Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1 (3 lettori)

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Mila

Mila
alla chiusura di oggi su tf 5'

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qui si vede bene che alle 13.00 non ha chiuso, soprattutto sull'8h: taglio alto verso basso solo in chiusura come avevamo ipotizzato con i quadrati
 

Roberto80

Nuovo forumer
Buongiorno Mila, ti ringrazio davvero molto per la risposta e per la tua analisi! Questo pomeriggio/sera dovrei riuscire a collegarmi col pc, con il cell si vede poco purtroppo, e studiero' meglio quello che mi hai postato. Poi se avrò ancora dubbi mi toccherà disturbarti nuovamente. Buon fine settimana.
 

Mila

Mila
La variabilità ciclica

Mi arrivano delle domande sul perché nell'Analisi ciclica non abbiamo una precisione "accettabile" nel conteggio della durata del tempo.
E' una domanda molto importante perché può arrivare ad invalidare l'intero metodo.
E' ancora più importante oggi poiché viviamo nel "regno della quantità". Sempre più precisa proprio grazie alla capacità di misurare gli eventi fisici. Non ultimi quelli temporali. Basti pensare all'orologio atomico.
Soprattutto viene contestata la "Variabilità ciclica". Quello che siamo abituati a chiamare "troncamento" o "allungamento".
Data una durata ideale del ciclo, esso può finire un "pò prima", o un "pò dopo".
Abbiamo individuato questo "un pò" con una percentuale precisa (siamo o non siamo nell'epoca delle misurazioni?) pari al 25% della durata ideale
 

Mila

Mila
Ad esempio, data la durata di un Tracy pari ad 8 sedute di borsa aperta ed equivalente a 5160 minuti, il tempo minimo di durata è pari a

4160 * 25 % = 1040
4160-1040 = 3120
3870/520 = 6
Dove 6 rappresenta sei sedute di borsa aperta

mentre il tempo massimo è pari a 10 sedute di borsa aperta.

Un ciclo T (Tracy) può durare da un minimo di 6 giorni ad un massimo di 10 giorni.
Quindi la differenza dal tempo minimo al tempo massimo se sommata è pari al 50% rendendo indeterminata la previsione: siamo allo stesso livello del tiro della monetina con testa\croce.
In borsa sappiamo che per vincere è necessario che le probabilità di previsione vengano spostate a nostro favore oltre l'indeterminatezza, ovvero superiore al 50%. E sappiamo che chi riesce ad avere una previsione giusta al 70% lo si annovera tra i bravi. Ovvero su 10 trade fatti ne ha 7 in gain e 3 in loss.
Ovviamente andrebbe anche visto il profit poiché posso guadagnare meno con i 7 gain rispetto alle perdite causate dai "soli" 3 loss.

Messa così l'Analisi Ciclica è un metodo fallimentare!
 

Mila

Mila
Va detto subito che stabilire l'indeterminatezza pari a 50% sommano il tempo minimo al tempo massimo è sbagliato.
Perché?
Perché se finisce prima, non può finire dopo.
Se un ciclo Tracy finisce al 7° giorno di borsa aperta, un successivo minimo al 10° non fa più parte di quel Tracy, ma di uno nuovo che ha girato a ribasso se il minimo è inferiore. Oppure ad una parte del Tracy se il minimo è superiore a quello del 7° daily.
Queste sono cose che sappiamo tutti.
Ciò nonostante rimane l'indeterminatezza delle previsioni cicliche. E dunque delle critiche.
Per rispondere dobbiamo fare un viaggio nel tempo.
Molto indietro nel tempo. Agli albori del genere umano
 

Mila

Mila
Va detto subito che il 25% non è una cifra determinata a caso. E' 1\4 di una ruota. E' l'angolo di 90°. E' il movimento uno del mandala. Fa parte della cicloide di cui Galileo ne approfondì i meccanismi.
Ovvero non è frutto del digestione di un ingordo che ha sognato male.
Rimando questa spiegazione al Blog e all'articolo "Le 7 chiavi del Tempio" di Ciampa (Luigi Tonon).
Questo è il solito link

http://analisiciclica.investireoggi.it/

lo trovate nella sezione "Analisi ciclica"
 
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Mila

Mila
Non è la strada che percorriamo oggi.
Noi torniamo indietro a quando il genere umano cadde dall'albero che lo sorreggeva.
Quando l'uomo si trovò ad alzarsi da terra ebbe a disposizione gli arti superiori per fare cose che prima non gli erano possibili. Fra le tante una delle più importanti fu contare.
L'origine della capacità umana deriva dall'intuizione di un nostro antenato che le dita potevano essere usate per misurare le cose del monto. Più precisamente, per contarle.
Il sistema metrico decimale che usiamo oggi ha almeno 100.000 anni. Se datiamo il ritrovamento di qualche teschio con sembianze umanoidi a 10.000.000 di anni fa, allora un qualche giorno a partire da 10.000.000 di anni un meditatore solitario ebbe l'intuizione di contare con le dita delle mani.
Le quali sono 10 e quindi il sistema non poteva che essere decimale.
 
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