options & derivatives rates n. 1/2014

PETROLIO + 7% ... vicino a quota 35 !!! accordo Iran e altri paesi produttori ? ... Peter Cardillo gongola di gioia !!! tagli della produzione in vista !!!

toni:

OIL ci offre un rally del 7%, short covering a manetta in attesa dell'incontro russia-opec a febbraio.
il bund sente odore di inflazione e scende in verticale, travolgendo tutti i possibili supporti creati oggi durante il rialzo alimentato dalla discesa delle borse e dei bancari.
il mondo si rovescia in mezzora !!!
 
toni:

OIL ci offre un rally del 7%, short covering a manetta in attesa dell'incontro russia-opec a febbraio.
il bund sente odore di inflazione e scende in verticale, travolgendo tutti i possibili supporti creati oggi durante il rialzo alimentato dalla discesa delle borse e dei bancari.
il mondo si rovescia in mezzora !!!

toni:

lo short oil deve essere una di quelle posizioni su cui c'è 80% dei players.
un trade così affollato, quando gira il vento, crea cadaveri ovunque.
rispetto ai giorni scorsi, in cui il mercato si muoveva, ma le dichiarazioni erano poche, ora le headlines si stanno facendo più intense e gli swings dell oil, e quindi di tutto il resto, diventano violenti.

Per ora la correlazione "oil su , indici su, bund giù" tiene ed è confermata.
poi vedremo: non so se un oil più forte piaccia alle borse. Un oil più forte significa inflazione in salita, fed che alza, bce che frena l'espansione del QE. E tutto ciò in un contesto macro non entusiasmante (basti vedere l'ultimo dato durable goods pubblicato 90' fa).
Non penso neanche che si possa immaginare una tranquilla stabilizzazione dei corsi, visti gli open interest sul COT.
Ci saranno oscillazioni violente ad ogni dichiarazione e mi aspetto che i vari ministri energy opec e non opec se ne faranno scappare parecchie nei prossimi giorni.
vedremo parecchia isteria.
 

Il calo dei listini cinesi indirizza al ribasso fin dalla prima mattinata le Borse europee, che tentano un illusorio recupero con la risalita del prezzo del petrolio, ma tornano in profondo rosso sul finale di seduta. Milano indossa la in maglia nera: il Ftse Mib chiude in calo del 3,49%. Protagonista delle vendite, nonostante il varo del meccanismo italiano per alleggerire le banche dal peso delle sofferenze, è il settore del credito con Bpm, Mps, Unicredit, Bper e Ubi che passano anche per una fase di sospensione. La sensazione degli operatori, a valle dei dettagli tecnici sul funzionamento delle bad bank leggere, è che si tratti di un intervento non sufficiente per liberare i bilanci dai crediti morosi. Gli istituti sarebbero obbligati a vendere ad altri i pacchetti di sofferenze con sconti troppi alti e quindi con esiti peggiorativi per i loro bilanci. In ribasso, con le banche, ci sono le Tlc; fiato corto anche per Fca, venduta all'indomani della presentazione di conti e aggiornamento del piano industriale. Le altre Borse Ue tornano tutte in rosso, dopo una breve risalita nel primo pomeriggio, a conferma della fase di estrema volatilità.

Anche a Wall Street la volatilità la fa da padrona, con gli indici che cambiano più volte colore, ma poi chiudono positivi.
Resta centrale, per gli operatori, la dinamica del prezzo del petrolio che in questa fase di mercato ha una fortissima correlazione con l'andamento azionario. In un primo momento, dalla Russia sono rimbalzate voci di un avvicinamento con l'Arabia Saudita per la gestione di questa fase di sovra-produzione: si è diffusa la convinzione che Riad potesse aprire a un taglio delle estrazioni, alimentata proprio dai ministri russi. I delegati dell'Opec, però, hanno spento gli entusiasmi: come riporta Bloomberg hanno escluso che ci siano piani al riguardo. Il greggio modera così i guadagni, pur restando in netto rialzo: quando in Europa terminano gli scambi il Wti è in area 33,5 dollari al barile, mentre il Brent tratta un dollaro più in alto.
 
