps si areni definitivamente.

Un’ipotesi anticipata da «La Stampa» nei giorni scorsi, che le difficoltà che stanno emergendo nell’implementazione del piano per Mps avrebbe reso ancora più d’attualità. Proprio l’utilizzo del fondo salva Stati da parte dell’Italia sarebbe stato uno dei temi dei colloqui tra Renzi e Angela Merkel nei vertici di Ventotene e Maranello nelle settimane scorse, dice una delle fonti.

Il nodo «sistemico» è rappresentato ovviamente da Mps. «Se risolvi quello riparte il sistema», spiega un banchiere d’affari, che conferma le valutazioni in corso citando proprio «l’intervento dell’Esm come la chiave» per stabilizzare l’istituto senese e con esso le banche italiane nel loro complesso, anche sulla base di quanto accaduto negli altri Paesi europei. «Un’ipotesi che abbiamo sottoposto da tempo a Palazzo Chigi e che adesso sta prendendo corpo», dice ancora il banchiere.

Una delle soluzioni sulle quali si sta lavorando prevede il «bail-in» delle «sole obbligazioni subordinate (pari a 5,5 miliardi di euro, ndr), sufficienti a coprire il deficit patrimoniale dell’istituto. Con il successivo rimborso con soldi pubblici dei piccoli risparmiatori, ai quali è stata venduta nel 2008 una obbligazione subordinata per 2,1 miliardi di euro, sulla base del «misselling» (la vendita di prodotti finanziari ad un pubblico non adeguato al rischio dell’investimento), spiega una seconda fonte. La terza fonte cita l’incontro con gli istituti bancari per la valutazione di queste ipotesi. Al momento si tratta appunto solo di ipotesi, spiegano le fonti, sulle quali si sta lavorando nel caso che il piano per Montepaschi si areni definitivamente.

Il caso della banca senese presenta infatti una serie di criticità. L’ipotesi di conversione dei bond, ma solo per gli investitori istituzionali e su base volontaria, è al momento al vaglio delle banche coinvolte e presenta una serie di ostacoli e problemi soprattutto di carattere tecnico e legale, secondo quanto ricostruito. Di certo c’è che un aumento di 5 miliardi di euro, come annunciato dalla banca lo scorso 29 luglio, incontrerebbe grosse difficoltà ad essere sottoscritto sul mercato.

Altro elemento di criticità per l’intero piano è lo scontro in corso tra banche e governo sui tempi dell’operazione. L’esecutivo, come ha detto lo stesso Renzi, punta a chiudere l’operazione prima del referendum sulla riforma costituzionale previsto per la fine di novembre. Le banche del consorzio che dovrà garantire l’aumento e assicurare un prestito da 6 miliardi per coprire l’operazione di cessione delle sofferenze (al momento undici, con Mediobanca e Jp Morgan capofila della complessa operazione) vorrebbero aspettare l’esito della consultazione per decidere se partecipare o meno, temendo l’incertezza politica che seguirebbe ad una bocciatura popolare del quesito referendario.

Sullo sfondo resta l’iniziativa di Corrado Passera, che in agosto si è recato nuovamente in Usa per incontrare potenziali investitori interessati dopo la bocciatura della sua proposta da parte del cda lo scorso 29 luglio.
Ricorso al fondo salva-Stati Ue, prende forma il piano B per Mps
 
E' stato smentito
La Stampa:

GIANLUCA PAOLUCCI
INVIATO A CERNOBBIO (COMO)
Un incontro con i principali istituti bancari per valutare pro e contro della richiesta di intervento dell’Esm (European stability mechanism, il cosiddetto fondo salva Stati) per stabilizzare il sistema bancario italiano. Secondo tre diverse fonti a conoscenza del dossier, il premier Matteo Renzi va avanti con l’ipotesi di un ricorso ai soldi del fondo che è già intervenuto in Grecia, Irlanda, Portogallo, Cipro e banche spagnole.

Si tratta, secondo quanto ricostruito, del «piano B» - finora smentito dal governo - nel caso che il piano per Mps si areni definitivamente.

Un’ipotesi anticipata da «La Stampa» nei giorni scorsi, che le difficoltà che stanno emergendo nell’implementazione del piano per Mps avrebbe reso ancora più d’attualità. Proprio l’utilizzo del fondo salva Stati da parte dell’Italia sarebbe stato uno dei temi dei colloqui tra Renzi e Angela Merkel nei vertici di Ventotene e Maranello nelle settimane scorse, dice una delle fonti.

Il nodo «sistemico» è rappresentato ovviamente da Mps. «Se risolvi quello riparte il sistema», spiega un banchiere d’affari, che conferma le valutazioni in corso citando proprio «l’intervento dell’Esm come la chiave» per stabilizzare l’istituto senese e con esso le banche italiane nel loro complesso, anche sulla base di quanto accaduto negli altri Paesi europei. «Un’ipotesi che abbiamo sottoposto da tempo a Palazzo Chigi e che adesso sta prendendo corpo», dice ancora il banchiere.

Una delle soluzioni sulle quali si sta lavorando prevede il «bail-in» delle «sole obbligazioni subordinate (pari a 5,5 miliardi di euro, ndr), sufficienti a coprire il deficit patrimoniale dell’istituto. Con il successivo rimborso con soldi pubblici dei piccoli risparmiatori, ai quali è stata venduta nel 2008 una obbligazione subordinata per 2,1 miliardi di euro, sulla base del «misselling» (la vendita di prodotti finanziari ad un pubblico non adeguato al rischio dell’investimento), spiega una seconda fonte. La terza fonte cita l’incontro con gli istituti bancari per la valutazione di queste ipotesi. Al momento si tratta appunto solo di ipotesi, spiegano le fonti, sulle quali si sta lavorando nel caso che il piano per Montepaschi si areni definitivamente.

Il caso della banca senese presenta infatti una serie di criticità. L’ipotesi di conversione dei bond, ma solo per gli investitori istituzionali e su base volontaria, è al momento al vaglio delle banche coinvolte e presenta una serie di ostacoli e problemi soprattutto di carattere tecnico e legale, secondo quanto ricostruito. Di certo c’è che un aumento di 5 miliardi di euro, come annunciato dalla banca lo scorso 29 luglio, incontrerebbe grosse difficoltà ad essere sottoscritto sul mercato.

Altro elemento di criticità per l’intero piano è lo scontro in corso tra banche e governo sui tempi dell’operazione. L’esecutivo, come ha detto lo stesso Renzi, punta a chiudere l’operazione prima del referendum sulla riforma costituzionale previsto per la fine di novembre. Le banche del consorzio che dovrà garantire l’aumento e assicurare un prestito da 6 miliardi per coprire l’operazione di cessione delle sofferenze (al momento undici, con Mediobanca e Jp Morgan capofila della complessa operazione) vorrebbero aspettare l’esito della consultazione per decidere se partecipare o meno, temendo l’incertezza politica che seguirebbe ad una bocciatura popolare del quesito referendario.

Sullo sfondo resta l’iniziativa di Corrado Passera, che in agosto si è recato nuovamente in Usa per incontrare potenziali investitori interessati dopo la bocciatura della sua proposta da parte del cda lo scorso 29 luglio.
Ricorso al fondo salva-Stati Ue, prende forma il piano B per Mps
 
sono in book sulla UT 2 @ 96,25 1 lotto in bid ...prima non ho potuto mettermi ero in giro per uffici e i minimi sono passati ...almeno per ora :D
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto