Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 2

Quindi si, lo sai dopo che non è V4.
E' sempre così?
Per fortuna no.
Questa è una casistica che non si verifica sempre.
E se vogliamo è anche una casistica difficile.
Che potevamo anche lasciar perdere: mica dobbiamo entrare sempre.
 
E' una ricostruzione a priori questa?
Se vogliamo si.
Ma il taylor fa parte del sistema proposto in questo 3d: da solo fa perdere soldi.
Anche se è micidiale nella sua applicazione.
 
Punto delicato di tutto? essere pronti ad entrare nell'una o nell'altra direzione: noi attendiamo i segnali senza preferenze.
La concentrazione nel trading è tutto.
Ma bisogna avere concentrazione.
Se non c'è?
La si sviluppa!
Bye
 
Nei secoli il pensiero dell'uomo è cambiato, ma non sono cambiati i suoi bisogni primari. Una società meno evoluta tecnicamente affronta nel quotidiano più problemi inerenti la sfera fisica ergo la corporeità, quali ad esempio il solo sostentamento quotidiano: il cibo. Una società tecnicamente più avanzata e a capitalismo aggressivo ha spostato i suoi bisogni primari nella sfera psico-affettiva: quando il cibo è "sempre" disponibile la sofferenza è data dal rapporto tra le persone.
Possiamo riassumere che nel primo caso abbiamo una visione del mondo che è mente verso corpo, dove il corpo richiama incessantemente l'attenzione della mente. Se hai fame e non hai cibo le tue ore quotidiane saranno tutte impegnate nella sua ricerca.
Nel secondo caso avremo mente verso mente: la concentrazione sarà nella ricerca della soddisfazione degli affetti.
 
Nei secoli ci siamo "voluti" in questa direzione.
Ma nella sostanza non possiamo cambiare. I fondamentali del pensiero, gli archetipi, tali erano, tali sono e tali rimarranno.
Abbiamo alle spalle millenni di ricerca della felicità. Per alcune fasce della popolazione abbiamo allargato ergo risolto la felicità della ricerca della soddisfazione dei bisogni primari, ma al contempo abbiamo spostato la felicità sulla soddisfazione dei bisogni secondari (gli affetti appunti); in tutte le altre né l'una né l'altra.
Quindi il cammino è sempre di tutte le epoche. Di tutte persone.
E per tanto anche nostra. Siamo incessantemente alla ricerca della felicità.
Ma ne siamo consapevoli?
Cosa facciamo nel quotidiano, ora, per ottenere la felicità?
Ma poi, siamo in grado di dire cosa è felicità (per noi)?
E' uno stato del corpo?
Della mente?
Entrambi?
E' momentanea o duratura?
Dove la troviamo? E' forse possibile comprarla come facciamo con le cose del mondo, e ci siamo abituati a fare?
Che cosa è la felicità?
 
Esiste un antico metodo di ricerca che pone il ragionamento come pratica meditativa. Esso ha molte funzioni, il cui scopo primario e specifico è quello di guidare la mente verso la liberazione dall'esistenza condizionata, dall'errore, e dalla sofferenza.
 
E non meri ragionamenti che intrappolino la mente in un gioco di raffinati sofismi fini a se stessi; oppure quello di enunciare delle verità con complicate formule logiche; oppure quello di intrappolare la libertà individuale in altre e superiori prigioni concettuali.
 
Attraverso lo studio attento e la continua ripetizione (questa è la Meditazione con la M) introspettiva si attua un processo progressivo di eliminazione del dei dubbi ad uno a uno e delle tendenze che ci conducono ad aderire a visioni distorte della realtà
 

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