toni:

boj lascia invariato il programma di acquisto, ma taglia il tasso di sconto al -0.10% ... da qui il rally di stanotte
nikkei +2.8% shanghai +3% hsi + 2%

prossima settimana la borsa cinese è chiusa tutta la settimana per festa dell'anno nuovo.
la PBOC ha già fatto sapere che sarà attiva sui mercati forex nonostante la festività.

oggi ultimo giorno di gennaio.
 
toni:

boj lascia invariato il programma di acquisto, ma taglia il tasso di sconto al -0.10% ... da qui il rally di stanotte
nikkei +2.8% shanghai +3% hsi + 2%

prossima settimana la borsa cinese è chiusa tutta la settimana per festa dell'anno nuovo.
la PBOC ha già fatto sapere che sarà attiva sui mercati forex nonostante la festività.

oggi ultimo giorno di gennaio.

STOXX

LAP UP stamattina sullo STOXX ... vedete bene dove si chiude !!!
 

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STOXX

LAP UP stamattina sullo STOXX ... vedete bene dove si chiude !!!

come potete vedere, anche sul BUND stamane LAP UP !!! ... ieri il BUND ha messo a segno il 3° MASSIMO CONSECUTIVO a 162,72 ... stamattina il 4° MASSIMO CONSECUTIVO ... al momento a 163,07 ... ma sarà sicuramente aggiornato in prosieguo !!! ps.: non vi scordate mai ... che il BUND ha ancora da ALLINEARE I CONTRATTI MARZO / DICEMBRE !!! :)
 

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come potete vedere, anche sul BUND stamane LAP UP !!! ... ieri il BUND ha messo a segno il 3° MASSIMO CONSECUTIVO a 162,72 ... stamattina il 4° MASSIMO CONSECUTIVO ... al momento a 163,07 ... ma sarà sicuramente aggiornato in prosieguo !!! ps.: non vi scordate mai ... che il BUND ha ancora da ALLINEARE I CONTRATTI MARZO / DICEMBRE !!! :)

difatti, 163,21 !!!

sapete come la penso !!! sul BUND ... ogni NUOVO MASSIMO E' DA SHORTARE ... sia con opzioni che, volendo, col FUTURE !!! ... però occorre ... 1 BUON MANICO !!! :)
 
intanto, guardate lo STOXX ... chi stamattina avesse puntato alla CHIUSURA del LAP UP ... avrebbe fatto cosa ... buona e giusta !!! :)

LA STORICA DECISIONE DI KURODA

Inattesa mossa del governatore giapponese Haruhiko Kuroda. La Bank of Japan (BoJ), la Banca centrale giapponese, ha deciso di portare in negativo i tassi di interesse applicati sulla liquidità detenuta dalle banche presso l'istituto centrale, in eccesso rispetto a quella regolamentare: il tasso scende così a -0,1% da +0,1%. La gran parte dei depositi, in ogni caso, resterà remunerata o quantomeno a tasso zero. Per rispondere alla debolezza economica del Giappone e all'assenza d'inflazione, poi, ha assicurato che taglierà il costo del denaro ulteriormente, se necessario. La mossa - che ricalca quanto fatto da Mario Draghi in Europa e dà nuova sostanza alla possibilità che la Bce metta in atto ulteriori interventi di stimolo nelle prossime settimane - ha fatto volare la Borsa di Tokyo.

L'indice Nikkei è stato protagonista di una giornata da montagne russe, come mostra il grafico. Alla fine ha chiuso in rialzo del 2,8%, trascinando anche le altre Piazze asiatiche: Shanghai e Shenzhen, in Cina, hanno guadagnato più del 3% e Hong Kong è salita del 2,54%. La mossa ha svalutato
 

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