Nello schema più diffuso e utilizzato oggi, R-D-R, ci viene insegnato che l'altro esiste in funzione dei nostri bisogni. Questo comporta che facciamo difficoltà ad attivare il comportamento mediano, la D. Il Donare.
In sostanza se voglio ricevere (affetto, regali, soldi, casa ect..) devo essere disposto a dare qualcosa in cambio. Che sia affetto o lavoro in cambio dello stipendio, la sostanza è che qualcosa di mio lo restituisco. E nello schema che si esplica all'infinito e che si fonde con l'altro (D-R-D) in sostanza il ricevere è la conseguenza del donare come il donare è la conseguenza del ricevere.
E' una catena senza inizio e senza fine.
Ma facciamo saltare la D? Se la togliamo? Se decidiamo di interrompere la catena nel punto D?.
Rimane questo schema R-R.
Ricevere- Ricevere.
L'altro scompare quanto soggetto ed individualità in relazione con me. Rimango solo io che mi pongo in una relazione a senso unico: mi aspetto solo di ricevere.
Allo stesso modo salta anche l'altro schema: D-R-D, dove rimane solo il ricevere.
Così la sequenza diventa una successione infinita di ...R-R-R-R-R...: di fronte alle cose del mondo mi aspetto soltanto di ricevere.
Se vogliamo è quanto Gesù cercava di far notare: se ricevi un pugno e dai un pugno riceverai ancora un pugno. E se quello che ti sta davanti è tre volte te, mi sa che il pugno che riceverai sarà definitivo... A meno che non metti in atto una strategia di rinforzamento muscolare. Ma non sai se l'altro farà lo stesso. E' la "schismogenesi"...meraviglioso concetto di Gragory Bateson (verso un'ecologia della mente).
Entrambi i contendenti sono immersi nello schema R-R.
Hanno fatto saltare la D. Il donare.
I tempi odierni, l'individualismo distorto (perché invero il problema non è l'individualismo ma l'appiattimento sulle sue posizioni) ed imperante, sono la causa della nostra infelicità quotidiana.
E comporta che a 77 anni tu devi salire su un palco per cercare di dire a te stesso che le cose non possono finire. Che hai ancora continuità. Che non è vero che dovrai lasciare tutto. E ti inventi nemici esterni. Fantasmi e demoni. La tua mente è prigioniera. E' in difficoltà.
Soffri.
E molto.
Così gridi. Più soffri e più gridi. Più gridi e più soffri.
Non c'è speranza.
Hai fatto saltare la D. Ti hanno insegnato che non serviva nella tua vita. Che tutto è R.
Ma ora che sei verso la fine (biologica) comincia ad avvertire una sottile voce interiore che dice: ascolta! Ascolta l'altro, specchio della tua mente.
Ma tu ne hai paura.
Non sei più capace di ascoltare.
E sei solo.
Tremendamente solo!
Siamo tutti in questa situazione.
E pochi sono riusciti a fare l'opposto, far saltare la R.