I.Net (INE) OPA di BT su I.net (2 lettori)

Stato
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stef33

Forumer storico
questo folle dice che non esiste un cuscinetto che di FATTO esiste dall'annuncio dell'opa e dura fino ad oggi...addirittura SOPRA IL PREZZO DELL'OPA
non un cuscinetto ma un aliante!
Ma lui dice che non c'è una cosa che tutti i giorni è sotto gli occhi di tutti... :eek:
Abbiamo sempre detto che INET era un po' più rischiosa delle altre opa
i 52,3 di legge non sono sicuri al 100% come in altre opa obbligatorie (su questo e solo su questo concordo)
MA NON E' QUESTO IL PUNTO SU CUI insistere 150 volte al giorno, VISTO CHE TALE CUSCINETTO E' STATO SUPERATO DAI FATTI E DAL MERCATO con un titolo perennemente sopra al prezzo dell'opa e quindi il cuscinetto ESISTE ECCOME forse più forte di quello di legge....Il rischio è negli ultimi gg d'opa quando a 3gg non si possono più consegnare e poi dopo l'opa (come già ripetuto 1000 volte)
MA MANI FORTI COMPRANO DA UN MESE...
Insomma stiamo parlando di lana caprina, di sfumature inutili
QUESTA OPA NON E' COME LE ALTRE, E' PIU' SPECULATIVA e questo credo l'abbiano capito tutti meno UNO che continua ad attribuirsi il merito di aver scoperto LUI l'acqua calda.
 

calmau

Forumer attivo
penso che questo l'abbiano capito tutti ormai e se per caso qualcuno la pensa come lui ha avuto il tempo di uscire a prezzi superiori all'opa.........adesso te lafaccio una domanda già fatta dall'altra parte....secondo te cosa succede adesso?
o meglio alla fine inet secondo te se alzera il prezzo cosa dirà? per me 58-59.......
 

stef33

Forumer storico
I.NET - BT prolunga l'Opa al 17 aprile
Websim - 02/04/2007 09:33:15
FATTO
I.Net (INE.MI) apre stamattina a 53,60 eu, sopra i 52,30 eu offerti dall'Opa di BT. BT, intanto, ha deciso di prolungare il periodo dell'Opa su I.Net dal 5 aprile originario al 17 aprile. Si rammenta che in ogni caso le azioni acquistate negli ultimi tre giorni non possono essere conferite all'OPA: ossia nel caso non ci fosse stata proroga l'ultimo giorno utile all'acquisto sarebbe stato il 2 aprile. Adesso con la proroga ufficiale al 17 aprile, l'ultimo giorno valido diventa il 12 aprile. A ieri risultava consegnato solo lo 0,52% dei titoli oggetto dell'offerta.

EFFETTO
Il titolo I.Net dal giorno dell'annuncio dell'Opa totalitaria a 52,30 euro per azione di fatto non è mai sceso sotto tale soglia. La decisione di allungare il periodo d'Opa avvalora quindi l'ipotesi che ci possa essere un rilancio sul prezzo così come vorrebbero alcuni importanti azionisti, Tamburi & Ass. (TIP.MI) per esempio che possiede il 2,4% circa e che si era già espresso criticamente sul prezzo.

Riteniamo che I.Net sia strategica per BT in quanto completa l'offerta di Albacom e di Atlanet in Italia e potrebbe diventare anche un centro di eccellenza per il gruppo inglese.
 

stef33

Forumer storico
Aspettavamo buone news? Eccole...
BT si sta dimostrando il peggior opatore da quando faccio le opa, e ne ho fatte tante
Io criticavo tanto gli italiani ma gli Inglesi stanno dimostrando un disprezzo per le minorities ed il mercato che non ha pari nella storia delle opa italiane
Probabilmente considerano gli italiani degli esseri inferiori con cui si possono permettere qualunque atteggiamento, tanto siamo mafiosi, disonesti, levantini etc
Pazzesco, personalmente BOICOTTERO' qualunque servizio collegato a questi DELIQUENTI

MF
Bt incorporerà I.Net anche se fallisce l'opa
Il gruppo inglese non farà alcun rilancio sul prezzo.

Classclick Pubblicità Attiva

British telecom incorporerà I.Net in Bt Italia. Anche se l'opa in corso sulla società milanese di software dovesse fallire. Inoltre, il gruppo inglese non ha alcuna intenzione di rilanciare sul prezzo d'opa fissato a 52,30 euro per azione. È quanto ha appreso MF da fonti vicine all'operazione, secondo le quali la decisione sarà ufficialmente la prossima settimana, in occasione dei consigli di amministrazione di I.Net e di Bt Italia.

Una volta finalizzata la transazione, I.Net sarà dunque delistata dal segmento Mtax di Borsa italiana e successivamente incorporata nella filiale italiana di Bt guidata da Corrado Sciolla.

