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Bnl, Consob accerta patto
rialzato il prezzo dell'Opa
ROMA - La strada di Unipol per la conquista della Bnl si fa sempre più in salita. Ed i tempi si allungano. Se vorrà conquistare Via Veneto infatti, la compagnia bolognese dovrà infatti sborsare oltre 75 milioni di euro in più d rispetto alla cifra inizialmente preventivata (oltre 5 miliardi di euro). La Consob ha infatti accertato l'esistenza un patto parasociale non dichiarato fra Unipol e Deutsche Bank e, di conseguenza,
ha fissato il prezzo a 2,755 euro, in rialzo rispetto ai 2,7 euro inizialmente offerti da Via Stalingrado.
Una decisione che la Commissione ha motivato con una disattesa della cosiddetta 'best price rule', ovvero il principio di parità di trattamento fra i destinatari dell' offerta stabilito dalla legge. "In sostanza - spiega la Commissione - è da ritenere contrario al principio di parità stabilito dalla legge che un soggetto che sta proponendo un'offerta a determinate condizioni rivolta a tutti gli azionisti, contemporaneamente acquisti da taluno di essi ad un prezzo maggiore; tale contrarietà è però sanabile tramite l'elevazione del prezzo di offerta ma se tale adeguamento non avviene si ha una violazione insanabile del principio di parità di trattamento e delle norme in materia di opa".
Oltre ad intervenire direttamente sull'elemento prezzo, l'Autorità di piazza Verdi, con la sua decisione,
allunga inevitabilmente i tempi di un'operazione che la compagnia assicurativa bolognese aveva preventivato partisse entro la fine di quest'anno. Alla luce del provvedimento Consob infatti, Unipol dovrà riscrivere il prospetto informativo e le Authority chiamate a valutare l'operazione (Isvap, Banca d'Italia e Antitrust) dovranno riesaminare tutte le carte, anche in considerazione dell'entrata in vigore del nuovo codice dell' assicurazioni ed in particolare della norma che assoggetta ad autorizzazione preventiva le acquisizioni di una compagnia in settori diversi da quello assicurativo.
"Prendiamo atto e valuteremo la decisione della Consob nel chiaro convincimento di proteggere i nostri interessi", è stato il commento in tarda serata di fonti vicine ad Unipol, mentre ambienti vicini a Deutsche Bank hanno fatto sapere che, pur "non essendo d'accordo con la decisione della Consob" la banca tedesca "non farà appello per non posticipare l'Opa.
Vogliamo andare avanti - proseguono le medesime fonti - Per noi era una transazione del tutto normale e continuiamo ad essere di supporto e collaborativi con la Consob e le autorità di vigilanza dei mercati".
A complicare lo scenario poi, ci sono le posizioni giudiziarie del presidente ed ad di Unipol, Giovanni Consorte e del vice presidente Ivanio Sacchetti. La magistratura romana, che proprio per la scalata a Bnl li ha iscritti nel registro degli indagati, era infatti in attesa delle conside3razioni della Consob per proseguire nelle sue indagini. Prendono così corpo le voci che volevano, a breve, un interrogatorio di Consorte.
23/12/2005 - 22:18
...ho anche letto che
gli spagnoli stanno studiando un rilancio a 3 euro, appena lo ritrovo lo posto
Buon Natale ... e non mangiate troppo