Cren
Forumer storico
E' vero (hai visto, GiuliaP? La faccina incazzata esiste! ), dici il giusto. Faccio mea culpa e confesso la provocazione atta a forzare una tua maggior partecipazione alle discussioni piuttosto che una risposta ad un mio messaggio in particolare.Come non ti rispondo!!!
Ti ho risposto eccome, anche all'ultima domanda!!
L'ha fatto in MP, dopo aver visto che reazione hanno avuto "di là" ad un mio innocente post sul Garch (p, q)...
Comuqnue spesro che tu abbia apprezzato l'analogia tra prezzo (IV) e valore (HV/RV)... che nelle mie umili intenzioni voleva fare un pò il paio con quella di PGiulia tra i due "fratelli" Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito!!!
Con riferimento all'analogia che hai citato, debbo dire che cercare un filo conduttore tra essa e altre tue affermazioni mi ha suggerito conferme di quello che mi sembra la tua forma mentis di approccio al mercato (sono sempre e solo mie congetture, beninteso), ovvero legami di causa ed effetto di natura economica eventualmente (ma non necessariamente) validabili da storici (ultimo esempio di cui si parla il c.d. «LHE»).
Sintetizzerei parlando di «leggi di natura» in contrapposizione a «relazioni statistiche», ma temo di aver già interpretato troppo a colpi di congetture un modus operandi che nemmeno conosco.
Esiste comunque il nodo, mai sciolto nemmeno quando si sarebbe potuto (e non ce l'ho con te ma con altri frequentatori del FOL), del procedimento da seguire per trovare l'ambito in cui ratio economica e comportamento dei mercati divergono [e notino eventuali e annoiati lettori che non siamo affatto OT, tutt'altro!].
Perchè un privato non può sicuramente giocare al gioco dei c.d. «grandi fondamentali macroeconomici», ma cercare inevitabilmente qualcosa di più "sporco"... Come, giustappunto, l'eccesso di domanda o di offerta nell'ultima ora di contrattazione non sotto forma di un bel R² di una equity generata con regole sparate in Matlab ma sotto forma effetto di una causa economica ben precisa.
Ovvero, in un orizzonte temporale molto più ristretto, come l'Imar di turno evita l'over fitting, fa il minimo indispensabile uso di serie storiche e al tempo stesso scova una legge di natura dalla quale il mercato si discosta in misura tale da consentire un ingresso che verosimilmente non farà finire l'avventura in margin call?
Questa è la vera domanda la risposta alla quale pone anche pietra tombale sul temuto over fitting, secondo me.