La decisione dei due cda metterà quindi la parola fine a una vicenda nata in febbraio, quando British telecom rafforzò la propria posizione di socio di maggioranza di I.Net raggiungendo il 65% del capitale dopo aver acquistato il 13,62% della società di software da Etnoteam per 29 milioni di euro. Nella stessa data il gruppo telefonico inglese aveva anche annunciato il varo di un'opa totalitaria sulla restante parte del capitale (offerta lanciata in marzo) a 52,30 euro per azione. Il premio era allora del 10,5% rispetto ai corsi di borsa, quando il titolo trattava attorno a 49 euro. L'offerta, però, aveva fatto storcere il naso a qualche operatore che non riteneva adeguato il premio. Per questo, quando nei giorni scorsi British telecom ha annunciato il prolungamento del periodo di adesione all'opa dal 5 al 17 aprile, il mercato vi ha letto il segnale di un imminente rilancio, visto le modeste adesioni raccolte finora e visto che il titolo I.Net quota in questi giorni, (proprio in previsione di un possibile rilancio), sopra il prezzo di offerta (ieri il titolo ha chiuso a 53,3 euro in crescita dello 0,5%). Invece, niente di tutto questo. Come detto, British telecom non solo non rilancerà ma procederà all'incorporazione indipendentemente dai risultati dell'opa. D'altronde, la partecipazione del 65% permette agli inglesi di procedere alla fusione di I.Net con una società del gruppo non quotata. E il prolungamento dell'offerta si spiega col fatto che British Telecom ha voluto dare agli azionisti di minoranza la possibilità di conoscere eventuali nuovi elementi che emergeranno dai cda di settimana prossima per valutare se aderire o meno all'offerta. (riproduzione riservata)


MF - Mercati Globali
Numero 068, pag. 12 del 5/4/2007
Autore: Luciano Mondellini
 

secoli

Utente Senior
Fernando'S ha scritto:
una notizia così pare data apposta per far consegnare i titoli in opa :rolleyes:

. . . . e di questa battura stamani sul notiziario di sella, cosa ne dici?

"I.Net: secondo MF BT incorporera' I.Net anche in caso di fallimento dell'Opa."

Saluti a tuuti ed un lungo buon w.e.
 

popotus

Forumer attivo
Audizione Consob presso la camera dei deputati.


Il tema del delistingdelle società quotate

Con riferimento alla ipotesi di cancellazione dalla quotazione (“ delisting”) delle azioni di Juventus, Roma e Lazio dal mercato è necessario rappresentare alcune considerazioni in merito alle disposizioni che regolano tale processo.

Sulla base del quadro giuridico attualmente vigente, il delisting può avvenire:

1. a seguito di un’offerta pubblica di acquisto (“OPA”) volontaria e totalitaria finalizzata al delisting;

a. laddove si raggiunga la titolarità di più del 90% del capitale con diritto di voto, si avvera il presupposto per promuovere l’OPA residuale, ai sensi dell’art. 108 D. Lgs. 58/98, in base al quale “Chiunque venga a detenere una partecipazione superiore al novanta per cento delle azioni ordinarie promuove un'offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni con diritto di voto al prezzo fissato dalla Consob, se non ripristina entro centoventi giorni un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni”.

In tal caso la Consob determina il prezzo di offerta tenendo conto, tra l' altro, i) del corrispettivo di un'eventuale offerta pubblica precedente, ii) del prezzo medio ponderato di mercato dell'ultimo semestre, iii) del patrimonio netto rettificato a valore corrente dell'emittente, iv) dell’andamento e delle prospettive reddituali dell'emittente;

b. nel caso in cui si raggiunga più del 98% delle azioni con diritto di voto, l’offerente potrà procedere al diritto di acquisto sulla restante parte garantita dall’art. 111 D. Lgs. 58/98 (cosiddetto squeeze out);

2. per effetto dell’incorporazione della società quotata in una non quotata;

Lo status di società quotata cessa nel momento in cui la stessa venga incorporata da un’altra società (anche diversa da una società per azioni) non quotata. In tale ipotesi l’art. 2437- quinquiesdel codice civile attribuisce il diritto di recesso ai soci che non abbiano concorso alla deliberazione che comporta l’esclusione dalla quotazione (mentre il prezzo dell’OPA residuale è stabilito dalla Consob, quello del recesso è determinato facendo riferimento all’andamento delle quotazioni dell’ultimo semestre).

Nel caso in questione, le percentuali di possesso degli azionisti di riferimento - Dott. Lotito per la Lazio (29,86%), Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a. per la Juventus (62,01%) e Compagnia Italpetroli S.p.A per la Roma (67,09%) – rendono necessaria la promozione di un’OPA totalitaria volontaria alla quale solo nel caso di raggiungimento del 90% potrà seguire l’OPA residuale, presupposto per la cessazione della quotazione delle azioni.

Tuttavia, l’importante presenza di azionisti di minoranza nonché gli attuali livelli di quotazione delle azioni rispetto al momento in cui le stesse furono quotate, potrebbero rendere incerto il raggiungimento della quota del 90% da parte del socio di riferimento.
 

Fernando'S

Forumer storico
secoli ha scritto:
. . . . e di questa battura stamani sul notiziario di sella, cosa ne dici?
"I.Net: secondo MF BT incorporera' I.Net anche in caso di fallimento dell'Opa."
Saluti a tuuti ed un lungo buon w.e.

Giuseppe è molto piu' esperto di me
...è meglio se ti risponde lui
ciao
 
Stato
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