Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 2

Per prima cosa apri questo sacco di pelle col tuo intelletto,
Poi separa la carne dall'intelaiatura d'ossa con la lama della consapevolezza discriminante
Aprendo poi le ossa guarda nel midollo
E guarda da te
Se c'è alcunché di solido!
 
Queste prime due meditazioni (basta qualche minuto al giorno per avere una significativa riduzione della paura) indicano che alcuni vivono più degli altri, ma nessuno in eterno. Se andiamo ad analizzare il corpo via via sempre più in profondità non riusciamo a trovare un fondo solido. Se non riusciamo a trovare solidità tramite la consapevolezza discriminante, allora cosa è che muore?
Ma la sofferenza del corpo è talmente forte e "attraente" che non siamo obbiettivo e, illusoriamente, concludiamo la meditazione dicendo che la solidità del corpo c'è e la possiamo toccare.
Eppure non troviamo un fondo!
 
Questa vita ha molti pericoli, è più instabile
di una bolla trascinata dal vento.
Col respiro che entra ed esce, è il più grande miracolo
Perfino che ci si riesca a svegliare dal sonno
 
Per quante ricchezze si siano accumulate,
E per quanto tempo si siano potute godere,
Come uomo le cui giunture si sono squarciate
Si deve partire nudi e a mani vuote
 
Quando è giunta l'ora della morte,
I figli non offrono alcun rifugio,
Né il padre, la madre o gli amici
Non c'è nessuno al puoi chiedere rifugio
 
Questo corpo ottenuto con molte difficoltà
E conservato dal cibo e dalle vesti
Non ti accompagnerà. Uccelli e cani lo mangeranno.
Sarà consumato dal fuoco ardente
Affondato nell'acqua
O nascosto in una tomba sottoterra
 
Così la ricchezza è un grande pericolo perché litighiamo per essa e sorge il pericolo di diventarne schiavi, per volerla sorvegliare.
Così il corpo è paragonato alla ricchezza.
Così gli amici e i parenti sono un pericolo per noi: temiamo che essi muoiano e, sopraffatti da questa paura, ci tormentiamo.
Alimentiamo in questo modo la paura!
 
E sempre sul corpo, per quanto forti e potenti possiamo essere, non scampiamo alla morte; per quanto rapidamente possiamo correre, non possiamo sfuggirle; e per quanto dotti e sapienti ed eloquenti siamo, non possiamo convincerla ad andarsene.
Siamo come chi on può fermare o acchiappare il sole quando tramonta dietro ad una montagna
 
Così il corpo è un pericolo per noi: è incapace di sopportare le malattie, soffre il caldo e il freddo, la fame e la sete. Ha paura di essere ucciso, incatenato o scorticato.
Da questa paura, nasce un grande tormento.
Ed alimentiamo la paura!
 

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