Dubbi che, in buona sostanza, ruotano intorno ai seguenti punti:
1. il nostro mercato è stato sostenuto, almeno sin qui, da quelli che noi siamo soliti chiamare percorsi di breve (settimanali) e di brevissimo (giornalieri), mentre quelli di medio (mensili) e di lungo (trimestrali) non hanno ancor fornito alcun particolare contributo;
2. i percorsi di brevissimo sono quelli che forniscono impulso ai corsi, i percorsi di breve sono quelli che raccolgono tale impulso e lo trasformano in tendenza: almeno sin qui, la tendenza di breve è sempre stata al rialzo e non v'è mai stata alcuna correzione significativa su base settimanale;
3. al momento i percorsi di breve sono in una fase che noi siamo soliti definire “distributiva”: raggiunti obiettivi importanti, si procede ad un alleggerimento progressivo delle posizioni in essere (sostituendole, però, con altre che ancor debbono raggiungere i propri obiettivi);
4. all'interno delle fasi cosiddette distributive, ve n'è una (Fase 6) che è in grado di raccogliere al meglio gli impulsi di brevissimo e trasformarli in una nuova tendenza rialzista capace di portare i corsi su nuovi massimi di rilievo in tempi rapidi (per noi, che analizziamo il MIBTEL, questi ultimi dovrebbero situarsi a cavallo dei 20mila punti entro agosto);
5. al momento, però (…ma n'avremo certezza solo questa notte), il percorso di breve del nostro mercato non è ancor entrato in questa fase (che siamo soliti definire “ad alto rischio ed alto rendimento”), mentre v'era entrato, nello scorso fine settimana, il percorso di brevissimo;
6. una correzione al ribasso dagli attuali livelli ci consentirebbe di entrare nella fase per noi più interessante entro la prima settimana di giugno consentendoci di sperar poi, concretamente, nel raggiungimento di area 19500p entro l'estate;
7. una mancanza di correzioni al ribasso, in questa fase, ci lascerebbe invece con il rischio di doverne subire una più avanti (in giugno) rendendo poi alquanto difficile il raggiungimento di area 19500p entro l'estate;
8. non solo: la tendenza al rialzo che potrebbe nuovamente avviarsi al superamento dei 16000 punti, rischierebbe d'avere il fiato molto corto, tanto da potersi esaurire in tempi molto rapidi e riproporre, forse, scenari ben più critici di quanto, oggi, noi s'è portati a pensare.
Queste considerazioni sono quel che ci accompagneranno sino al prossimo fine settimana: sin qui, infatti, non è ancor successo nulla di diverso da quel che noi ci si attendeva, ma la correzione che s'era ipotizzata (sino ad area 14000/14500 punti) entro la prossima settimana, a partir da domani perderà progressivamente parte del suo sviluppo (nel senso che l'obiettivo al ribasso sarà necessariamente più alto di quel che noi s'è potuto indicare sin qui) e la spinta che noi si sarebbe potuto ricevere da un “sano appoggio su tale supporto” finire per perdere, a propria volta, energia (con tutto quel che potrebbe poi seguirne in termini di obiettivi al rialzo).
Un dato però è certo (e, per chi scarica gratuitamente dal nostro sito il report “red-line”, del tutto evidente): sul breve non c'è un solo segnale che consenta di sperare in qualcosa di più di una semplice correzione. D'altra parte: i “trend-followers” sono saldamente impostati al rialzo ed i “contrarians” non hanno, oggi, alcun motivo valido per esser già… se stessi.
Edoardo E. Macallè – “Il Circolo dell'Investitore”
